Gotta

Esiste un legame abbastanza stretto tra iperuricemia, gotta, obesità, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, è plausibile che l’eccesso di acidi urici dipenda da un'alimentazione ricca di carboidrati

La guarigione è prendersi cura di Sé

La gotta è un disturbo causato da iperuricemia (urato sierico > 6,8 mg/dL) che può causare artrite, borsiti acute ricorrenti, artrite cronica, tofi, urolitiasi e malattia renale.

Le alterazioni a carico del metabolismo indotte dall’acido urico rappresentano un potenziale collegamento tra sovrappeso, insulino-resistenza, diabete mellito, ipertensione arteriosa, patologie cerebro/cardio-vascolari, insufficienza renale, fegato grasso ovvero steatosi epatica non alcolica o NAFLD (dall’inglese, Non-Alcoholic Fatty Liver Disease).

Benché tra le cause della gotta si ritiene essere soprattutto il consumo eccessivo di carne, in realtà le cose non stanno esattamente così. 

piede gotta

Il consumo di carne aumenta l’escrezione urinaria di acido urico, ma l’effetto sui livelli ematici e sul rischio di gotta è scarso[606].

In virtù della varietà di alimenti consumati da ciascun individuo, di cui gli studi  epidemiologici non tengono conto, non è dimostrabile che la carne aumenti il rischio di gotta[607]. In un gruppo di vegani, piuttosto, sono stati registrati livelli di acido urico più elevati rispetto ai carnivori, amplificando il rischio di soffrire di gotta[608].

Questo disturbo colpisce per lo più le persone in sovrappeso e con sindrome metabolica, nello specifico circa il 6% degli uomini e il 2% delle donne[609].

Poiché esiste un legame abbastanza stretto tra iperuricemia, gotta, obesità, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, è plausibile che l’eccesso di acidi urici dipenda da un’alimentazione ricca di carboidrati[610].

È stato dimostrato, infatti, che l’insulina elevata aumenta i livelli di acido urico, probabilmente diminuendone l’escrezione renale[611].

Inoltre, ci sono prove che, storicamente, dimostrano una diffusione repentina della gotta nella popolazione, in concomitanza con la nascita dell’industria dello zucchero[612].

Alcuni esperimenti evidenziano che il consumo di fruttosio aumenta i livelli di acido urico nell’organismo, enfatizzando gli stati dolorosi[613]. 

Ricapitolando

L’alcol e il fruttosio sono metabolizzati in modo simile dal fegato, perciò è possibile che entrambi innalzino i livelli di acido urico[614].

La vitamina C previene e riduce il rischio gotta. Uno studio pubblicato nel 2009, durato 20 anni[615], ha indagato la relazione tra assunzione di vitamina C e rischio gotta, su una popolazione di 46.994 soggetti sani.

Le valutazioni sono state ripetute ogni 4 anni, dimostrando che una maggiore assunzione di vitamina C ha ridotto il rischio di gotta.

Antiacidi inibitori di pompa

Un’alimentazione con pochi carboidrati e poca frutta, simile a una dieta chetogenica ben formulata, può normalizzare o abbassare i livelli di acido urico[616],[617].

Per tenere sotto controllo gli acidi urici e possibilmente evitare nuovi episodi di gotta nel tempo è necessario essere costanti nel: ridurre al minimo l’assunzione di cereali, eliminare il fruttosio e gli zuccheri di ogni tipo fare attività fisica a digiuno.

Moderare l’assunzione di alcolici[619]. praticare il digiuno intermittente[620]. mantenersi ben idratati bevendo acqua naturale[621]. assumere da 1 a 2 grammi di vitamina C al giorno[622].

grazie daniela

Bibliografia: Stress, Alimentazione, Infiammazioni nascoste

modificato Francesco Ciani

Cristina Terzitta
Cristina Terzitta
Olbia
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Guarda mi ha colpito devo dire positivamente come tu ti sei posto nei miei confronti con onestà perché un altro naturopata oppure un altro professionista avrebbe fatto la consulenza avrebbe preso i soldi avrebbe dato questo malloppo di prodotti e ciao invece mi ha colpito proprio tantissimo e ti ringrazio per il tuo approccio grazie❤️🙏❤️

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