Febbre
Conosciuta da secoli sotto forma di chinino, da tempi remoti antimalarico del mondo
Nella fitoterapia la china è usata per le sue proprietà toniche, astringenti, antiedemiche, antiparassitarie, ma soprattutto febbrifughe.
La farmacopea ne sfrutta i suoi principi attivi per stimolare la funzione dell’intestino, del fegato e dello stomaco. Della china si usa la corteccia, gialla o rossa, secondo la specie.
È quindi un ottimo febbrifugo ed antinfettivo per eccellenza. Utile anche nelle convalescenze dopo lunghe malattie o per affaticamenti da stress psicofisico prolungati accompagnati da stati febbrili.
I principi attivi contenuti sono soprattutto alcaloidi, circa una trentina di tipi diversi tra cui i più importanti sono chinina, chinidina, chincomina e chincomidina, tannini, sostanze amare e tracce di olio essenziale.
Usata anche per le febbri e problemi digestivi
Il parassita della malaria è diventato resistente ai farmaci e così la chinina negli ultimi anni è ritornata in auge. Come amaro stimola la salivazione, la secrezione gastroenterica e l’appetito.
Nella moderna erboristeria è usata anche contro i crampi notturni, TBC e diabete
Nella fitoterapia la china è usata per le sue proprietà toniche, astringenti, antiedemiche, antiparassitarie, ma soprattutto febbrifughe.
La farmacopea ne sfrutta i suoi principi attivi per stimolare la funzione dell’intestino, del fegato e dello stomaco. Della china si usa la corteccia, gialla o rossa, secondo la specie.
È quindi un ottimo febbrifugo ed antinfettivo per eccellenza.
Utile anche nelle convalescenze dopo lunghe malattie o per affaticamenti da stress psicofisico prolungati accompagnati da stati febbrili.
I principi attivi contenuti sono soprattutto alcaloidi, circa una trentina di tipi diversi tra cui i più importanti sono chinina, chinidina, chincomina e chincomidina, tannini, sostanze amare e tracce di olio essenziale.

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