Il bisogno stesso dell’illuminazione o del risveglio ha un senso fintanto che si guarda dal punto di vista della realtà oggettiva, della ragione, ma quando si manifesta la Consapevolezza di chi e cosa siamo veramente,
si manifesta anche il concetto di risveglio viene superato e si comprende che, in verità, non vi è nulla da cui risvegliarsi, basta smettere di fare sforzi per rimanere addormentati.
Agli occhi che guardano dentro le forme del corpo appaiono evidentemente come enti, numi, spiriti, dei, demoni, eventi.
Proprio in virtù del fatto che hai una determinata forma degli occhi, una certa conformazione delle spalle o del bacino, sarai portato ad attrarre certe persone e a respingerne altre, a vivere certe storie che ti faranno provare certe emozioni, e non altre.
Nelle forme del tuo corpo sono già insite le emozioni principali del tuo destino, le sincronicità della tua esistenza; viceversa le emozioni che vivi influiscono sul tuo corpo: possono allargare i tuoi fianchi, preoccupare i tuoi occhi, contrarre l’intestino fino allo spasmo.
Forme e sentimenti sono in una stretta correlazione, proprio come due facce della stessa medaglia, l’una evidente nella dimensione materiale, l’altra visibile nella dimensione immaginale.
Ma entrambe aspetti di una dualità che deve essere superata ed integrata, in qualsiasi contesto sociale dove si è scelti di comprendere la vita e le esperienza.