Grassi e Olio MCT

Si usa solo ed esclusivamente a crudo. È inodore e incolore e viene rapidamente assorbito e metabolizzato in energia nel fegato, dove aumenta la produzione di chetoni, il carburante cellulare che sostituisce il glucosio

Gli oli energetici

L’oil pulling consiste nel tenere in bocca l’olio, facendolo passare tra i denti, sulle gengive e sulla lingua per venti minuti, preferibilmente al mattino a digiuno.

L’olio MCT (Trigliceridi a Catena Media) si riferisce agli acidi grassi estratti dall’olio di cocco (la fonte più comune) o dall’olio di palmisto, ottenuto da noccioli di palma triturati, essiccati e filtrati.

Si usa solo ed esclusivamente a crudo. È inodore e incolore e viene rapidamente assorbito e metabolizzato in energia nel fegato, dove aumenta la produzione di chetoni, il carburante cellulare che sostituisce il glucosio.

A differenza di altri grassi, gli oli MCT si assorbono direttamente nel tratto gastrointestinale attraverso la vena porta, senza necessità di essere scomposti dagli enzimi pancreatici o dagli acidi biliari [958].

I trigliceridi MCT

Possono favorire la salute dell’intestino. Secondo uno studio del 2016, pubblicato sulla rivista Nutrients, gli oli MCT possono migliorare l’ecosistema e la permeabilità intestinale [959], lo stato nutrizionale dei pazienti con tumore del tratto gastrointestinale, sottoposti a intervento chirurgico.

Contrastano la fame. Tutti i grassi sani possono potenzialmente sopprimere l’appetito durante una dieta dimagrante, ma gli oli MCT funzionano meglio.

Alcuni studi clinici hanno riportato un aumento della chetogenesi (formazione di chetoni) e della perdita di peso, assumendone 10-42 grammi al giorno [960]. 

Uno studio del 2019 ha rilevato che, rispetto agli acidi grassi a catena lunga, i trigliceridi a catena media riducono l’apporto calorico nei pasti successivi, aumentando il senso di sazietà [961].

Migliorano le funzioni cognitive. Il cervello sembra ottenere notevoli vantaggi dagli oli MCT [962] e numerosi studi dimostrano miglioramenti cognitivi tanto nelle persone anziane [963] quanto in persone di qualsiasi età, aumentando gli effetti benefici della chetosi [964].

Contrastano la sindrome metabolica. Studi sperimentali hanno dimostrato che gli oli MCT preservano la sensibilità all’insulina, sopprimono la tendenza a ingrassare, stimolano la termogenesi e l’ossidazione dei grassi, sia negli animali che nelle persone [965].

Miglior prestanza fisica

Poiché entrano direttamente nell’intestino senza essere degradati, è più facile che il loro utilizzo avvenga per fini energetici [966].

Ma oltre a ciò, alcune applicazioni suggeriscono che gli oli MCT possono attenuare l’accumulo di acido lattico che si verifica durante l’esercizio intenso.

Uno studio giapponese, per esempio, ha scoperto che gli atleti amatoriali, sottoposti a una integrazione di 1,5 cucchiai al dì per due settimane, avevano livelli più bassi di lattato rispetto ai colleghi del gruppo che invece assumeva acidi grassi a catena lunga, ottenendo, tra l’altro, risultati migliori nell’allenamento a moderata e alta intensità [967].

Grassi Essenziali

Gli alimenti che contengono grassi di elevata qualità biologica sono: pesce selvaggio, uova, carne e burro di animali che abbiano pascolato, burro chiarificato, olio di cocco vergine, olio MCT, olio di lino ottenuto da spremitura a freddo, olio extravergine di oliva, olive, ricotta, noci, avocado.

Il contenuto di grassi omega-6 che si trova nelle uova, nelle carni e nei pesci è aumentato rispetto al passato a causa dei mangimi a base di cereali utilizzati nell’allevamento intensivo. Nei prodotti finali di animali allevati allo stato brado le quantità di omega-3 sono maggiori [968].

Il corpo umano è in grado di produrre tutti gli acidi grassi di cui ha bisogno, tranne due: l’acido linoleico (LA) che si converte in acidi grassi omega-6 e l’acido alfa-linolenico (ALA), da cui derivano gli acidi grassi omega-3. In entrambe in casi, la conversione avviene ad opera dello stesso enzima, delta 6 desaturasi.

Pertanto l’acido linoleico (LA) e l’acido alfa-linolenico (ALA) competono per trasformarsi nei rispettivi derivati. L’acido alfa-linoleico (ALA), che l’attività enzimatica trasforma in grassi Omega-3, è un grasso presente perlopiù in alimenti vegetali.

ALA deve essere prima convertito nel fegato in EPA e DHA per entrare nei vari processi fisiologici, tra i quali vi sono quelli che controllano l’infiammazione. La conversione di ALA purtroppo è molto inefficiente: solo il 10% viene convertito in EPA e ancor meno in DHA [969].

In pratica, questo significa che non è possibile basarsi solo sull’assunzione di alimenti vegetali.

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Tra l’altro, superati i 35 anni di età, nel fegato si riduce l’attività dell’enzima delta-6 desaturasi e quindi gli ALA (acido alfalinoleico) vegetali non riescono trasformarsi in EPA e DHA [970].

La dieta in generale tende ad essere sbilanciata perché molto ricca di acidi grassi omega-6, presenti in quantità nei cibi pre-confezionati e trasformati.

Se consideriamo, invece, solo gli alimenti naturali, l’apporto di omega-6 sarebbe sufficiente. Per contro, sono spesso carenti nell’alimentazione le fonti di acidi grassi omega-3, come il pesce grasso e le alghe [971].

L’integrazione di grassi omega-3 aiuta a migliorare il metabolismo dei lipidi, riduce l’insulino-resistenza, riduce e regola i processi infiammatori, riduce la leptino-resistenza e può quindi regolare l’appetito [972], bilancia i grassi Omega-6 naturalmente contenuti all’interno di uova, noci, mandorle, pollame, carni di manzo e maiale.

Una revisione di studi pubblicata nel 2017 ha riportato che l’integrazione di acidi grassi omega-3 provoca un aumento dei livelli di fattori risolutivi dell’infiammazione, sia in modelli sperimentali che in studi sull’uomo [973].

L’effetto biologico degli acidi grassi Omega 3 influenza positivamente [974]: l’attività elettrica del cuore il metabolismo del colesterolo e dei trigliceridi le cellule della muscolatura liscia la forza muscolare l’aggregazione piastrinica il sistema immunitario e la risposta immunitaria locale l’espressione genica il sistema nervoso.

Gravidanza e nei bambini

Le funzioni cognitive e visive gli effetti della sindrome metabolica, perché agiscono come induttori di adiponectina, un ormone che aumenta la sensibilità all’insulina, stimola l’ossidazione degli acidi grassi e aiuta a ridurre l’infiammazione.

L’integrazione di acidi grassi deve tener conto di due fattori: il fatto che tendono a depositarsi nei trigliceridi del tessuto adiposo e la sensibilità all’ossidazione.

Pertanto, è utile associare degli antiossidanti. Inoltre, nell’integrare gli acidi grassi Omega-3

Gli acidi grassi essenziali omega-3, in particolare il DHA (acido docosaesaenoico), sono particolarmente importanti durante la gravidanza in quanto contribuiscono alla normale formazione dell’occhio e del cervello del feto [976].

Durante l’allattamento poi, questo tipo di grassi consente lo sviluppo sia cerebrale che delle capacità cognitive future. A livello medico, talvolta, è possibile che questi aspetti non ricevano sufficiente attenzione.

L’integrazione di Omega-3 nei bambini ha dimostrato, dopo soli 3 mesi, di migliorare notevolmente il comportamento, l’attenzione, la memoria e la resa scolastica in generale [977].

Paolo Siliprandi
Paolo Siliprandi
Lecco
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Mi chiamo Paolo, ho conosciuto Francesco circa 4 mesi fa tramite un'intervista che parlava della connessione tra malattia e anima. Da subito ho sentito che quelle parole vibravano in me nel profondo. Ho capito che era la persona giusta per la mia guarigione. Francesco è una persona speciale, unica, che ha compreso come funzionano le cose grazie alla sua esperienza mettendola al servizio di tutti noi. Con lui ho intrapreso un percorso di guarigione che mi sta aiutando moltissimo. Grazie, grazie di esistere AnimA❤️⭐❤️

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