Spettacolare capovolgimento di concetti ben noti, ma su quali basi?

Partendo dalla fine. La medicina convenzionale odierna non considera la nutrizione, se non quella parenterale o altre in casi di grossi problemi ad alimentarsi.
Non si chiede, e non studia, quale sia, se ci sia, una dieta per la salute. Ma tra non occuparsene o andare liberi di fantasia non so quale sia il male minore.
I cereali

è noto che la crusca sia ricche di fibre, il germe ricco di micronutrienti, l’endosperma ricco di amidi. Quindi oltre agli sbiancanti, i cereali raffinati sono ricchi di amidi, quindi iperglicemia, poveri di fibre, dalle quali i nostri poveri e bistrattati ceppi batterici del colon ricavano gli acidi grassi a corta catena (SCFAs) nutriente delle nostre cellule intestinali.

Quindi mangiando cereali raffinati non abbiamo il problema di un eccesso di nutrimento delle cellule intestinali, ma è un problema nutrire le cellule dell’intestino? Non credo. Magari arrivassero più fibre nel colon, dato che è passato da costituire il 60% del sistema digestivo dei frugivori, al 20% del nostro.
Ma anche con i cereali – legumi integrali non cambiano le cose a livello di cario glicemico, inducendo tutta una seria di infiammazioni croniche.
Ovvero abbiamo destinato ai batteri buoni un monolocale con angolo cottura, al posto di una villa.
I legumi, crudi, contengono sostanze antidigestive e antinutrizionali, che vengono eliminate con la cottura. Non date mai da mangiare ad un bambino fagioli crudi, ci sono stati casi di avvelenamento.
Anche alcuni funghi diventano commestibili solo se cotti. Se osservo quello che succede a chi mangia un’amanite falloide, potrei chiedere di bandire i funghi dalla tavola.
E’ sorprendente come persone senza la minima preparazione della fisiologia del digerente si prendano la briga, e anche il buon gusto, di dare a tutti il consiglio giusto.

È fondamentale che le Persone si informino, accrescano la loro conoscenza anche fisiologica, e recuperino il loro Benessere e Forza Vitale anche grazie alla Consapevolezza di Sé, oltre che dall’esperienza.
Le due cose (Scienza, Conoscenza e Consapevolezza del Sé) non possono più essere separata all’interno dell’Essere umano.

L’indice glicemico esprime la velocità con cui il carboidrato viene demolito a monosaccaride (una sola molecola di zucchero).
I FOS hanno per esempio IG molto bassi in quanti gli enzimi non ce la fanno a rompere i legami tra le molecole di fruttosio.

Il carico glicemico si ottiene moltiplicando l’IG per la quantità di carboidrati contenuti nell’alimento. Ci sono alimenti poveri di carboidrati, ma ad alto IG e viceversa. Ovviamente la risposta insulinica dipende più dal carico che dall’indice.
Introdurre carboidrati insulinici o pseudo cereali in un percorso di riprestino rallentano i risultati o vanificato il tutto, reintegrare gradualmente dal momento che il microbiota sia recuperato è un’altra cosa.
Prof. Paolo Mainardi (modificato Francesco Ciani)

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