Rischio fratture
Con il termine “osteoporosi” s’intende una perdita della normale struttura delle ossa che predispone al rischio di fratture. Secondo alcuni non si può considerare una vera e propria malattia, bensì una condizione solitamente collegata al fisiologico invecchiamento e aggravata da stili di vita scorretti, farmaci o fattori secondari.
L’osteoporosi, malattia cronica e progressiva di eziologia multifattoriale, è la patologia del metabolismo osseo più comune negli Stati Uniti: sono i massimi consumatori di latte al mondo, hanno la più alta incidenza di osteoporosi … (e qualcuno continua ancora a parlare di latte e aggiunta di calcio per curarla o prevenirla).
Si riscontra più frequentemente nelle donne caucasiche anziane, benché si verifichi in entrambi i sessi, in tutte le etnie e a tutte le età. Lo screening delle popolazioni a rischio è essenziale.
L’osteoporosi è una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da perdita di massa ossea e deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea.
L’alterazione della normale microarchitettura non comporta solo una perdita di densità ma, ancor più rischiosa, una perdita di elasticità. La frattura è il segno clinico che manifesta la presenza della malattia. Da tutto ciò deriva un primo concetto: non serve valutare solo la massa ossea ma, insieme alla densità dell’osso, occorre considerare tutti gli altri fattori che possono incidere sull’elasticità facilitando quindi le fratture.
Inoltre, possiamo considerare osteoporotiche donne di 75 anni che hanno un T-score pari a –2,6? La risposta è no e vedremo il perché. L’osteoporosi rappresenta un problema di salute sempre più grave, con forte impatto economico in tutto il mondo.
Nonostante i suoi effetti negativi, è una condizione spesso trascurata e non trattata, in gran parte perché spesso è clinicamente silente prima che si manifesti con la frattura. Un sondaggio Gallup eseguito dalla National Osteoporosis Foundation ha rilevato che l’86% delle donne affette da osteoporosi non aveva mai discusso di prevenzione con i propri medici.
La mancata identificazione dei pazienti a rischio, uno stile di vita inadeguato e la mancata attuazione di misure preventive possono portare a conseguenze tragiche. Le cure mediche comprendono calcio, vitamina D e gli agenti antiriassorbimento osseo come i bifosfonati, il modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM) raloxifene, la calcitonina e il denosumab.
Un agente anabolizzante, la teriparatide, è altresì disponibile. Il trattamento chirurgico comprende la vertebroplastica e la cifoplastica.
L’osteoporosi è una malattia prevenibile, va ribadito prevenibile, che può avere conseguenze fisiche, psicosociali ed economiche devastanti.
La prevenzione e il riconoscimento delle cause secondarie sono misure di prima linea per ridurne l’impatto. Purtroppo ancora oggi si enfatizza troppo l’uso dei farmaci per prevenire le fratture più che lo stile di vita, l’alimentazione, il moto.
Le persone che soffrono sovente di queste problematiche manifestano, insicurezza e autosvalutazione, oltremodo conducono uno stile di vita sia emotivo che alimentare pro infiammatorio per la salute e dinamicità del corpo stesso. I Rimedi, le soluzioni, e la prevenzione sono già presenti per chi sceglie di accedere a se stesso e risolvere.
Bibliografia: Medicina di Segnale