Succhi freschi di frutta e verdura
C’è una cosa che pochi sanno sull’effetto dei pesticidi sulle nostre verdure e la nostra frutta e alla quale, di questi tempi, si dovrebbe dare più pubblicità.
Sappiamo come sia stato dimostrato che i pesticidi e gli insetticidi possono essere dannosi quando utilizzati su verdure e frutta che noi consumiamo: sono le fibre di questi alimenti che raccolgono tali tossine.
Gli enzimi, gli atomi e le molecole sono allergici a esse. Ciò che segue potrà essere utile come guida per l’utilizzo di succhi correttamente ottenuti.
Frutta e verdura coltivate su terreni devitalizzati o con i fertilizzanti o compost inadeguati, saranno carenti di fattori vitali. La mancanza di nutri
enti nel cibo corrisponderanno in proporzione alla carenza di nutrienti del suolo. Per di più, in condizioni ideali di terreno l’utilizzo di insetticidi e pesticidi comporterà il loro passaggio nelle piante e nelle radici e saranno completamente assorbiti dalle fibre che vi si trovano.
Le piante continueranno a crescere e a irrobustirsi non grazie a queste tossine, ma malgrado la loro presenza. Perché? Perché gli enzimi, gli atomi e le molecole continueranno il loro lavoro senza interruzioni malgrado le fibre si siano saturate di veleno.
Sorge dunque una domanda: come ottenere dai vegetali gli enzimi, gli atomi e le molecole senza utilizzare le fibre avvelenate?
Dopo tutto questi enzimi, questi atomi e queste molecole sono gli elementi nutritivi di cui abbiamo bisogno. Le fibre non hanno pressoché alcun valore nutritivo.
La risposta è semplice: quando le verdure sono correttamente triturate (polverizzate) le cellule delle fibre si aprono rilasciando questi elementi. È importante notare che essi sono allergici alle tossine come l’olio lo è all’acqua, non si mischiano mai.
Quindi manterranno la loro “virtù virginale” senza mischiarsi con le fibre triturate (polverizzate).
Spremendo la polpa tritata (polverizzata) con apposite attrezzature di filtraggio, gli enzimi, gli atomi e le molecole dei succhi vengono estratti dalle fibre e separati dalle tossine di cui le fibre sono sature.
Ecco dunque che abbiamo trovato il modo per evitare di restare vittime dell’inquinamento che ha infestato il cibo prodotto ormai in tutta la nostra nazione.
Va comunque detto che il fatto che si utilizzi il trituratore elettrico (strumento che riesce a polverizzare) e la pressa idraulica non mette per forza fuori gioco l’utilizzo della centrifuga.
Benché sia noto che l’azione centrifugante non riesca a estrarre tutti gli enzimi, gli atomi e le molecole, occorre però sottolineare come l’uso di un filtro nell’estrattore della centrifuga sia sufficiente per evitare che le fibre si mischino con il succo.
Così possiamo ottenere un succo privo di fibre sature di veleni.
L’utilizzo del frullatore, detto anche mixer, non è adatto per ottenere i succhi.
Esso si limita a tagliare le verdure tanto sottili quanto lo si desidera, ma la polpa resta comunque intera. Noi utilizziamo il mixer in cucina per preparare condimenti, dessert o cose simili, per le quali è adattissimo.
Per quanto riguarda la nostra scelta di verdure e cibo di altro genere, acquistiamo i prodotti in qualsiasi negozio o supermercato che garantisca la maggiore freschezza e la migliore qualità o nei negozi di prodotti biologici e naturali, magari a km 0 e che ami ciò che fa, nel coltivare i suoi rimedi. La nostra scelta punta sempre sulla qualità.
Non c’è nulla che la possa sostituire e se il prezzo è alto, nel lungo periodo risulterà comunque più sicuro e più economico.
Inoltre le vibrazioni del nostro cibo lo condurranno al livello nutrizionale più alto e per noi sarà una benedizione che andrà ben al di là di quanto pensiamo di meritarci. Ora lo sapete anche voi.
