Asse Intestino – Cervello
Microbiota e dieta: assumere più fibre può aumentare la biodiversità dei batteri?
L’allarme arriva da un gruppo di ricercatori : l’evoluzione della dieta tipica dei paesi occidentali danneggia la biodiversità della popolazione batterica del nostro intestino.
La perdita di diversità nel microbioma intestinale si riflette anche sulla salute, ed espone a problemi di tipo immunologico e metabolico.
Per recuperarla, affermano gli scienziati, una possibile soluzione potrebbe essere l’aumento del tasso di fibre assunte nella nostra alimentazione.
La perdita di alcune specie di batteri benefici presenti nell’intestino umano è stata connessa alla mancanza di alcuni elementi nutritivi nella dieta dei paesi industrializzati:
si tratta di una connessione che richiede ulteriori conferme, ma i nutrizionisti parlano da tempo di “fiber gap”, riferendosi al fatto che la maggioranza degli occidentali assume quotidianamente circa la metà delle fibre consigliate, togliendo ai batteri intestinali la principale fonte di nutrimento.
All’inizio di quest’anno, uno studio condotto a Stanford su alcuni topi ha mostrato che la dieta occidentale tipica (ricca di grassi e carboidrati, ma povera di fibre) ha determinato un calo nella diversità delle specie batteriche benefiche.
La reintroduzione del normale tasso di fibre non ha invertito la tendenza: l’estinzione di queste specie sarebbe quindi avvenuta nell’arco di poche generazioni.
I ricercatori temono che questo drastico cambio rispetto allo stile alimentare sotto il quale la nostra specie si è evoluta in simbiosi con i suoi batteri giochi un ruolo chiave nell’aumento di disturbi come l’obesità.
La perdita di diversità nel microbioma intestinale si riflette anche sulla salute, ed espone a problemi di tipo immunologico e metabolico.
L’azione benefica delle fibre è supportata da prove di tipo epidemiologico e, in misura minore, anche clinico.
Il problema principale, allo stato attuale, è che né il consumo di fibre né i dosaggi utilizzati nella ricerca medica sono abbastanza alti inoltre spesso nelle ricerche relative all’effetto delle fibre sulla salute, si utilizzano dosaggi fra i 5 e i 15 grammi; quantità “fisiologicamente irrilevanti”.
Nelle società non industrializzate, al contrario, l’assunzione di fibre è molto più alta
I ricercatori citano, a supporto della tesi, uno studio pubblicato su Nature Communications, nel quale un gruppo di afroamericani ha seguito una dieta tradizionale sudafricana, con un tasso di fibre pari a 55 grammi quotidiani.
Nel giro di due settimane, i partecipanti allo studio hanno registrato netti miglioramenti sui marker per il tumore del colon.
Un cambio di rotta, in questo senso incoraggerebbe ricerche innovative sulla prevenzione di malattie, intervenendo sulle comunità batteriche con le quali gli esseri umani si sono evoluti, e studiando il modo in cui la nostra dieta influenza loro e, di riflesso, noi.
Fano PU Leggi Tutto
Ieri sera sono uscita dal tuo negozio libera sia di testa che di AnimA , senza pesi sullo stomaco!!!! A casa sono andata subito di corpo , come se mi dovessi liberare di tutto. Grazie ❣️
Pingback: Microbiota e Dieta - Success Club Professional