Quali probiotici?

La prima cosa da fare è incominciare ad assumere fermenti attraverso l’alimentazione

Ripristinare l'eubiosi

Chi si trovi a dover lavorare su un microbiota alterato deve prima di tutto ripristinarne l’equilibrio, pur sapendo che qualcosa si sarà irrimediabilmente perso nei vari cicli di antibiotici che ciascuno di noi ha subito nell’infanzia e che qualcuno continua a subire in età adulta.

Talvolta con colpevole leggerezza sia del medico (che prescrive farmaci senza una reale necessità, come nelle patologie influenzali, in alcune patologie dermatologiche o nei lavori odontoiatrici minori) sia dei pazienti che li richiedono a ogni piè sospinto, per sé o per i propri figli, per “stare tranquilli”.

La prima cosa da fare è incominciare ad assumere fermenti attraverso l’alimentazione e – in una prima fase – anche con integratori. Sul mercato ve ne sono di tutti i generi. La scelta dovrebbe essere guidata da alcune attenzioni. Prima di tutto la varietà delle specie presenti.

colazione mista

Se i lattobacilli sono le forze di “primo intervento” che fanno un po’ di pulizia, acidificando l’ambiente, servono poi anche i bifidobatteri, che organizzano il lavoro di gruppo e consentono ai lattobacilli di mantenersi sempre attivi.

Non è qui possibile disquisire sulle specie più idonee, in quanto ogni specie ha poi ceppi più o meno attivi, più o meno aggressivi. Il criterio generale dovrebbe essere quello di ripristinare al più presto ciò che è stato danneggiato.  I microbi assunti, inoltre, dovrebbero naturalmente essere vivi (benché a riposo sotto forma di spore).

Confezioni danneggiate, che mostrino segni di sbalzi di calore, o prossime alla scadenza oppure aperte da tempo e non conservate in frigorifero non dovrebbero essere utilizzate (non perché facciano male ma perché la carica batterica sarà nulla o irrisoria).

Andrebbe valutata anche la carica microbica di ogni compressa o fiala, preferendo prodotti dotati di un maggior numero di batteri. 

Noi suggeriamo almeno un mese di trattamento preliminare (per esempio dopo terapia antibiotica o in prima visita se rileviamo segni di squilibrio e disbiosi) con assunzione a stomaco vuoto di prodotti con grande varietà di specie e ceppi, magari alternando due prodotti diversi che propongano specie e ceppi differenti. Una volta introdotti nuovi ceppi batterici utili, questi vanno ovviamente difesi con determinazione. 

Se stiamo ricostruendo il nostro habitat microbico, dobbiamo fare in modo che non vi siano più insulti antibiotici e che il nutrimento per i microbi sia disponibile.   In altre parole dobbiamo smettere di usare antibiotici, di bere acqua clorata, di assumere gastroprotettori e dobbiamo seguire un’alimentazione che offra stimolo naturale ai ceppi batterici utili, disincentivando quelli dannosi.

Bibliografia: Medicina di Segnale

Sonia Sartini
Sonia Sartini
Pesaro
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Persona speciale umile che ti fa capire il senso della vita. Ho avuto l opportunità di conoscerlo e mi ha consigliato e spronato nella vita di tutti i giorni. Ho ripreso a sperare ed avere fiducia in me stessa ed affrontare quello che prima per me era una montagna. Umile. Francesco che ti sa capire a fondo solo guardandoti. Ora affronto meglio la vita grazie a lui. Grazie di ♥️ Francesco mi ha aiutato ad affrontare certe situazioni che per me erano difficili pensavo di non farcela grazie a lui sto rinascendo.

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