Abbiamo già parlato dell’osteoporosi e siamo tutti d’accordo che rappresenta un’emergenza sanitaria per le persone anziane, soprattutto per le donne.
La medicina ufficiale ha già trovato risposte e soluzioni: qualche pillola per contrastare un fenomeno considerato normale ed ineluttabile.
Allora ci dovrebbero spiegare:
Come mai ci sono persone che arrivano a 110 anni senza grossi problemi di osteoporosi?
La verità ancora una volta è sepolta sotto ricerche mediche che nessuno ha voglia di divulgare.
La medicina ufficiale sa perfettamente che uno dei motivi principali che causa lo svuotamento del calcio dallo scheletro, è l’utilizzazione che ne fa il nostro corpo per contrastare l’acidità del sangue.
Difatti ancora una volta, il nostro metabolismo ha come priorità assoluta, salvarci la vita.
Il nostro sangue deve mantenere un livello di acidità non superiore a 7,35 (altrimenti si muore) e quindi, in caso di aumento di metaboliti acidi, il nostro corpo preferisce svuotare le ossa, utilizzando il calcio come minerale per tamponare l’acidità.
Ci dovremmo domandare: Cosa genera le scorie acide che finiscono poi nel sangue?
Abbiamo già approfondito tale aspetto, parlando dell’acidità tissutale e la causa, ancora una volta è da imputare ai carboidrati.
La via energetica del glucosio genera scorie acide (atomi H+ e piruvato), che quando escono dalla cellula, finiscono nella matrice e poi nel sangue.
Inoltre i cereali hanno un effetto chelante (tramite i fitati), inibendo l’intestino all’assorbimento dei minerali come il magnesio, il potassio ed il calcio, fondamentali per la ricostruzione delle ossa.
Un altro aspetto fondamentale riguarda l’ormone del Gh, deputato alla fase anabolica dello scheletro.
Difatti come tutti i tessuti, anche quello osseo è composto di matrice (quindi collagene), e subisce una fase catabolica ed una anabolica.
L’attivazione degli ormoni dell’insulina e del cortisolo (per colpa dei carboidrati) inibisce le ghiandole surrenali alla produzione di Gh e quindi una diminuzione dell’azione anabolica (ricostruzione ossea).
Quindi avviene uno squilibrio, tra la fase in cui il corpo demolisce la struttura ossea e la fase in cui invece il corpo deve ricostruire quei tessuti, causando un bilancio negativo, che nel tempo indebolirà lo scheletro.
Un altro aspetto essenziale è la carenza di vitamina D, che come avete potuto leggere nel capitolo dedicato è essenziale al metabolismo del calcio, mantenendo in buono stato il nostro scheletro.
Tale carenza è dovuta al poco tempo trascorso all’aperto, impedendo alla nostra pelle di produrre questa preziosa vitamina con l’ausilio della luce solare.
Un altro motivo che inibisce la produzione endogena di vitamina D è l’acidosi tissutale, che richiamando il calcio nel sangue, attiva il meccanismo di feedback negativo (i reni eliminano la vitamina D per evitare l’assorbimento di tale minerale dall’intestino).
