Francesco Ciani Naturopata di Segnale

Master in Medicina Nutrizionale Funzionale
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Pochi batteri tante allergie

l rischio di asma è aumentato di tre volte nei bambini che assumono antibiotici in tenera

L’impoverimento del microbiota

Il valore di un ricco ambiente microbico intestinale è inestimabile. Le risposte allergiche immediate o ritardate (sensitivities) e le patologie autoimmuni sono fortemente influenzate dal nostro microbiota intestinale.

Le risposte del nostro sistema immunitario, infatti, sono stimolate in modo naturale dalla presenza di un gran numero di batteri diversi che devono essere riconosciuti, identificati come innocui o pericolosi ed eventualmente tenuti sotto controllo perché non facciano danno.

Quando i microrganismi sono numerosi, e di tante diverse specie, il sistema immunitario è impegnato a controllarli e continua a stimolare l’attività delle cellule T regolatrici (T-reg), responsabili delle risposte di tolleranza nei confronti degli allergeni con cui il nostro corpo entra in contatto.

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Una buona attività delle cellule T-reg mantiene controllato il livello di reattività del sistema e lo protegge da risposte esagerate e incongrue come food sensitivities, allergie e malattie autoimmuni.

Recenti ricerche documentano con chiarezza come l’impoverimento del microbiota, quale ne sia la causa, predisponga proprio a questo tipo di patologie: il rischio di asma è aumentato di tre volte nei bambini che assumono antibiotici in tenera età e anche l’incidenza di morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa aumenta facendo uso di antibiotici, così come la presenza di malattia celiaca.

Si tratta di dati che non possono essere ignorati ogni qualvolta si scelga di somministrare un antibiotico: il medico di segnale dovrà sempre soppesare con attenzione le possibili conseguenze e non considerare la classica “settimana di antibiotici” come una passeggiata o come una terapia priva di ripercussioni.

Una massa metabolicamente attiva

Ogni riduzione nella varietà e nella qualità dei nostri microrganismi intestinali ci espone, in misura maggiore o minore, ad altre patologie che in alcuni casi potrebbero essere di gran lunga più pericolose e meno curabili di quelle che stiamo combattendo con l’antibiotico.

Da quando e perché si è incominciato a parlare tanto spesso di intestino sano e di potere terapeutico dei microrganismi intestinali?

Da non molti anni si è sviluppata un’importante branca della gastroenterologia che studia gli effetti del microbiota (cioè dell’insieme di tutte le microscopiche forme viventi) sulla nostra salute. Esistono infatti profonde interazioni tra il nostro organismo e quei 100.000 miliardi circa di batteri, virus, protozoi, funghi presenti normalmente nel nostro intestino.

Il numero di queste forme di vita in simbiosi con noi è davvero enorme.

E altrettanto enorme è la variabilità genetica che le contraddistingue. Se pensiamo, semplificando il problema, a uno strato batterico alto circa 1 micron (un millesimo di millimetro) che riveste i 7 metri lineari di tubo digerente (pari però a 400 metri quadri di superficie, considerando tutti i villi), otteniamo una massa batterica del peso di quasi 1,2 kg, cioè grande all’incirca quanto un cervello o un fegato.

Questi ultimi organi però hanno anche capsule, cellule di rivestimento ecc. mentre la massa batterica è tutta metabolicamente attiva e modifica, incorpora, assimila, detossifica qualunque sostanza, naturale o innaturale, che arrivi a tiro.

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Il nostro intestino è dunque un ecosistema in equilibrio – come un bosco maturo – dalla cui stabilità dipende la perfetta funzionalità delle nostre risposte immunitarie. Un’alterazione del sistema microbico intestinale può trasformarsi in un colossale boomerang per la nostra salute.

Non solo permettendo a specie nocive di insediarsi e di fare danno, ma anche orientando verso l’ingrassamento i processi assimilativi in essere, dipendenti dai microbi che si siano insediati al posto di quelli previsti dalla nostra evoluzione.

Ecco perché in alimentazione e Medicina di Segnale si parla del microbiota come di un fattore di primaria importanza per regolare la sensibilità a cibi e tossine e quindi, indirettamente, come fattore di ingrassamento e dimagrimento.

Bibliografia: Medicina di Segnale

Simone Agostini
Simone Agostini
Fano
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Ringrazio Francesco per la sua professionalità, il grande cuore che ha, la sua estrema sensibilità e umiltà nei confronti delle persone che hanno bisogno. Mi sono trovato molto bene e ho iniziato a prendermi cura di me stesso. ✨✨✨

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