Le fibre indigeribili si trovano nei legumi (piselli, fagioli, ceci, lenticchie), nei semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, lino, sesamo ecc.) e nei cereali davvero integrali che contengono l’endosperma o parte germinativa, (non nelle farine finto integrali dei prodotti industriali), oltre che nelle parti più dure (gambi, bucce, semi) di frutta e verdura.
David Perlmutter, neurologo americano che ha a lungo studiato gli effetti del microbiota nella prevenzione delle patologie del cervello (Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla, SLA), segnala come particolarmente importanti l’uso abituale di aglio, cipolla, porri, carciofi, asparagi e verze.
Se ne assumiamo in grande quantità (magari anche sotto forma già naturalmente fermentata, come con i crauti) il nostro microbiota rifiorirà presto, e indurrà anche ulteriore consumo di questi stessi alimenti in quanto i batteri produrranno molecole segnale che ne collegheranno il consumo al piacere.