La guarigione è prendersi cura di Sé
Nel viaggio della vita siamo come velieri che solcano i mari della ricerca, dell’esperienza e della conoscenza,
mentre il vento soffia sulle vele delle nostre emozioni e ci sospinge verso il nostro autentico Sé.
Affrontiamo tempeste e bonacce, lunghi giorni di navigazione e terre sconosciute. Talvolta navighiamo in compagnia, talvolta solitari, vivendo momenti di panico ed esaltazione.
E nei momenti di crisi, di ansia o di paura bloccante, occorre concentrarsi sulla prua che fende le onde, andare oltre la nebbia e il dolore, il freddo che ti morde nell’AnimA.
Dove la fredda pioggia batte sul viso, dove gli occhi rossi si confondono con le lacrime e sale.
Dritto verso la sua meta, piuttosto che sul carico di dolore, rabbia e insoddisfazione che talvolta la nave trasporta con sé, sono come un tarlo per la nave, e sofferenza per la mente del Capitano.
Affinché non ci distragga, facendoci perdere la rotta, è opportuno imparare a riconoscere ciò che ci ostacola, e apprendere come individuare in ogni problema e difficoltà.
Il gioco della danza, la grande opportunità di crescita che vi si cela all’interno di ogni disagio, malattia o battaglia, in un momento che può durare un eternità l’uomo si liberà della sua stessa prova.
Comprende l’Essere che è in Sè, si osserva come fautore della Vita come Mare e Veliero, Timoniere, Capitano, Sole e Luna.
Tu Sei Vita, Tu Sei la Vita! Una voce mi sussurrò nella testa, un battito improvviso al Cuore mi tolse il respiro, mentre nello specchio con stupore e meraviglia compresi e vidi l’Essere che siamo da sempre fatto di Luce che pulsa senza fine in ogni direzione AnimA.
(Personal Experience Francesco Ciani)