Recuperare il terreno
Berberis aristata (Crespino indiano)
Cresce spontanea in tutta l’area dell’Himalaya ad un’altitudine di 2000-4000m.
É un arbusto spinoso, alto sino a tre metri, con foglie piccole e lucide bordate da ciglia spinose.
Le sostanze chimiche contenute sono le seguenti: berbamina, berberina, berberubina, columbamina, idrastina, jatrorrizina, ossicantina, palmatina.
Agisce come vasodilatatore, diminuisce la frequenza cardiaca, stimola le funzioni intestinali, riduce la vasocostrizione bronchiale, uccide i batteri della pelle.
Azione farmacologica: antibiotica, antispasmodica, coleretica, carminativa antifermentativa, antipiretica, immunostimolante.
È applicata per: enterite batterica, dissenteria amebica, fermentazioni abnormi intestinali, colera, salmonellosi, infezioni da candida, splenite cronica, cirrosi epatica, infezioni batteriche della gola, congiuntiviti, tracoma,
Grave forma di infezione della congiuntiva e della cornea (cheratocongiuntivite) ad andamento cronico, causata da un batterio gram-negativo trasmesso da mosche o per trasferimento diretto attraverso mani e panni infetti.
Cura le malattie infettive degli occhi, dissenteria, colecistite.
L’avvento degli antibiotici ne ha limitato l’uso, ma ciò non diminuisce l’importanza del Berberis aristata come disinfettante intestinale. È doverosa una considerazione sull’attività degli antibiotici a livello intestinale.
Essi non distinguono la flora naturale da quella patogena, quindi l’assunzione di questi farmaci implica anche una distruzione generalizzata di tutti i microorganismi presenti.
L’erba agisce come un antisettico selettivo risparmiando la naturale flora intestinale
Posologia: estratto secco: 250-400 mg il giorno, l’infuso della radice un cucchiaino per tazza d’acqua bollente macerazione per 15-20 minuti, bere due tazze al giorno.
Non sono conosciute controindicazioni nel dosaggio prescritto, tuttavia è consigliabile evitare l’assunzione in gravidanza e nei disturbi cronici del tratto gastrointestinale, come ulcera duodenale o gastrica, reflusso esofageo, coliti ulcerose, diverticolite.