È evidente da questo esempio che se un medico, preso atto degli esami del sangue (l’autovelox), corregge con un farmaco la velocità dell’auto riportandola a 100, starà ponendo le basi per una successiva malattia più grave.
Il medico, infatti, sarà tutto soddisfatto riscontrando dai nuovi esami che la velocità è tornata a 100 (il TSH, cioè, sarà sceso a valori più normali) ma noi, alla guida dell’auto sui tornanti sassosi e con le sospensioni difettose, saremo terrorizzati.
È così difficile capire che si può ritornare a 100 solo se la strada ridiventa larga, piana e illuminata? Giunti a quel punto, per non finire ribaltati fuori strada, dovremo inventarci qualcos’altro per rallentare, visto che il semplice atto di sollevare il piede dall’acceleratore non ha funzionato.