Nutrire l’intestino

Nel colon vivono batteri capaci di trasformare le fibre della frutta in SCFAs, che sono il nutriente delle cellule intestinali e da quello che avanza il fegato è capace d realizzare quello che serve alle altre cellule

Occorre capire che mangiamo per nutrire le cellule.

Le cellule di tutti i mammiferi necessitano delle stesse cose:

Ammino acidi essenziali (EAAs) che ricaviamo dalle proteine. queste sono in tutti gli alimenti per cui li ricaviamo nello stesso modo.

Insalata, Fichi, Formaggio, Formaggio Di Capra

Altro nutriente sono gli acidi grassi a corta catena (SCFAs), questi li ricaviamo in modo diverso a seconda della specializzazione alimentare.

Ovvero si sono realizzati impianti digestivi diversi per ottenere lo stesso risultato partendo da alimentazioni diverse. Il sistema digerente dei carnivori predatori è costituito per un 60% dallo stomaco, segue un corto tenue e un corto colon (10%).

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Questi animali si nutrono solo di carne grassa, mangiano un 70% di grassi, che il loro stomaco a capace a tagliare a pezzetti ottenendo così gli SCFAs.

I carnivori necrofagi mangiano la carne lasciata attaccata all’osso dai predatori, ma dopo che è stata digerita (putrefatta) da batteri ambientali.

Susine, Prugne, La Metà Della Frutta, Frutta, Maturo

Quindi quando chiedete al macellaio la carne magra, mangiate una carne che nessun carnivoro sulla Terra gradirebbe.

E noi deriviamo dai frugiferi.

Questi animali hanno uno stomaco che costituisce il 15% del sistema digerente (vs un 60% dei carnivori), in compenso hanno un colon che rappresenta un 60% del sistema, vs il 10% dei carnivori.

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Nel colon vivono batteri capaci di trasformare le fibre della frutta in SCFAs, che sono il nutriente delle cellule intestinali e da quello che avanza il fegato è capace d realizzare quello che serve alle altre cellule:

zuccheri, chetoni, acidi grassi mono- e poli-insaturi.

Verdure, Cestino Di Verdure, Vendemmia, Giardino

Per questi animali è importante mantenere il colon popolato dai batteri buoni, quelli dalle uova d’oro, se questi diminuiscono, aumentano altri incapaci di produrre gli SCFAs, magari producono gas che provocano reflussi, gonfiori, meteorismi, che ci danno fastidio, ma il grave è che abbiamo ridotto quelli capaci di fornire nutrimento alle ns cellule.

Poi l’uomo è diventato onnivoro e ha ridotto l’intestino per ridurre il tempo di contatto di nuovi agenti patogeni verso i quali l’impianto non era stato progettato.

Luccica, Mani, Macro, Lucente

Questo è stato determinante per diventare quello che siamo. Infatti gli organi che consumano più energia sono cervello e intestino, quindi riducendo l’intestino gli ha permesso di aumentare il cervello.

MA ha ridotto maggiormente il colon, che è diventato un 20%, dal 60% che era, solo 2 volte quello dei carnivori, a cui non serve.

Lo stomaco è rimasto lo stesso 15% dei frugiferi. In millenni di evoluzione ha trasformato un motore agricolo, poco performante, ma molto robusto, in un motore da F1, elevate prestazioni ma molto delicato.

Verdure, Carota, Cibo, Sano, Dieta, Verde, Nutrizione

Questa lenta modifica è stata ottenuta grazie all’esposizione a cibi più complessi, lo stesso che avviene durante lo svezzamento, che è il periodo in cui l’intestino matura veramente.

Possiamo quindi considerare il cibo come pesi di un bilanciere, dopo che lo abbiamo rinforzato con lo svezzamento, occorre mantenerlo allenato.

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Diete troppo povere di cibo complesso lo indeboliscono.

La dieta ottimale è nutrire i batteri dalle uova d’oro, quindi introdurre tanta fibra, e se guardiamo cosa sono questi SCFAs, possiamo dare da mangiare direttamente alle cellule intestinali.

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Infatti i batteri buoni fermentano le fibre producendo acido butirrico (BURRO) e acido acetico (ACETO). Introducendo questi alimenti nella dieta possiamo nutrire la parte alta dell’intestino dove ci sono i villi e il sistema immunitario.

Poi dobbiamo mantenerlo allenato esponendolo a cibo complesso, con la stessa regola con cui un sollevatore di pesi si mantiene in esercizio.

Prof. Paolo Mainardi

Michela Del Moro
Michela Del Moro
Marotta PU
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Non riuscivo ad accettare me stessa. Il controllo dell’aspetto fisico, è stato un modo per cercare di cambiare quello che in realtà non riuscivo a modificare della mia personalità. La verità è che non mi amavo. Non avevo il minimo rispetto per il mio corpo, ma di questo, in quel periodo, nemmeno me ne rendevo conto. La vita è un dono bellissimo, apprezziamo ogni singolo istante. Grazie mille Francesco per avermi fatto comprendere e ricordare chi siamo veramente!! ✨❤️✨🙏

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