Effetti collaterali
Spesso in questi casi, dopo l’assunzione del farmaco soppressivo, il paziente torna a casa contento: in pochi giorni la dermatite è rientrata, gli starnuti sono finiti e il prurito non si sente più. Ma siamo sicuri di essere sulla via della guarigione? Non si è forse solo reso il problema più profondo?
Quante innocue dermatiti, trattate con cortisonici, sono diventate riniti, poi asma e infine magari coliti croniche con esito in rettocolite? Non lo sappiamo, ma la nostra realtà clinica ci dice che spesso questa è la sequenza, anche se non vi è per ora una chiara evidenza biochimica o molecolare del processo.
Sta di fatto che intervenendo con semplici rotazioni alimentari sugli allergeni più frequentemente coinvolti nella sintomatologia si ha spesso piena regressione sintomatica e talvolta percorso inverso rispetto a quello che ha portato la malattia dall’esterno verso l’interno, come già aveva brillantemente intuito Hering molti anni fa.

Il riequilibrio alimentare ottenuto è spesso largamente sufficiente a riportare sotto soglia sintomatica il problema, magari anche con una rotazione abbastanza libera, che conceda comunque un paio di “giorni liberi” alla settimana. Un regolare movimento fisico quotidiano (anche moderato) si è rivelato essere un potente immunomodulatore e deve essere consigliato a chiunque abbia problemi allergici.
Anche il sonno perso può essere motivo di aggravamento: dormire serenamente tutte le ore che ci sia necessitano consente al sistema immunitario una corretta “ricarica”.
Se con l’aiuto della disintossicazione alimentare, del movimento e di qualche fitoterapico si riesce ad evitare l’utilizzo di farmaci più potenti, non solo avremo evitato gli effetti collaterali dei farmaci stessi, ma, quel che è più importante, avremo consentito al corpo di liberarsi da solo e con efficienza del carico allergenico che lo stava intossicando.

Così che, a fine cura, invece di aver buttato la polvere sotto al tappeto, l’organismo si ritroverà depurato e pronto ad affrontare nuove sfide.
Imparare a leggere i segnali del corpo è la via maestra per una medicina centrata sul paziente invece che sulla soppressione del sintomo.
Quando anche i cortisonici smettono di funzionare (e presto o tardi succede) l’industria farmaceutica propone diversi altri immunosoppressori, come l’azatioprina, la ciclosporina, il tacrolimus, il Montelukast (un antagonista del recettore dei leucotrieni, molecole segnale proinfiammatorie).

Immunosoppressori
Questi farmaci, ciascuno con la propria azione diversa, hanno tutti pesanti e gravi effetti collaterali, tanto che molte volte devono essere immediatamente sospesi dal paziente che incomincia ad assumerli.
Il Montelukast, per esempio, genera come effetti “comuni” cefalea, febbre, aumento delle transaminasi epatiche. Ed è frequentemente prescritto come anti asmatico pediatrico. Il tacrolimus invece, usato soprattutto nei trapianti d’organo perché più potente della ciclosporina, genera frequentemente diabete, ipertensione, tremori, problemi renali ed epatici.
Siamo certi che negli anni ne progetteranno di migliori, ma la medicina di segnale è contraria a qualunque intervento che sia solo immunosoppressivo, e come rifiuta questi, tendenzialmente, rifiuterà anche gli altri.

Qualche speranza in più avevano fatto sorgere i cosiddetti anticorpi monoclonali: molecole “intelligenti” in grado di bloccare un punto preciso del percorso di attivazione della risposta allergica. Purtroppo le catene biochimiche della cellula umana usano gli stessi mediatori biochimici in parti diversissime del corpo.
Questo significa che questi farmaci sono appena più intelligenti dei soppressori puri. Qualcuno li tollera bene, molti altri non li tollerano per niente.
Facendo un serio calcolo costi/benefici il vantaggio nel l’assunzione di questi farmaci biologici è davvero irrisorio. Fino a che l’unica via battuta sarà quella della soppressione del sintomo l’approccio resterà sempre fallimentare.

Integrazione naturale
Chi si trova nella necessità di gestire problematiche allergiche e mitigare i disturbi che ne derivano deve sapere che la natura offre alcune utili soluzioni alternative.
Che svolgono la loro azione sia in prevenzione sia a sintomi già comparsi, e possono essere utilizzate dal medico per aiutare il paziente a rendersi meno dipendente da farmaci più pericolosi, intanto che abbassa i livelli di infiammazione cronica con uno stile di vita più sano.
Il ribes nero (Ribes nigrum) si impiegano 30-40 gocce in due dita d’acqua un paio di volte al giorno lontano dal cibo, ma in fase acuta si può arrivare temporaneamente anche a 50 gocce x 4-5 volte al giorno. Ha spiccate proprietà antinfiammatorie e calma l’eccesso di reattività dell’organismo, portando sollievo in tutti i disagi che abbiano base allergica.
Interessante è anche il meno noto olio di perilla (Perilla frutescens), altresì chiamata basilico della Cina, anch’essa ricca di acidi grassi e di flavonoidi, che rendono particolarmente decisa l’azione antinfiammatoria e antiallergica di questa pianta. Il dosaggio è simile a quello dell’olio di ribes.
La vitamina C, uno dei più famosi antiossidanti, ha anche importanti proprietà antistaminiche naturali (l’istamina è un importante mediatore chimico dell’infiammazione, su cui agiscono i più comuni farmaci usati nelle allergie, chiamati appunto antistaminici).
La vitamina C, alla dose di mg 500 1-2 volte al giorno, riduce la reazione allergica, abbassando il livello di istamina circolante oppure associato a dei pre/probitici umani ogni 2 ore a tolleranza intestinale (premio Nobel Pauling).

Tra gli antinfiammatori naturali non possono essere dimenticati la Curcuma o Curcuma Spagyrica Alchemica l’acido lipoico che numerosi studi indicano dotati di buon potere antiossidante. Una funzione naturale antistaminica di supporto, magari in fase di eliminazione degli antistaminici di sintesi, può essere raggiunta sfruttando l’estratto di uova di quaglia.
I minerali e gli oligoelementi utili a modulare la reattività del sistema immunitario e a tenere sotto controllo la risposta allergica sono soprattutto il manganese, il rame e lo zinco.
Queste sostanze, oltre a possedere molte altre importanti proprietà salutistiche, hanno significativi effetti antiallergici e antinfiammatori sistemici e sono in grado di diminuire i disagi dovuti ad allergie e intolleranze. Una forma di preparazione pratica ed efficace è rappresentata dagli oxiprolinati, Sali organici di questi minerali ad elevata assimilazione.

Bibliografia: Medicina di Segnale

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