Integrazione Yin & Yang
Malattia Espressione dell’AnimA
L’ipertrofia della prostata costituisce un problema particolarmente diffuso tra gli uomini in età matura.
Attraverso un generale aumento di dimensioni, l’organo, che confluisce nell’uretra, può provocare alterazioni nel getto urinario che tende a diminuire in modo sempre più considerevole, mentre la vescica viene svuotata solo con notevole sforzo (esercitando una forte pressione) e mai in modo completo.
Il soggetto colpito deve quindi urinare spesso e per soddisfare questa richiesta dell’organismo è di frequente costretto a interrompere il sonno.
Il grande arco dell’urina decresce trasformandosi in uno stanco rigagnolo, il che costringe il malato, che vive la debolezza (del flusso) come un’umiliazione, ad evitare gli orinatoi pubblici.
L’arco superbo, di cui i ragazzi si servono per gareggiare fra loro
– chi va più lontano (nella vita?) – serve nel periodo giovanile anche a compensare le potenzialità di un sesso decisamente più debole.
A ciò si aggiunge il fatto che la posizione degli uomini al momento di urinare è di per sé un atteggiamento di forza. A gambe divaricate, il flusso viene indirizzato in modo offensivo in avanti.
Nel gioco infantile, il membro viene utilizzato come attrezzo sportivo.
La donna invece, nello svolgere la stessa funzione fisica, assume un atteggiamento umile: siede rannicchiata e rilascia l’urina ripiegata su se stessa.
Se questa facoltà che differenzia i due sessi diminuisce con l’avanzare dell’età, il corpo indica che ci si sta avvicinando al sesso debole.
Visto che non è più possibile liberarsi della propria urina formando uno splendido arco, si arriva a vivere una situazione tipica delle donne.
L’organismo indica chiaramente tale convergenza verso il polo femminile.
È allora lecito sospettare che il proprio compito, che consiste nell’avvicinarsi al polo femminile, l’anima, si manifesti troppo rapidamente e che il corpo sia costretto a vivere quello che la psiche invece cerca di schivare.
Il sintomo indica, come abbiamo appena visto, anche il compito da svolgere: l’uomo deve rinunciare alle proprie grandi fantasie. Il corpo rende il soggetto sincero e lo costringe a riconoscere che con il suo membro virile non può più andare così lontano.
Al tempo stesso si delinea chiaramente l’altra parte del compito, che consiste nell’avvicinarsi simbolicamente al polo femminile.
Una abituale indicazione terapeutica getta luce sulla malattia.
Compito della prostata è produrre un liquido che si unisce allo sperma per fare in modo che nel rapporto sessuale tutto scivoli nel migliore dei modi e il seme sia coadiuvato nel suo viaggio.
Le dimensioni della prostata diminuiscono di conseguenza ogni volta che in seguito a un rapporto viene svuotata. Per questo il consiglio urologico è conseguente e raccomanda una regolare attività sessuale. Se il paziente non vuole farlo o ne è incapace, l’urologo è costretto a intervenire personalmente: introducendo un dito nell’ano, riesce a esercitare una certa pressione sulla prostata ingrossata e a spremerla attraverso un massaggio anale.
L’attività sessuale è peraltro preferibile, perché essa scarica anche il seme
Il sintomo patologico vuole indurre il paziente ad abbandonarsi di più alla propria sessualità. A tale proposito è interessante notare che nelle culture arabe in cui è regola per gli sceicchi facoltosi avere frequenti rapporti sessuali fino in età avanzata, non si riscontri alcun problema alla prostata di questo tipo.
D’altro canto l’ipertrofia di quest’organo è di frequente una conseguenza dell’impotenza, La ghiandola produce liquidi che non vengono utilizzati, si blocca e diventa necessario demolire l’argine. Il sintomo della malattia indirizza a una maggiore pratica sessuale e con ciò al riconoscimento e all’elaborazione del tema della polarità.
Il paziente ha trascurato di occuparsene in modo adeguato e ora avverte la necessità di un maggiore contatto fisico con il sesso femminile e di un più profondo rapporto psicologico col proprio lato femminile.
Con l’avanzare dell’età il baricentro dell’incontro sessuale viene spostato verso quello con l’Anima. In tal modo il sintomo continua a ribadire l’importanza del piano fisico, nella misura in cui lo stesso è stato finora trascurato.
Inoltre anche il polo maschile sarà di nuovo preso in considerazione: la prostata gonfia indica infatti la necessità di un ulteriore aumento della virilità. Lo scopo principale resta però quello di sviluppare in sé il proprio opposto, non sul piano del flusso dell’urina, ma su quello dell’irradiazione psico-spirituale.
Domande
1. In che misura sento indebolita la mia irradiazione maschile?
2. Mi sento troppo vecchio ed esaurito per svolgere un’attività sessuale?
3. Dove combatto contro ostacoli che crescono tenacemente?
4. Che cosa non va nel mio modo di liberarmi? Dove creo dei blocchi?
5. Ho fatto troppo poco nella vita?
6. Dove ho eliminato il grande arco? Dove l’ho perso di vista?
7. Quale ruolo svolge la femminilità nella mia vita, quale il «sesso debole»?
8. Quali sono gli incontri (sessuali) che ho con esso?
9. In che misura ho incontrato dentro di me la femminilità?
![Rosita Belmonte](https://b1436116.smushcdn.com/1436116/wp-content/uploads/2020/07/rosita.jpg?lossy=1&strip=0&webp=1)