L’apoptosi o morte cellulare
Non è facile per il tumore garantire la propria sopravvivenza.
È necessario, innanzitutto, che le cellule neoplastiche riescano a rendersi indipendenti dai fattori di crescita esterni, resistendo ai segnali di inibizione cellulare, in modo da stimolare autonomamente la propria crescita e proliferazione incontrollata.
L’apoptosi, o morte cellulare, deve essere evitata. Man mano che il tumore incrementa il proprio volume la captazione del nutrimento necessario diventa sempre più difficoltosa, motivo per cui viene stimolato lo sviluppo di una rete vascolare. Le cellule maligne, infine, devono diventare capaci di invadere i tessuti e metastatizzare.

L’infiammazione può consentire tutti i meccanismi sopra descritti. Essa gioca un ruolo importantissimo nello sviluppo del tumore, essendo stata associata a circa il 20% di tutte le neoplasie. Di per sé è un meccanismo fisiologico, poiché rappresenta una risposta con finalità riparativa ai possibili danni a carico dell’organismo.
Il problema è che questo meccanismo può diventare sfavorevole quando la flogosi cronicizza, ponendo le basi per la genesi della neoplasia. Sono tanti i fattori che possono entrare in gioco, anche insieme, generando un aumento del rischio di cronicizzazione.
6 Gambhir S, Vyas D, Hollis M, Aekka A, Vyas A. Nuclear factor kappa B role in inflammation associated gastrointestinal malignancies. World J Gastroenterol. 2015;21(11):3174-83.

Tra questi il fumo di sigaretta, i prodotti finali della glicosilazione avanzata (Advanced Glycation End-product, AGE), la disbiosi intestinale e l’assunzione di zucchero. La principale via di segnale cellulare alterata dai vari fattori riguarda la famiglia Nuclear Factor kappa B (NF kB) che agendo sul DNA causa la produzione di diverse molecole coinvolte nel metabolismo cellulare e predispone le cellule in senso neoplastico (6).
L’attivazione costitutiva di tale via è stata individuata in diverse neoplasie tra cui quelle a carico di mammella, polmone e colon (7). Analizziamo ora le principali cause di infiammazione.
7 Wu Y, Antony S, Meitzler JL, Doroshow JH. Molecular mechanisms underlying chronic inflammation- associated cancers. Cancer Lett. 2014;345(2):164-73; Francuz T, Czajka-Francuz P, Cison-Jurek S, Wojnar J. The role of inflammation in colon cancer pathogenesis. Postepy Hig Med Dosw (Online). 2016;70:360-6; Patel JB, Shah FD, Joshi GM, Patel PS. Clinical significance of inflammatory mediators in the pathogenesis of oral cancer. J Cancer Res Ther. 2016;12(2):447-57.

Lo zucchero
Più di 300 nomi per gabbare i consumatori. Questa è la sensazione nel leggere 5-6 denominazioni diverse dello zucchero negli ingredienti dei prodotti industriali, come se si cercasse di non far capire ai consumatori che stanno mangiando un cibo non utile per l’organismo.
Lo zucchero altera il metabolismo e ha un ruolo nella genesi tumorale, comportando infiammazione cronica con possibile insulino e leptinoresistenza e generando la formazione di AGE, i prodotti finali della glicosilazione avanzata che si vengono a creare dalla combinazione di grassi e proteine con gli zuccheri (8).
8 Bucala R, Makita Z, Koschinsky T, Cerami A, Vlassara H. Lipid advanced glycosylation: Pathway for lipid oxidation in vivo. Proc Natl Acad Sci U S A. 1993;90(14):6434-8; Cho SJ, Roman G, Yeboah F, Konishi Y. The road to advanced glycation end products: A mechanistic perspective. Curr Med Chem. 2007;14(15):1653-71; Uribarri J, del Castillo MD, de la Maza MP, Filip R, Gugliucci A, Luevano-Contreras C, et al. Dietary advanced glycation end products and their role in health and disease. Adv Nutr. 2015;6(4):461-73.

Gli AGE, oltre a essere legati al fumo di sigaretta, si formano in misura maggiore con elevate quantità di zucchero e sono associati allo stress ossidativo e all’infiammazione, processi in grado di generare patologie croniche, tra le quali i tumori (9).
In particolare, vi sono cibi che ne sono naturalmente ricchi e altri che lo diventano in seguito ai processi di lavorazione degli alimenti. Le cotture prolungate e a temperature elevate, la scarsa umidità e il pH acido sono alcune cause di aumento degli AGE.
Un esempio eclatante è la carne alla griglia, caratterizzata da cottura ad alta temperatura e in condizioni di secchezza. Tra i carboidrati, cracker, biscotti e patatine sono i più ricchi di glicotossine in conseguenza dei processi di lavorazione.
9 Laguna JC, Alegret M, Roglans N. Simple sugar intake and hepatocellular carcinoma: Epidemiological and mechanistic insight. Nutrients. 2014;6(12):5933-54.

La presenza di glicotossine è stata dimostrata in neoplasie come quella della mammella, del colon e della laringe.
Le glicotossine modificano la struttura delle proteine alterandone funzioni e proprietà. Attivano, inoltre, segnali cellulari che generano radicali liberi e citochine infiammatorie, oltre a molecole di segnale proinfiammatorie, il tutto sfruttato al meglio dalle cellule neoplastiche, che trovano fertile terreno. Occorre prevenire gli sbalzi glicemici e la flogosi evitando lo zucchero e i prodotti industriali dove questo si annida.
Per ridurre la quota di AGE si raccomanda di cuocere gli alimenti al vapore o bolliti, in modo da conservarne l’umidità, oppure a basse temperature. Bisogna associare sempre carboidrati, verdure e proteine per garantire il mantenimento di una glicemia più bassa e duratura. Occorre, infine, allo stesso scopo, assumere cereali integrali e non raffinati (10).
10 Uribarri J, Woodruff S, Goodman S, Cai W, Chen X, Pyzik R, et al. Advanced glycation end products in foods and a practical guide to their reduction in the diet. J Am Diet Assoc. 2010;110(6):911-16.e12.

Bibliografia: Medicina di Segnale

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