La Terapia del Rilascio Somato Emozionale

Talvolta il corpo reagisce già come una fase di detossificazione manifestando sintomi come un pianto, formicolii, caldo, freddo, vecchie ferite che si avvertono, un’onda che sale e scende

La guarigione è informazione

I tempi per risolvere un’alterazione metabolica, emozionale o fisica, dipendono dalla persona e da come affronta sia lo stile di vita, (scelte, alimenti, e recupero dei personali interessi e tessuto sociale intrinseco).

Perché ogni rimedio o trattamento sia circoscritto in un tempo utile chiamata guarigione.

Al contrario, con persone che si limitano a ridurre cattive abitudini senza privarsene del tutto, i tempi si fanno lunghi ed estenuanti.

Perché sovente si cerca un farmaco o un rimedio o un terapeuta (per giustificarsi) e ritornare ad alimentare ciò che ha innescato il malessere.

Qualsiasi malessere non è solo alimentare non è un fatto molecolare. Non è come l’allergia che coinvolge cellule e molecole.

Bensì è una informazione ben spiegato in fisica quantistica moderna e anche dal Doc. Pier Mario Biava con le sue cellule staminali embrionali.

La “malattia” è informazione. Engramm, la chiamano i tedeschi. Vuol dire concerti di onde elettromagnetiche e non solo, variazioni di ritmo che necessitano correzioni.

Basti ricordare che il malessere o l’intolleranza è un segnale, che il segnale è di natura fisica, non chimica, che il segnale precede e innesca la reazione molecolare.

Le molecole ricevono ed emettono segnali come confermato dalle più recenti scoperte nel campo della fisica. Pertanto è sufficiente una molecola per innescare quel suo segnale specifico.

Cosi come il cerino dall’esterno può incendiare un aspetto che prende il nome di malattia, cosi il terreno lo deve ospitare, albergare ciò significa che è già “malato”.

La prima è quando i sintomi conducono dal terapeuta o medico, così essendo carica di sintomi per accumulo la persona con il RSM si tocca mano il rapporto tra esperienza e sintomo.

Dal momento che inizia a disintossicarsi, creando un’interferenza d’onda il corpo reagisce immediatamente.

In sintesi: la prima fase è “non so chi sono e proietto fuori di me ciò che non comprendo”, per osservarlo meglio, il rischio è che, se, ci si identifica con ciò che proiettiamo, potremmo albergare la cronicità.

La seconda fase è “comprendo e riconosco parti di me che stanno “sanguinando”, perciò li faccio precipitare senza combatterli, detossifico e integro me stesso.

La terza è “ho ripreso a parlare con ogni aspetto di me e sto bene”. In sintesi non sei più quello di ieri, anche se, necessario per essere ciò che sei oggi.

La controfase è essenziale nel trattamento RSM quando si vogliono cancellare dal corpo della personale le sue onde nocive.

La terapia dura circa 20 minuti, dopo una prima conoscenza nella comprensione di ciò che persiste o resiste, in questo modo il RSM incontra quelle stesse frequenze come occasione di comprensione, che il corpo alimenta e le annulla.

Avviene un’integrazione di “coscienza”.

Esperimenti condotti dal dottor Citro: la presenza di un opportuno liquido avente le caratteristiche di poter essere facilmente polarizzato farebbe le veci della normale acqua,

sarebbe il materiale di partenza su cui esercitare il “calco” delle superfici spazio temporali che contengono la informazione dell’oggetto da copiare.

Di conseguenza grazie a rimedi personalizzati che mantengono l’informazione la persona migliora, a volte già nei primi giorni, altre dopo settimane o mesi asseconda della resistenza o tossiemia che ha albergato in quel contesto sociale.

Talvolta il corpo reagisce già come una fase di detossificazione manifestando sintomi come un pianto, formicolii, caldo, freddo, vecchie ferite che si avvertono, un’onda che sale e scende, un prurito, oppure tosse, dolore gastrico, un sciogliendo quelle memorie.

La terapia Mora (o sistema Mora) affonda le sue radici teoriche negli studi condotti durante gli anni Cinquanta sull’importanza delle frequenze delle onde magnetiche emesse dall’individuo, ancor prima di quelle dei medicinali, e dell’elettroagopuntura.

Nata in Germania sempre negli anni Cinquanta, da questi studi partirono le ricerche di Reinhold Voll, Hans Christian SeemannFranz MorellFritz-Albert Popp e altri, che lavorarono principalmente con apparecchi elettronici adatti a testare le onde elettromagnetiche emesse dall’essere umano.

Così come L’RSM crea una controfase e libera all’istante miliardi di molecole non metabolizzate, che si riversano nel torrente circolatorio per essere eliminate dagli emuntori (reni e fegato, insieme all’intestino).

Si raccomanda oltre al bagno caldo a 37/38° per circa 15/20 minuti con una saturazione al 1% minimo di sale marino integrale. di bere molto per i giorni a seguire e di assumere drenanti fitoterapici, titolati e ben dosati, proprio per favorire la fuoriuscita delle tossine.

È importante che alla terapia si abbini un drenaggio funzionale, fegato, reni, intestino, pelle e un supporto emozionale.

La terapia RSM è meravigliosa poiché va a scovare le esperienze o tossine depositate e le elimina, velocizzando così di molto il processo di disintossicazione rispetto e chi si limita a fare soltanto dieta.

La Reazione di Herxheimer è una reazione alla detossificazione del corpo di breve durata (da alcune ore, giorni a poche settimane).

Sintomi simili a quelli dell’influenza, compreso mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, dolori al corpo, malessere generale, sudorazione, nausea, forte stanchezza, macchie rosse, reazioni allergiche e altri sintomi.

Queste sono reazioni normali — e addirittura salutari — che indicano che i parassiti, funghi, virus, batteri e altri patogeni sono effettivamente uccisi.

Il più grande problema della Reazione di Herxheimer è che le persone smettono di assumere l’integratore o il medicamento che sta causando la reazione, interrompendo proprio il trattamento che li sta aiutando a guarire.

È davvero possibile poter capire che cosa il nostro corpo e la nostra mente producono dopo un trauma emotivo?

È possibile quindi riuscire a capire cosa succede all’interno del cervello ogni volta che un’emozione o un conflitto colpiscono la mente di una persona?

La risposta è assolutamente affermativa.

È possibile individuare all’interno del vissuto di una persona dei trigger, rimossi dalla memoria, ma rimasti impressi nei tessuti biologici; infatti, dopo molte ricerche si è riuscito a riconoscere che cellule neuronali sono presenti non solo nel cervello, ma anche in qualsiasi parte del corpo.

La nostra mente è la più grande arma di difesa, è ciò che di più potente ci sia stato donato infatti, trova sempre un modo per celare i traumi emotivi e trasformarli in sintomi somatici, viscerali e neurologici che diventano ben più socialmente giustificabili e conseguentemente sopportabili.

Non dimentichiamo inoltre che le strutture spinomidollari (il midollo spinale, per intenderci) rappresentano, sul piano filogenetico.

Le architetture neurali più arcaiche in senso assoluto, compatibili in questo senso con una forma di “Memoria” meno sofisticata, ma più stabile, perché stratificata in milioni di anni di evoluzione biologica.

Ogni qualvolta questo appagamento viene negato o ritardato, il piccolo subisce un trauma e mette in atto delle reazioni di difesa al dolore.

Sono proprio questi traumi, di cui abbiamo generalmente cancellato il ricordo, le radici del disagio psichico, delle nevrosi e delle sofferenze che accompagnano la nostra vita da adulti.

Perché é proprio l’acqua (e non altri composti) ad essere così importante nell’informazione?

L’acqua è una molecola che ha determinate caratteristiche che la rendono trasportatrice di informazioni, i suoi elettroni esterni sono semi mobili (come sottolinea il Prof Emilio Del Giudice)

Quando la molecola viene immersa in un campo di forze opportune (campo elettromagnetico o semplicemente elettrico o magnetico ma in termini più ampi morfogenetico), si comporta come un oscillatore che vibra alla frequenza del campo stesso.

È evidente da un punto di vista di fisica quantistica che il campo pervade la molecola di acqua ed alterandone la forza dei legami ad idrogeno,

ne altera le proprietà come risulta dalla letteratura scientifica riportata a questo link: Magnetic and electric effects on water

Il 99.9 % del corpo umano e delle cose viventi è fatto di molecole di acqua (percentuale in numero di molecole e non in peso).

Gli esseri viventi risentono del campo in cui sono immersi, essendo sostanzialmente parte integrante dell’Universo, permettendo ad ogni essere vivente di sentire l’universo stesso.

Si tratta sostanzialmente di un problema legato alla entropia del sistema che tende sempre ad alzarsi per il secondo principio della termodinamica.

Se due corpi oscillano in fase, l’entropia aumenta e, con essa, la informazione del sistema e, di conseguenza, la consapevolezza di esso; la consapevolezza è una misura della coscienza.

La vita è manifestazione, e magnetismo, vibrazione, colore e profumo, non di deve ne spingere ne tirare, iniziate a pensarvi come un campo elettromagnetico governato dal sole che hai nel Cuore

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