Ruolo dei grassi
I grassi saturi hanno un ruolo strutturale nelle cellule. Nella membrana della cellula vi sono delle aree definite “zattere lipidiche” (in inglese “lipid raft”), ricche di acidi grassi saturi e colesterolo, che ancorano le proteine di membrana in modo tale da impedirne lo spostamento dalla corretta posizione [929].
La qualità dei grassi nell’alimentazione ha un effetto profondo sulla salute, determinando la composizione della struttura della membrana di ogni cellula del nostro corpo.
Il fatto stesso che nelle cellule prevalga il grasso saturo, è chiaro che la dieta deve essere bilanciata di conseguenza. La disponibilità di acidi grassi è fondamentale durante la replicazione cellulare, consentendo alle nuove cellule di mantenere le caratteristiche di partenza.

Ciò significa che i grassi saturi sono importanti non solo per invecchiare bene e in salute, ma anche durante lo sviluppo fetale [930].
La composizione della membrana cellulare tende a mantenere quanto più possibile l’impronta che la contraddistingue in base al tessuto a cui appartiene. Tuttavia, la disponibilità di lipidi nell’alimentazione modifica il contenuto di acidi grassi nei vari tessuti.
Ad esempio, secondo recenti indagini, l’integrazione di omega-3 migliora la composizione dei muscoli scheletrici, aumenta la forza e aiuta a mantenere la muscolatura in tarda età, anche in presenza di patologie oncologiche [931].

Grassi saturi negli alimenti
Gli alimenti più ricchi di grassi saturi sono la carne, le uova, il lardo, il burro (chiarificato), il burro ghee, lo strutto, l’olio di cocco, il burro di cocco, l’olio di palma vergine non trattato.
Il burro (prodotto da animali che pascolano) ha diverse proprietà: oltre alle vitamine liposolubili, contiene butirrato o acido butirrico.
Il butirrato è un acido grasso saturo, ricavato perlopiù tramite fermentazione di alcune fibre da parte del microbiota intestinale, che ha dimostrato di fornire energia alle cellule del colon [932], di fortificare la salute dell’intestino per la prevenzione del cancro [933] e di migliorare la sensibilità all’insulina [934].

Acido linoleico coniugato
Il burro ghee contiene acido linoleico coniugato (CLA), un acido grasso trans naturalmente presente nelle carni di manzo, vitello e tacchino. La sintesi di CLA negli animali è maggiore se sono stati allevati al pascolo, alimentati con erba invece che con mangimi derivati da cereali.
Questo perché le foglie d’erba sono ricche di acido linoleico, il precursore dell’acido linoleico coniugato. Il CLA è un grasso che si ritiene abbia delle proprietà antiossidanti, anche se minime nell’uomo.
In modelli murini (topi di laboratorio) è stato rilevato che sostiene la funzione immunitaria, è dotato di proprietà anticancerogene e contrasta i depositi aterosclerotici [935]. In uno studio con 23 persone obese, il CLA ha stimolato la riduzione della massa grassa, anche mentre dormivano[936].

Precisazione
Si suppone che alla base di questo fenomeno ci siano i seguenti meccanismi d’azione [937]:
Inibizione dell’enzima lipoproteina lipasi, che a sua volta impedisce alle cellule adipose di diventare più grandi, prevenzione dell’accumulo di trigliceridi dentro gli adipociti, promozione dell’apoptosi (morte programmata) degli adipociti, riduzione della resistenza alla leptina, aumento del dispendio energetico, modulando il metabolismo del glucosio e dei grassi.
Vi sono pareri molto discordanti sui benefici dell’integrazione di CLA. Ciò dipende dal tipo di studi esaminati. Gli animali di laboratorio sono molto più reattivi ai meccanismi di questo acido grasso rispetto agli esseri umani.

Perciò, nel caso del CLA, a prescindere dalle opinioni reperibili sul web, il significato clinico va ricercato soprattutto in relazione a studi condotti con esseri umani, dove sono stati segnalati alcuni benefici.
Tuttavia, data l’eterogeneità e i fattori confondenti, non è possibile schierarsi pro o contro l’integrazione. Ad ogni modo, non ci sono dubbi sulla sua sicurezza. Dopo un anno di integrazione con una dose elevata (7,5g) non è stato registrato alcun segno tossicologico clinicamente rilevante, nonostante una lieve riduzione del colesterolo HDL, un debole aumento dei trigliceridi e dei globuli bianchi [938].
Negli esseri umani, il CLA può ridurre le concentrazioni di adiponectina [939], un ormone secreto esclusivamente dal tessuto adiposo (adipociti bianchi), con proprietà antiaterogene, antinfiammatorie e insulino – sensibilizzanti.

Questo potrebbe sembrare un effetto negativo, apparentemente in contrasto con quello dell’esperimento precedente, dove il beneficio, invece, è stato quello di diminuire la massa grassa negli individui obesi.
Nella sindrome metabolica, infatti, l’adiponectina è più bassa rispetto a un individuo sano, in particolare quando si concentrano diversi fattori, come ad esempio: bassi livelli di colesterolo HDL, trigliceridi elevati e grasso addominale.
Tuttavia, è interessante notare che gli interventi dietetici a basso contenuto di lipidi totali non hanno mostrato alcun effetto sull’adiponectina circolante [940]. Si ritiene che l’acido linoleico coniugato possa migliorare la performance sportiva.

In un piccolo studio del 2017, controllato con placebo, l’integrazione di CLA ha consentito a un gruppo di atleti di migliorare le prestazioni nella lunga distanza [941]. Talvolta, l’olio di cocco viene erroneamente considerato per metà composto da trigliceridi di catena media (MCT).
L’errore dipende dal fatto che l’acido laurico viene denominato MCT anche nei documenti scientifici [953], e nonostante possieda proprietà intermedie tra i trigliceridi a catena media e quelli a catena lungalunga [954], rimane più un trigliceride di catena lunga [955].
L’acido laurico non aumenta la formazione di chetoni o la perdita di peso, come invece fanno i trigliceridi a catena media [956]. La procedura di oil pulling effettuata con olio di cocco, ha dimostrato di migliorare l’igiene e la salute dentale [957].

L’oil pulling consiste nel tenere in bocca l’olio, facendolo passare tra i denti, sulle gengive e sulla lingua per venti minuti, preferibilmente al mattino a digiuno.
L’olio MCT (Trigliceridi a Catena Media) si riferisce agli acidi grassi estratti dall’olio di cocco (la fonte più comune) o dall’olio di palmisto, ottenuto da noccioli di palma triturati, essiccati e filtrati.
Si usa solo ed esclusivamente a crudo. È inodore e incolore e viene rapidamente assorbito e metabolizzato in energia nel fegato, dove aumenta la produzione di chetoni, il carburante cellulare che sostituisce il glucosio.
A differenza di altri grassi, gli oli MCT si assorbono direttamente nel tratto gastrointestinale attraverso la vena porta, senza necessità di essere scomposti dagli enzimi pancreatici o dagli acidi biliari [958].

Bibliografia: Stress, Alimentazione, Infiammazioni nascoste
