La guarigione รจ integrazione
Lo zenzero รจ una pianta perenne, originaria dellโAsia meridionale, che viene coltivata estesamente nelle aree tropicali come lโIndia, la Cina, la Thailandia, la Giamaica, Haiti ecc.
I composti attivi aromatici principali, ricavati dal rizoma della pianta, che possiedono attivitร antinfiammatoria e anticancro, sono i gingeroli e lo shoagolo (6-shoagolo), da sempre utilizzati nelle formulazioni della medicina tradizionale cinese e nella medicina ayurvedica per svariate azioni terapeutiche.
Oggi รจ possibile concentrare i principi attivi sotto forma di estratti secchi titolati, in particolare di gingerolo, fino al 5%.ย

Lo zenzero ha dimostrato in numerosi studi clinici queste azioni: inibitore delle COX2, 5-lipossigenasi, PGE2, TLR4, NF-kB, IL1, IL2, IL6, IL12, TNF-ฮฑ; antiallergico.
Stabilizza le mast cells e inibisce il rilascio di istamina; stimola gli enzimi di fase II epatici (Nrf2); antinausea, antiossidante, antiulcera, antimicrobico, effetti termogenici; efficace in caso di artriti, artrosi, artrite reumatoide, dolori muscolari, asma, diabete.
Herbal bioenhancer. Molto studiata รจ anche lโazione di natural bioenhancer o herbal bioenhancer dello zenzero, ossia di facilitatore di assorbimento di sostanze assunte contemporaneamente, che siano farmaci, vitamine, minerali o piante medicinali [1].

Il concetto di facilitatore l’assorbimento deriva dalla medicina ayurvedica, dove nella maggior parte delle formulazioni si inserisce lโestratto di una o piรน piante appartenenti a questa categoria. Tipico esempio รจ la triade di spezie nota come trikatu, composta da zenzero, pepe lungo e pepe nero.
Lโattivitร antiossidante รจ stata ridotta rispettivamente del 10% e del 50% dopo la digestione gastrica e intestinale.
Da questi dati emerge quanto minima sia la reale biodisponibilitร delle piante medicinali di uso corrente e ciรฒ spiega a volte il risultato deludente di queste sostanze potenzialmente molto importanti.

Quindi รจ importante nella moderna fitoterapia trovare il modo per aumentare la biodisponibilitร dei principi attivi; ecco lโimportanza dei bioenancher come lo zenzero e dei fitosomi.
Lo zenzero ha una potente azione a livello della membrana gastrointestinale in quanto aumenta lโassorbimento di numerose sostanze se assunte contemporaneamente; per esempio lโEchinacea purpurea ha un assorbimento aumentato del 66% rispetto a quando รจ somministrata singolarmente, la Whitamnia somnifera del 64%, la vitamina E del 27%, la Curcumina del 43%, la Silimarina del 28%.
Analoga azione con farmaci come lโamoxicillina che vede aumentare la biodisponibilitร dellโ80% oppure lโantimicotico ketoconazolo del 125%, il nimesulide del 144% o antivirali come lโaciclovir dellโ82%, utilizzando dosaggi di polvere di zenzero non titolato che vanno da 1 mg a 50 mg per kg corporeo.

Le piante dotate di attivitร bioenancher sono diverse; oltre allo zenzero e al pepe, anche il cumino, la naringina del pompelmo ecc.
Lo zenzero espleta anche attivitร antinfiammatoria, assumendo un ruolo primario sia come antinfiammatorio diretto, sia come facilitatore di assorbimento di piante con attivitร sinergica, ma meno biodisponibili.
Meccanismi dโazione antinfiammatoria principali
Oltre allโinibizione dei TLR 4 e Notch 1, lโazione inibitoria nei confronti dellโNF-kB รจ stata dimostrata in diversi studi clinici. In particolare, nel dicembre 2007 uno studio pubblicato sulla rivista inglese BioMed Central Complementary and Alternative MedicineCAM di Rhode et al.,

Dal titolo โGinger inhibits cell growth and modulates angiogenic factors in ovarian cancer cells [5], ha evidenziato che lo zenzero (Zingiber officinalis Rosc) con capacitร antiossidanti e anticancerogene, deve la sua azione antinfiammatoria soprattutto al suo componente: il gingerolo.
Il suo meccanismo dโazione รจ dovuto soprattutto allโinibizione dellโattivitร dellโNF-kB, il quale puรฒ essere attivato nelle cellule dellโovaio affetto da cancro e puรฒ contribuire allโaumentata trascrizione di fattori angiogenetici.
In questo studio sono stati indagati gli effetti dello zenzero sulla crescita delle cellule tumorali e sulla modulazione dei fattori angiogenetici in cellule cancerogene ovariche in vitro. Il trattamento con lo zenzero sulle cellule cancerogene ha indotto una profonda inibizione della crescita in tutte le linee cellulari testate.

ร stato osservato, inoltre, che in vitro il 6-shoagolo รจ un altro dei componenti testati piรน attivi dello zenzero. Il trattamento con lo zenzero ha dimostrato inibizione dellโattivazione di NF-kB, cosรฌ come la diminuita secrezione del fattore di crescita dellโendotelio vascolare (VEGF) e della IL8,
una interleuchina prodotta da macrofagi e dalle cellule epiteliali ed endoteliali, attivatrice della risposta infiammatoria dellโimmunitร innata. La IL8, oltre a possedere un potente fattore angiogenetico, รจ anche un fattore chemiotattico, cioรจ richiama nei tessuti bersaglio neutrofili e altri granulociti.
Lo studio conclude che lo zenzero inibisce la crescita e la secrezione di fattori angiogenetici nelle cellule cancerogene dellโovaio, situazioni tipiche dellโinflammaging: ยซLโutilizzo di agenti dietetici come lo zenzero possono avere un potenziale nel trattamento e nella prevenzione del cancro allโovaioยป.

Il meccanismo dโazione con cui lo zenzero diminuisce lโespressione di NF-kB avviene attraverso la stabilizzazione del fattore inibitorio IkB ฮฑ, e la degradazione dellโIkB ฮฑ-chinasi (IKK).
IKK รจ lโenzima che fosforila il fattore inibitorio IkB ฮฑ e che lo porta alla sua ubiquitinazione; quindi modificato e degradato, liberando lโNF-kB, puรฒ cosรฌ migrare nel nucleo e iniziare la trascrizione di piรน di 150 geni legati allโinfiammazione.
Lo zenzero e la sua azione inibitoria nei confronti dellโNF-kB.
In bibliografia รจ disponibile un piccolo elenco di studi significativi effettuati con lo zenzero per svariate condizioni patologiche: controllo dellโindolenzimento muscolare ritardato (delayed onset muscle soreness) [6];

Inibizione dellโenzima della cascata dellโacido arachidonico, ciclossigenasi 2 (COX2), responsabile della formazione di prostaglandine proinfiammatorie [7]; azione dei gingeroli nellโinibizione dellโangiogenesi in vitro e in vivo, condizione tipica dellโinflammaging, a causa di unโiperattivitร dei macrofagi [8]; una review sullโattivitร antinfiammatoria dello zenzero [9];
controllo dellโinfiammazione se associato alla curcuma nei topi ipertesi [10]; controllo dellโinfiammazione delle vie aeree mediata dal sistema linfocitario TH2, tipico nei casi di asma e problemi bronchiali [11];
Un ulteriore studio sullโazione combinata con la curcuma nella regolazione di numerose risposte del sistema endocrino [12] e, per finire, ancora uno studio sul controllo dellโinfiammazione mediata da NF-kB [13].

Lโinsieme delle sue proprietร rendono lo zenzero una spezia indispensabile nel controllo dellโinfiammazione e dello stress ossidativo, condizioni che accomunano le maggiori patologie cronico โ degenerative tipiche del soggetto anziano.
Buona abitudine, come fanno da sempre gli orientali, รจ di consumarlo magari assieme ad altre spezie, per esempio il curry, nel cibo.
Eventualmente si puรฒ utilizzare sotto forma di estratto titolato al 5% in gingeroli, nei casi piรน importanti, sotto consiglio del professionista della salute esperto in piante medicinali.

