Alta pressione, vitamina C, vitamina D, disbiosi, glutine e foglie d’ulivo

L’articolo Ascorbic acid and atherosclerotic cardiovascular disease [1] ci informa che n alcuni modelli animali la vitamina C rallenta la progressione dell’aterosclerosi, e che ci sono anche evidenze epidemiologiche che mostrano come succeda anche nell’uomo, sebbene non tutti gli studi concordino.
ci informa che n alcuni modelli animali la vitamina C rallenta la progressione dell’aterosclerosi, e che ci sono anche evidenze epidemiologiche che mostrano come succeda anche nell’uomo, sebbene non tutti gli studi concordino.

Gli autori affermano che uno dei possibili meccanismi implicate è l’azione della vitamina C sull’integrità delle pareti dei vasi sanguigni, mediata dalla sintesi del collagene (notoriamente dipendente dall’assunzione di vitamina C); un altro è la prevenzione dell’ossidazione del colesterolo LDL.
L’articolo Vitamin C status and blood pressure[2] afferma che una copiosa assunzione di vitamina C tramite l’alimentazione protegge dalla pressione alta e da ictus.

L’articolo A randomized controlled trial of high dose ascorbic acid for reduction of blood pressure, cortisol, and subjective responses to psychological stress[3] mostra che in uno studio randomizzato, 3 grammi di vitamina C al giorno hanno ridotto la pressione sanguigna, ridotto il colesterolo e la risposta allo stress.
L’articolo Effects of vitamin C on high-density lipoprotein cholesterol and blood pressure[4] mostra infine che la pressione sanguigna diminuisce all’aumentare dei livelli di vitamina C nel sangue.

L’articolo Effects of vitamin C supplementation on blood pressure: a meta-analysis of randomized controlled trials pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition 2012 May; 95(5): 1079–1088, Stephen P Juraschek, Eliseo Guallar, Lawrence J Appel, and Edgar R Miller;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3325833/ riferisce di una meta-analisi di studi randomizzati col gruppo di controllo (e quindi si basa su un’ottima statistica) e il risultato è che l’integrazione della vitamina C, a breve termine, riduce la pressione.

Anche bassi livelli di vitamina D nel sangue pare siano associati alla pressione alta, come si evince dai primi studi [5]
uno dei quali randomizzato con gruppo di controllo e con placebo[6]. Interessante è scoprire che anche il consumo di tre kiwi al giorno riduce la pressione sanguigna[7]. Anche il peperoncino può ridurre la pressione, sebbene in certe circostanze può avere l’effetto opposto[8].

L’aglio è notoriamente un alimento che riequilibra la pressione, e in effetti si è mostrato efficace sia sotto forma di estratto di aglio invecchiato (mostrando di influire positivamente anche su altri fattori di rischio cardiovascolare)[9] che sotto altra forma di integratori, mostrando un’efficacia pari a quella dei farmaci[10].
Secondo alcuni autori l’effetto curativo dell’aglio dipende anche dal suo contenuto in zolfo organico, e la carenza di zolfo (di cui abbiamo discusso abbondantemente nel volume precedente) potrebbe essere una delle cause dell’ipertensione.

La taurina, un aminoacido, sembra anch’essa utile contro la pressione alta e preventiva nei confronti delle malattie coronariche, sebbene anche qui servano maggiori studi epidemiologici[11].
L’articolo Antihypertensive Effects of Probiotics[12] afferma che l’ipertensione è tipicamente associate ad un microbiota intestinale con minore diversità e minore abbondanza con un aumento del rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes, con una diminuzione dei batteri che producono acetato e butirrato e un aumento dei batteri che producono.

Inoltre gli autori scrivono che una meta-analisi degli studi su esseri umani mostra che l’integrazione con probiotici riduce la pressione sanguigna
Secondo l’articolo Effect of probiotics on blood pressure: a systematic review and meta-analysis of randomized, controlled trials[13] l’effetto è modesto. Un altro articolo afferma che un meccanismo che portano i probiotici a ridurre la pressione e la diminuzione della resistenza all’insulina[14].

Un articolo di rassegna sui possibili interventi naturali per l’alta pressione menziona come validi l’integrazione e di magnesio, vitamina C e melatonina, il succo di barbabietola, la meditazione e il qigong (o “chi-kung”, disciplina orientale)[15].
Come già detto nel volume 1 del libro, l’estratto/decotto di foglie di ulivo è un ottimo rimedio naturale per ridurre la pressione alta[16].

Anche il glutine, carboidrati insulinici e legumi possono essere correlati all’ipertensione, quanto meno siamo certi che la celiachia possa indurre alta pressione
In particolare segnalo l’articolo Reversible hypertension following coeliac disease treatment: the role of moderate hyperhomocysteinaemia and vascular endothelial dysfunction[17] il quale spiega che l’intolleranza al glutine causa difficoltà nell’assorbimento di alcuni nutrienti come la vitamina B-12 e i folati, mancando i quali l’omocisteina raggiunge livelli eccessivi, con pericolose ricadute sulla salute dell’apparato cardio-circolatorio.

Un cambio di dieta e l’integrazione di B-12 e folati ha risolto il problema associato ad una alimentazione senza carboidrati insulinici o pseudo cereali e legumi.
[1] Pubblicato su Sub-cellular Biochemistry 1996;25:331-67, autori Lynch SM, Gaziano JM, Frei B; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8821982.
[2] Pubblicato su Journal of Hypertension 1996 Apr;14(4):503-8, autori Ness AR, Khaw KT, Bingham S, Day NE;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8761901.
[3] Pubblicato su Psychopharmacology (Berl). 2002 Jan;159(3):319-24, autori Brody S, Preut R, Schommer K, Schürmeyer TH;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11862365.
[4] Pubblicato su Journal of the American Coll ege of Nutrition 1992 Apr;11(2):139-44, autore Jacques PF;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1578088.
[5] Vedi per esempio 1,25-dihydroxyvitamin D3 reduces systolic blood pressure in hypertensive adults: a pilot feasibility study pubblicato su Journal of Steroid Biochemistry and Molecular Biology 2010 Jul;121(1-2):445-7, autori Judd SE, Raiser SN, Kumari M, Tangpricha V;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20420907.
[6] Effect of Cholecalciferol Supplementation During Winter Months in Patients With Hypertension: A Randomized, Placebo-Controlled Trial pubblicato su American Journal of Hypertension, Volume 25, Issue 11, 1 November 2012, Pages 1215–1222, autori Thomas Larsen, Frank H. Mose, Jesper N, https://academic.oup.com/ajh/article/25/11/1215/116022.
[7] Vedi l’articolo The effect of kiwifruit consumption on blood pressure in subjects with moderately elevated blood pressure: a randomized, controlled study, pubblicato su Blood Pressure 2015 Feb;24(1):48-54, autori Svendsen M, Tonstad S, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25483553.
[8] Review – Capsaicin may have important potential for promoting vascular and metabolic health, Pubblicato su Open Heart, 2015; 2(1): e000262 autori Mark F McCarty, James J DiNicolantonio, James H O’Keefe;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4477151/.
[9] Vedi l’articolo The effect of aged garlic extract on blood pressure and other cardiovascular risk factors in uncontrolled hypertensives: the AGE at Heart trial pubblicato su Integrated Blood Pressure Control 2016 Jan 27;9:9-21, autori Ried K, Travica N, Sali A;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26869811.
[10] Vedi l’articolo Potential of garlic (Allium sativum) in lowering high blood pressure: mechanisms of action and clinical relevance pubblicato su Integrated Blood Pressure Control,2014; 7: 71–82, autori Karin Rie, Peter Fakler; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4266250/.
[11] Vedi l’articolo The potential protective effects of taurine on coronary heart disease, pubblicato su Atherosclerosis, 2010 Jan;208(1):19-25, autori Wójcik OP1, Koenig KL, Zeleniuch-Jacquotte A, Costa M, Chen Y;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19592001.
[12] Pubblicato su Current Hypertension Reperts 2017 Apr;19(4):26, autori Robles-Vera I, Toral M, et al.;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28315049.
[13] Pubblicato su Hypertension 2014 Oct;64(4):897-903, autori Khalesi S, Sun J, Buys N, Jayasinghe R;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25047574.
[14] Vedi The Improvement of Hypertension by Probiotics: Effects on Cholesterol, Diabetes, Renin, and Phytoestrogens, pubblicato su International Journal of Molecular Sciences 2009 Sep; 10(9): 3755–3775, autori Huey-Shi Lye, Chiu-Yin Kuan, et al.;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2769158/.
[15] Review: Beyond conventional therapies: Complementary and alternative medicine in the management of hypertension: An evidence-based review, pubblicato su Pakistan Journal of Pharmaceutical Sciences 2018 Jan;31(1):237-244, autori Wong AP, Kassab YW, et al.;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29348109.
[16] Vedi anche Impact of phenolic-rich olive leaf extract on blood pressure, plasma lipids and inflammatory markers: a randomised controlled trial, pubblicato su European Journal of Nutrition 2017; 56(4): 1421–1432, autori Lockyer S, Rowland I, et al.;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5486627/.
[17] Pubblicato su Journal of Human Hypertension 2002 Jun;16(6):411-5, autori Lim PO, Tzemos N, et al.;https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12037696.
