Diversi sottotipi di Alzheimer e una serie di possibili squilibri sottostanti
Da tutti gli articoli scientifici letti io penso che i casi diagnosticati genericamente come “Alzheimer” non debbano necessariamente tutti la stessa causa, e che, come in molte altre patologie, occorre andare un poco per esclusione,
affrontando tutti i possibili fattori che danneggiano la salute umana: squilibrio della flora intestinale, infezioni da candida, vermi parassiti, micobatteri, metalli tossici (alluminio, piombo, mercurio, bario, etc.), focus dentali (denti devitalizzati, denti estratti che hanno generato cavitazioni, radici residue, denti del giudizio in posizione non regolare),
carenze di vitamine (in particolare B, C e D e K2) ed altri elementi nutritivi essenziali (zolfo, iodio, magnesio), radiazioni elettromagnetiche (cellulari, wi-fi, telefoni cordless, ripetitori radio-televisivi, i nuovi contatori wi-fi per monitorare il consumo di gas e acqua detti smart meter, e ancor peggio il 5G), inquinamento da pesticidi e da micotossine ambientali (spesso si tratta della muffa nella propria casa).
I danni causati da molti farmaci (non solo gli antibiotici) sono danni alla flora benefica che ci permette di assorbire e assimilare varie sostanze nutritive, vitamine comprese, ma che produce addirittura vitamine (i bifidobatteri producono vitamina K e vitamine del gruppo B);
uccidere i batteri buoni facilita il proliferare della candida, le due cose assieme indeboliscono il sistema immunitario facilitando le infezioni da vermi parassiti e da micobatteri (e da virus della famiglia dell’herpes e altro ancora) ma causano anche un aumento della permeabilità sia dell’intestino che delle altre “barriere tissutali”, come l’importantissima barriera emato-encefalica che filtra il sangue che arriva al cervello.
Quando questi filtri non funzionano a dovere molte molecole che dovrebbero essere scartate dal sistema digerente finiscono per essere assorbite e fanno “impazzire” il sistema immunitario, mentre molte tossine che non dovrebbero arrivare al cervello finisco per arrivarci ugualmente.
La carenza di vitamina D e l’inquinamento elettromagnetico causano un malfunzionamento di queste barriere tissutali, fondamentali per il buon funzionamento del nostro organismo, ma anche i focus dentali possono avere questo effetto, dal momento che innescano una situazione di infiammazione cronica.
L’insieme di tutti questi squilibri, anche la presenza di solo alcune delle problematiche summenzionate, possono causare diversi danni:
a) fare arrivare tossine al cervello, che ne perturbano la funzionalità
b) far mancare nutrienti essenziali per il cervello (come le vitamine del gruppo B, e in particolare la B12)
c) esporre il cervello a infezioni (in particolare da parte di micobatteri) che altrimenti non si manifesterebbero.
d) causare la morte delle cellule nervose, direttamente o indirettamente (anche a causa delle dalle radiazioni di wi-fi, cellulari e 5G[1]).
Detto questo la recente lettura del libro del dottor Broxmeyer Alzheimer’s Disease: How Its Bacterial Cause Was Found and Then Discarded (Il morbo di Alzheimer, come la sua causa batterica fu scoperta e in seguito scartata) mi ha convinto che il ruolo delle infezioni cerebrali da micobatteri sia centrale come causa della malattia, e per approfondimenti sui micobatteri e i possibili interventi naturali per debellarne le infezioni rimando al dossier “Micobatteri e malattie”.
[1] Vedi l’articolo Scientific evidence contradicts findings and assumptions of Canadian Safety Panel 6: microwaves act through voltage-gated calcium channel activation to induce biological impacts at non-thermal levels, supporting a paradigm shift for microwave/lower frequency electromagnetic field action, scritto da Martin L Pall, (Professore Emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base all’università di Washington) e pubblicato su Reviews on Environmental Health 2015;30(2):99-116; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25879308, https://www.degruyter.com/view/j/reveh.2015.30.issue-2/reveh-2015-0001/reveh-2015-0001.xml.