Legumi fruttosio dolcificanti alcool

I dolcificanti artificiali (saccarina, aspartame, sucralosio, acesulfame K, neotame) favoriscono l’aumento di peso, oltre al fatto di essere stati collegati al cancro, a disordini metabolici e alterazione del microbiota intestinale

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I legumi sono i semi contenuti nei baccelli delle piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose. Vengono classificati in tre diverse categorie:

semi amidacei: ceci, lenticchie, cicerchia, fave, lupini, piselli; tutti i tipi di fagiolo (cannellini, borlotti, neri, azuki, di spagna, fagioli dall’occhio), erba medica;

Semi grassi: arachidi e soia; baccelli immaturi del tutto edibili: taccole e fagiolini. L’indice glicemico dei legumi è basso, ma associandoli ad un altro cereale scatenano un picco glicemico molto elevato[898].

Dal punto di vista tossicologico, i legumi sono simili ai cereali: contengono lectine dall’azione simile all’agglutinina e inibitori dell’alfa-amilasi, l’enzima che scinde le molecole di amido. 

Non tutte le tossine dei legumi vengono distrutte dall’ammollo, dalla cottura o dalla fermentazione:

Resiste l’aminoacido non proteico L-canavenina, che per la pianta rappresenta una delle più efficaci barriere chimiche contro la predazione, le malattie e la competizione[899].

La canavenina, contenuta nei legumi, disturba il sistema immunitario e può indurre Lupus eritematoso sistemico[900], interferisce con l’eliminazione dell’ammoniaca, previene la riproduzione in modelli murini, blocca la sintesi di ossido nitrico[901], una molecola di segnalazione di vitale importanza per il sistema cardiovascolare, nervoso e immunitario

Dolcificanti

I dolcificanti artificiali (saccarina, aspartame, sucralosio, acesulfame K, neotame) favoriscono l’aumento di peso, oltre al fatto di essere stati collegati al cancro,

a disordini metabolici e alterazione del microbiota intestinale[902].

Buone alternative allo zucchero sono i glicosidi steviolici estratti dalla Stevia oppure i mogrosidi estratti da Siraitia grosvenorii, assicurandosi che non siano mescolati ad altri dolcificanti artificiali.

Altri dolcificanti naturali sono indicati nel ricettario gratuito scaricabile a questo indirizzo: https://www.comemigliorare.com/ricette/

Fruttosio

Il fruttosio si è rivelato dannoso per persone giovani e sane, anche solo in minime quantità[903]: favorisce l’accumulo di grasso nel fegato e quindi la steatosi epatica, il sovrappeso, la sindrome metabolica e la produzione di glicotossine infiammatorie[904].

L’eccesso di fruttosio aumenta il grasso viscerale e il cortisolo[905]. La frutta non andrebbe mai mangiata a fine pasto, dato che, a causa del fruttosio, mantiene elevata la glicemia e l’insulina per tempi più lunghi rispetto al glucosio.

Inoltre, in caso di stati dolorosi, infiammazione acuta, difficoltà a perdere peso e osteoartrite, la frutta dovrebbe essere molto limitata o eliminata completamente per diverse settimane[906].

Il fruttosio promuove l’accumulo di acidi urici interrompendo il processo di conversione dell’acido urico in urea prima dell’escrezione renale[907],[908]. L’acido urico è una tossina dall’effetto corrosivo sui tessuti che promuove la pressione alta42.

Nella steatosi epatica non alcolica (NAFLD), il fruttosio può alterare il microbiota, aumentando l’entrata dell’endotossina LPS nel sistema portale a causa della maggiore permeabilità delle giunzione strette. LPS e fruttosio entrano nel fegato.

LPS aumenta l’infiammazione e la resistenza all’insulina attivando recettore Toll-like (TLR4). Il fruttosio viene rapidamente metabolizzato, consumando adenosina trifosfato (ATP), che può aumentare la conversine in acido urico.

fruttosio

Il fruttosio viene assorbito a livello intestino tenue ileo e colon tramite GLUT 5; GLU 7 e GLUT 2 da 5 a 50 gr giornalieri. Il fruttosio in eccesso lega triptofano e zinco. Il triptofano si associa al fruttosio per essere assorbito reazione di Maillard. Oltre 50 grammi saturazione recettori e malassorbimento fruttosio.

Il malassorbimento del fruttosio è associato a livelli più bassi di triptofano che possono svolgere un ruolo nello sviluppo di disturbi depressivi. Un’elevata concentrazione di fruttosio intestinale sembra interferire con il metabolismo dell’L-triptofano, e può ridurre la disponibilità di triptofano per la biosintesi della serotonina (5-idrossitriptamina). 

Il malassorbimento del fruttosio deve essere preso in considerazione nei pazienti con sintomi di depressione e disturbi del metabolismo del triptofano. Anche il lattosio nei pazienti intolleranti ed il sorbitolo riducono assorbimento del triptofano.

ascorbato di sodio

Alcolici

L’eccesso di trigliceridi viene impacchettato in lipoproteine a bassa densità VLDL, che in caso di squilibrio, insieme all’aumento degli acidi grassi non esterificati (NEFA) di ritorno dal tessuto adiposo, aggravano la steatosi. Modificato da Vos MB, Lavine JE.2013 PMID:23390127.

Coloro che soffrono di insulino-resistenza, diabete e steatosi epatica, non dovrebbero bere mai alcolici di nessun genere. In 2 bicchieri colmi di vino da 12 gradi troviamo circa 47,5gr di etanolo.

L’80% dell’etanolo ingerito viene metabolizzato nel fegato, dove crea stress ossidativo e consuma scorte di glutatione[909], il più importante antiossidante endogeno. Lo stress ossidativo danneggia le membrane cellulari per lipoperossidazione.

 Perdi più, l’etanolo interferisce con l’assorbimento ed il metabolismo di diversi importanti micronutrienti, quali[910]: Vitamine A, D, E, K, Betacarotene e Licopene, vitamina C[911] Tiamina (B1), Vitamina B6, Folati, Zinco

alcool, fumo, tossicodipendenze

Bibliografia: Stress, Alimentazione, Infiammazioni nascoste

Fructose Malabsorption is Associated with Decreased Plasma Tryptophan May 2001 Scandinavian Journal of Gastroenterology 36(4):367-71 DOI: 10.1080/003655201300051135

Nutritional Consequences of the Maillard Reaction. The Absorption of Fructose-L-tryptophan in the Large Intestine of the RatM. Tanaka, Tung-Ching Lee, C. O. Chichester The Journal of Nutrition, Volume 105, Issue 8, August 1975, Pages 989–994, https://doi.org/10.1093/jn/105.8.989  Published:01 August 1975

Greta Guaitoli
Greta Guaitoli
Operatrice Olistica Modena
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Conoscere Francesco mi ha permesso di affrontare i disagi del corpo attraverso una chiave di lettura completamente nuova. Vecchie credenze, informazioni frammentate, enigmi irrisolvibili improvvisamente hanno cominciato a creare un filo conduttore. E questo filo conduttore ha fatto sì che di fronte al mio "disagio" io fossi aperta e vigile, come una antenna che capta ogni segnale e ne comprende il senso. E ovviamente senza andare in paranoia. Grazie Francesco per ciò che fai, che Dio ti benedica. 🤗

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