Perchè la dieta non funziona

La leptina come stimolante diretto della tiroide

Tiroide e la metafora dell’automobile

Una semplice metafora ci farà capire meglio il concetto. Noi (ipotalamo) siamo alla guida della nostra automobile (il nostro organismo), che viaggia in autostrada a 100 km orari.

D’improvviso scende la sera, la visibilità diminuisce e uscendo dall’autostrada ci troviamo a guidare su una sassosa strada di campagna tutta curve e tornanti. Inevitabilmente la velocità scende a 50 km/h (ovvero il TSH sale un po’). Tuttavia non diminuisce perché l’auto non sia più in grado di andare a 100.

Scende semplicemente perché noi (ipotalamo), che disponiamo di tutte le informazioni provenienti dall’esterno (buio, strada sassosa) e dall’interno (per esempio benzina in riserva o sospensioni difettose) decidiamo di andare più lenti.

È evidente da questo esempio che se un medico, preso atto degli esami del sangue (l’autovelox), corregge con un farmaco la velocità dell’auto riportandola a 100, starà ponendo le basi per una successiva malattia più grave.

Il medico, infatti, sarà tutto soddisfatto riscontrando dai nuovi esami che la velocità è tornata a 100 (il TSH, cioè, sarà sceso a valori più normali) ma noi, alla guida dell’auto sui tornanti sassosi e con le sospensioni difettose, saremo terrorizzati.

È così difficile capire che si può ritornare a 100 solo se la strada ridiventa larga, piana e illuminata? Giunti a quel punto, per non finire ribaltati fuori strada, dovremo inventarci qualcos’altro per rallentare, visto che il semplice atto di sollevare il piede dall’acceleratore non ha funzionato.

colazione 2

Ci attaccheremo dunque al freno a mano, ottenendo ancora un calo della velocità con un sospiro di sollievo. Ma intanto avremo bruciato le pastiglie dei freni e sentiremo odore di fumo: stiamo danneggiando – talvolta in modo non reversibile – il nostro organismo (nella pratica questo può significare attivazione di antiTPO, creazione di cisti o noduli tiroidei o anche, alla lunga, completa atrofizzazione tiroidea).

Poteva finire qui? Nemmeno per sogno

Il medico va a rileggere gli esami e scopre che la velocità è tornata a 50 km/h (il TSH è di nuovo cresciuto) e decide quindi… di aumentare ancora il dosaggio ormonale. “Signora, non so che dirle”, annuncerà sconsolato, “la sua tiroide proprio non ne vuole sapere di rimettersi a posto, dunque dobbiamo alzare i dosaggi”.

E noi, alla guida della macchina, dovremo inventarci ancora qualcosa (un nodulo più grande, un tumore non secernente, un attacco autoimmune più forte) per evitare di finire nel burrone. E non è detto che il medico si fermi. 

Ho visto pazienti con la tiroide ancora in situ che assumevano 250 μg di ormone tiroideo (un dosaggio assurdo, se si pensa che un soggetto tiroidectomizzato ne assume circa la metà per far fronte ai propri fabbisogni ordinari!).

D’altra parte si è mai visto un bambino che abbia imparato a fare i compiti da solo dopo aver verificato che, se soltanto lo chiede, glieli fa la mamma?

E perché la tiroide dovrebbe lavorare se le offriamo l’ormone già bell’e pronto? Si chiama “feedback negativo” ed è un meccanismo biologico molto diffuso e altrettanto conosciuto. 

Tranne da chi si rifiuti di vedere l’evidenza.

Finché non risolveremo i motivi che hanno indotto il guidatore a rallentare, il nostro cervello continuerà a escogitare soluzioni per poter guidare in sicurezza. 

E alcuni di quei tentativi disfunzionali di soluzione possono portarci dritti in ospedale. Ipotalamo batte arroganza farmacologica uno a zero.

Bibliografia: Medicina di Segnale

Michela Castellani
Michela Castellani
Senigallia (AN)
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Oggi ho fatto un viaggio bellissimo dentro me stessa accompagnata da Francesco. È stato emozionante ritrovarmi ... e per la prima volta in vita mia non ho avuto paura ... posso solo ringraziare quest'uomo che con la sua saggezza e semplicità mi ha fatto rinascere ❤️ Questo è solo l'inizio ... e so che con lui al mio fianco ce la farò!!! Grazie grazie grazie per il grande lavoro che fai con le Anime un po perse e stropicciate come la mia ❤️

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