Oltre all’aglio, esistono anche altri rimedi erboristici
Che possono essere validi contro i micobatteri, e che possono essere usati assieme al protocollo col lisozima, o che possono costituire un’alternativa all’uso del lisozima (per esempio nelle persone allergiche/intolleranti alle proteine dell’uovo). In particolare Cannella cinese (Cinnamamum cassia), Origano, Timo, Santoreggia, e i loro olii essenziali hanno proprietà antibatteriche scientificamente accertate nei confronti di molti micobatteri, compresi quelli della tubercolosi e della paratubercolosi (MAP).
L’articolo Antibacterial Activities of Naturally Occurring Compounds against Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis[1] fa il resoconto di un lavoro di ricerca su vari composti naturali studiati per contrastare il MAP. Il più efficace si è rivelato la trans-cinnamaldeide (il principale principio attivo contenuto nell’olio di cannella cinese), seguita dall’olio di cannella cinese, dall’olio di origano, e dal carvacrolo (un monoterpene, uno dei principali componenti degli olii essenziali di timo e di origano). Un altro articolo[2] riferisce che la distruzione di questi micobatteri sembra sia dovuta al danneggiamento operato da queste sostanze nei confronti della membrana cellulare dei patogeni.
[1] Pubblicato su Applied Environmental Microbiololgy, 2008 Oct; 74(19): 5986–5990, autori Wong SYY, Grant IR, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2565950/.
[2] Mechanisms of Antimicrobial Action of Cinnamon and Oregano Oils, Cinnamaldehyde, Carvacrol, 2,5-Dihydroxybenzaldehyde, and 2-Hydroxy-5-Methoxybenzaldehyde against Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (Map), pubblicato su Foods. 2017 Aug 24;6(9). pii: E72, autori Nowotarska SW, Nowotarski K2, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28837070.

L’articolo In vitro activity of methanol extracts of plants used as spices against mycobacterium tuberculosis and other bacteria[1] riferisce della forte attività contro il micobatterio della tubercolosi dell’estratto metanolico di due piante delle Lamiacee: una specie di origano (Origanum minutiflorum) e una varietà di Thymbra spicata varietà spicata (una pianta simile al timo). Entrambre contengono carvacrolo e acido rosmarinico. Le sostanze studiate hanno mostrato anche una moderata attività contro i batteri Escherichia coli, Salmonella typhimurium, Enterobacter aerogenes, e Staphylococcus epidermidis.
[1] Pubblicato su Food Chemistry 2009 Vol.116 No.1 pp.289-294 ref.33, autori: Askun T, Tumen G, Satİl F, Ates M; abstract su https://www.cabdirect.org/cabdirect/abstract/20093144408, articolo intero su https://www.academia.edu/9630525/In_vitro_activity_of_methanol_extracts_of_plants_used_as_spices_against_Mycobacterium_tuberculosis_and_other_bacteria.

L’articolo In vitro anti-mycobacterial activity of three medicinal plants of Lamiaceae family[1] ci informa che gli olii essenziali ottenuti da due specie di Santoreggia (Satureja rechingeri, Satureja khuzestanica) e da un’altra pianta della famiglia delle Lamiacee (Zataria multiflora detta anche Timo di Shira, dal nome di una città iraniana) si sono dimostrate utili, in un esperimento in vitro, contro il Mycobacterium tuberculosis.
Anche altre piante delle Lamiacee si sono rivelate efficaci contro questa specie di batterio, e precisamente Thymus sipthorpii (una specie di timo), Satureja aintabensis (una specie di santoreggia) e Micromeria juliana (a volte denominata anche Satureja juliana, nota in Italia come Issopo montano, Micromeria del M.S.Giuliano, o Santoreggia del M.S.Giuliano) come mostra la ricerca illustrata nell’articolo Preliminary antimycobacterial study on selected Turkish plants (Lamiaceae) against Mycobacterium tuberculosis and search for some phenolic constituents[2].
[1] Pubblicato su Recent Patent on Antiinfective Drug Discovery. 2018 Jun 26. doi: [pubblicazione on line che precede quella stampata], autori Kazemian H, Heidari H; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29952265.
[2] Pubblicato su BioMed Central Complementary & Alternative Medicine. 2013; 13: 365, autori Askun T, Tekwu EM, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3878028/.

Vitamina C - D - A
L’articolo Mycobacterium tuberculosis is extraordinarily sensitive to killing by a vitamin C-induced Fenton reaction (Il mycobacterium tuberculosis è straordinariamente sensibile all’uccisione per opera di una reazione di Fenton indotta dalla vitamina C)[1] ci spiega che la vitamina C, un composto che innesca la reazione di Fenton, sterilizza le colture di ceppi di Mycobacterium tuberculosis resistenti e non resistenti ai farmaci. Mentre il M. tuberculosis è fortemente suscettibile all’azione della vitamina C, altri patogeni Gram-positivi e Gram-negativi non lo sono.
L’attività batterica della vitamina C contro il M. tuberculosis dipende dalla produzione alti livelli di ioni ferrosi e specie reattive dell’ossigeno. Lo studio mostra l’efficacia della vitamina C contro la tubercolosi e suggerisce lo sviluppo di farmaci che generano una forte azione ossidativa (come non notare che biossido di cloro e perossido di ossigeno sono sostanze ossidative?).
[1] Pubblicato su Nature Communication 2013; 4: 1881, autori Vilchèze C, Hartman T, Weinrick B, Jacobs WR Jr; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3698613/.

L’articolo Vitamin C Potentiates the Killing of Mycobacterium tuberculosis by the First-Line Tuberculosis Drugs Isoniazid and Rifampin in Mice[1], come dice lo stesso titolo, mostra che “La vitamina C potenzia l’uccisione del Mycobacterium tuberculosis nei topi da parte dei farmaci di prima linea Isoniazide e Rifampim”.
[1] Pubblicato su Antimicrobial Agents and Chemotherapy 2018 Mar; 62(3): e02165-17, autori Vilchèze C, Kim J, Jacobs WR Jr.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5826150/.

L’articolo A single dose of vitamin D enhances immunity to mycobacteria (“Una singola dose di vitamina C aumenta l’immunità ai micobatteri”)[1] ci ricorda che, nell’era pre-antibiotici, la vitamina D era utilizzata per trattare la tubercolosi, e relaziona su uno studio in doppio cieco randomizzato, condotto su 192 adulti in buona salute che avevano contatti con malati di tubercolosi.
Un gruppo ha ricevuto una dose di 2,5 mg di vitamina D e l’altro il placebo; un controllo (analisi del sangue) è stato eseguito dopo 6 settimane mostrando l’utilità dell’integrazione nel potenziamento del sistema immunitario con il micobatterio.
[1] Pubblicato su American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. 2007 Jul 15;176(2):208-13, autori Martineau AR, Wilkinson RJ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17463418 .
Vitamins A & D Inhibit the Growth of Mycobacteria in Radiometric Culture[1] mostra che l’effetto inibitorio, in vitro, delle vitamina A e D nei confronti della crescita dei micobatteri di varie specie (compreso il MAP e due specie tubercolari).
Più precisamente la vitamina A, alcuni suoi metaboliti e la vitamina D inibiscono tali microrganismi in una maniera che dipende dalla dose utilizzata. Gli autori inoltre accennano a un possibile effetto di sinergia tra le vitamine D e A, tuttora da studiare.
[1] pubblicato su PLoS One. 2012; 7(1): e29631autori Robert J. Greenstein, Liya Su, Sheldon T. Brown; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3250462/.

Bibliografia: Medicina di Segnale
