La cosiddetta “cura del limone”
consiste nel bere il succo di un limone intero a digiuno appena svegliati (con l’aggiunta di un po’ di acqua tiepida se non ce la si fa a berlo puro) aspettando poi mezz’ora prima di fare colazione; il secondo giorno si passa a due limoni e così via fino a …

qualcuno dice 7, qualcuno addirittura 15! Poi si dovrebbe andare a scalare, diminuendo di un limone al giorno fino ad interrompere la cura.
In caso si riesca ad arrivare ad almeno 4 limoni si potrebbe eventualmente suddividere la somministrazione in due o tre dosi purché a stomaco vuoto (insomma quanto meno molto lontano dall’ultimo pasto, mezz’ora prima del successivo), anche se al mattino credo sarebbe meglio.

Se si fa questa cura unitamente ad una dieta paleolitica l’effetto della vitamina C contro i patogeni potrebbe essere molto maggiore e quindi le dosi potrebbero essere da ridurre in base alla tolleranza individuale.
In ogni caso qualsiasi percorso curativo vogliate intraprendere imparate ad ascoltare il vostro corpo, e prima di iniziare parlatene col vostro medico curante o altro medico di fiducia.
Detto questo conosco chi è guarito dall’allergia proprio usando l’acqua ossigenata di grado alimentare con il metodo del libro The One Minute Cure di Madison Cavanaugh, ed ho pure letto il libro, che è abbastanza documentato e interessante.

Questo mio conoscente del resto oltre ad uccidere i patogeni con l’ossigeno attivo liberato dal perossido ha anche integrato fermenti lattici con yogurt/kefir fatto in casa, riequilibrando così la flora intestinale.
L’ossigeno attivo (per esempio sotto forma di ozono) viene attualmente utilizzato come disinfettante sia in medicina che nelle migliori piscine, e chiunque può rendersene conto facendo una ricerca su pubmed . Inoltre il perossido di ossigeno (acqua ossigenata) al 35% ha anche una valenza antiparassitaria.
Quanto alla guarigione dall’autismo con il biossido di cloro ed il protocollo antiparassitario Kalcker, l’ultima edizione del libro di Kerry Rivera Guarire i sintomi noti come autismo riporta molte testimonianze di persone che si firmano con nome e cognome e spesso autorizzano la pubblicazione della propria foto.

La vitamina C in alte dosi è noto che può essere antagonista della Candida (quanto meno perché rafforza e potenza le difese immunitarie mettendole in grado di ridimensionare questa infezione fungina)
e che quindi potesse essere d’aiuto nel trattamento della disbiosi intestinale, ma non avevo mai sperimentato davvero tale azione fino a quando non l’ho provata associandola alla dieta senza carboidrati insulinici (cereali, pseudo-cereali ed amidacei).

L’idea che mi viene è che quindi l’abbinamento tra una dieta opportuna (magari senza zucchero, glutine, soia e caseina, come nella dieta descritta da Kerry Rivera, sicuramente meno restrittiva, più semplice e meno costosa da implementare della dieta paleo) un qualche metodo naturale per debellare i patogeni intestinali, all’occorrenza un protocollo anti-parassitario e l’integrazione di fermenti lattici/cibi fermentati, potrebbe essere un’alternativa all’associazione dieta paleolitica+probiotici.

Una conferma a tale idea mi è venuta anche dalla storia di Norman Cousin, ex redattore del programma radio Saturday Review, che sostiene di avere sconfitto un male che i medici ritenevano incurabile,
la spondilosite anchilosante (che è poi una delle tante conseguenze della disbiosi) utilizzando come arma il sorriso e la vitamina C, e nel 1979 ha narrato la sua esperienza nel libro Anatomy of an Illness (“Anatomia di una malattia”).

L’unica cosa che i medici gli avevano prescritto per una malattia secondo loro incurabile e mortale era la morfina come antidolorifico. Ma Norman si era fatto portare in ospedale televisione, video registratore e una valanga di videocassette di film comici. Tutte le risate che si faceva hanno dato fastidio ai medici dell’ospedale, così l’hanno dimesso.
Norman Cousin si è quindi trasferito in un albergo con tv, registratore e film comici, aggiungendo alla cura delle risate dosi massicce di vitamina C: dopo un anno egli era guarito.

In realtà, come si evince dalla lettura di uno dei capitoli precedenti, la spondilosite anchilosante è una delle tante malattie correlate alla disbiosi intestinale, e se è vero che la vitamina C distrugge alcuni patogeni correlati alla disbiosi (come la Candida) e che il benessere psichico aiuta anch’esso a ristabilire l’equilibrio
(i batteri benefici possono persino essere danneggiati dallo stress, ed è facile ipotizzare che il sorriso e la gioia abbiano un effetto opposto), la “miracolosa” guarigione di Norman Cousin potrebbe essere fondata su un meccanismo chiaro e comprensibile: la vitamina C debella alcuni patogeni intestinali,

e coadiuvata dal benessere psicofisico indotto dalla cura delle risate la disbiosi regredisce e con essa il suo sintomo più evidente (la spondilosite anchilosante). Del resto il buon umore riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, concausa di molte malattie.
Ovviamente l’idea di utilizzare alte dosi di vitamina C a scopo terapeutico è osteggiata dalla medicina ufficiale, per quanto il lavoro pionieristico di Linus Pauling dovrebbe bastare a mio giudizio a smentire questo pregiudizio. Consiglio a tutti la lettura del suo libro Come vivere più a lungo e sentirsi meglio .
http://www.amazon.com/The-One-Minute-Cure-Virt…/…/0977075141.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=ozoned+water.
Vedi http://www.naturopataonline.org/…/101-candidosi-infezione-d….
