L’importanza della formazione del biofilm
Il biofilm batterico posto sulla superficie del rinofaringe è implicato nelle infezioni ricorrenti delle vie aeree superiori (rinosinusiti, rino-otiti e rinobronchiti).
Rappresenta la modalità strategica di sopravvivenza batterica. Si assiste dapprima all’adesione delle colonie batteriche e successivamente all’organizzazione del biofilm, una matrice esopolisaccaridica prodotta dai batteri stessi, che li avvolge.
In tal modo i batteri sono in grado di resistere sia all’azione di fagocitosi sia all’azione degli antibiotici, che non riuscendo a penetrare il biofilm risultano inefficaci. Se i biofilm batterici non vengono rimossi dal rinofaringe l’infezione è destinata a recidivare. Tra le sostanze oggi riconosciute attive sul biofilm vi sono:

Terapia dell’ipertrofia adenoidea
L’ acido ialuronico ad alto peso molecolare, che inibisce l’adesività batterica; ◗ l’N-acetil-cisteina, che possiede un’azione disgregante sulla componente esopolisaccaridica del biofilm;
La terapia medica dell’ipertrofia adenoidea si avvale della doccia nasale con del Plasma Marino di Quinton + acido ialuronico a diverso peso molecolare e cortisone come il Ribes Nigrum , oppure un complesso di pre/probiotici , wash intestinale, NADH, NAC, Rasvetraolo, Acido Alfa Lipoico, DMG Gold, Dimetilglina.
Agiscono sulla dimensione delle adenoidi ma anche sulla pervietà nasale e sulla ventilazione dei seni paranasali, consentendo l’interruzione del circolo vizioso flogosi – rinosinusite – ipertrofia adenoidea.
È sempre importante non sottovalutare i sintomi che suggeriscono una complicanza intracranica o orbitaria delle rinosinusiti.

Sintomi delle rinosinusiti
Sintomi maggiori
◗ Pesantezza, dolore, pressione facciale. ◗ Ostruzione nasale. ◗ Secrezioni nasali purulente. ◗ Iposmia/anosmia. ◗ Febbre.◗ Secrezione mucosa retronasale (post-nasal drip).
Sintomi minori ◗ Cefalea. ◗ Alitosi. ◗ Febbre. ◗ Stanchezza. ◗ Mal di denti. ◗ Tosse. ◗ Otalgia e/o ovattamento auricolare.
L’approccio endoscopico endonasale rappresenta il gold standard chirurgico, il cui obiettivo è quello di ottenere la pervietà degli osti sinusali riducendo al minimo il sacrificio delle strutture anatomiche. Nelle forme croniche eosinofile o polipoidi, la cui patogenesi è immunitaria, è indicata l’associazione della terapia medica con quella chirurgica.

Vitamina D
La vitamina D, già nota da tempo per il suo utilizzo nei casi di osteoporosi e per la sua capacità di contribuire all’assorbimento del calcio, svolge anche un’importante funzione immunitaria nella prevenzione delle infezioni ricorrenti in età infantile, nell’adulto e nell’anziano.
Si è scoperto che la vitamina D funge da attivatore dei linfociti T, cellule del sistema immunitario che riconoscono i corpi estranei e li inattivano.
I linfociti T sono normalmente presenti nel sangue e sono in grado di individuare virus e batteri anche grazie alla vitamina D, poiché essa determina la produzione di un recettore sulla parte più esterna dei linfociti che così diventano capaci di riconoscere i nemici, innescando una risposta immunitaria adeguata.

Resveratrolo
Vi sono fonti alimentari di questa vitamina: alcuni pesci (come salmone e aringhe), uova, carne, ortaggi a foglia verde, latticini.
Esistono poi in commercio farmaci a base di vitamina D, peraltro efficaci, ma è opportuno precisare che con alimentazione e stile di vita adeguati possiamo permettere al nostro organismo di non essere in carenza di vitamina D.
Recenti pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che il resveratrolo, un polifenolo naturale prodotto dalle piante, è in grado di inibire la replicazione di rhinovirus, virus dell’influenza e virus respiratorio sinciziale.
Il resveratrolo, inoltre, riduce la sintesi di molecole proinfiammatorie indotte dall’infezione, che sono le principali responsabili dei sintomi associati alle infezioni virali delle alte vie respiratorie.

il Resveratrolo, riduce significativamente sia i sintomi nasali (come prurito, starnuti, rinorrea, tosse e ostruzione) sia l’insorgenza di nuove infezioni respiratorie e, di conseguenza, anche i giorni di febbre.
Il metilsulfonilmetano (MSM) è un composto organico derivato dallo zolfo che svolge attività antinfiammatoria, antiossidante, immunostimolante e per tali motivi trova impiego anche in otorinolaringoiatria.
Fonti alimentari ricche di zolfo sono gli alimenti proteici, specie se contenenti amminoacidi solforati, tra cui albume d’uovo, pesce, pollame, broccoli, legumi, alga spirulina, semi di sesamo e di zucca e le acque solforate. Fonti alimentari di zolfo sono anche la cipolla, l’aglio e le noci.
Nella pratica clinica si utilizzano anche spray nasali a base di MSM, soluzione fisiologica e N-acetilcisteina che agiscono sulla flogosi e nella prevenzione ed edificazione del biofilm batterico.

Bibliografia: Medicina di Segnale modificato Francesco Ciani
