Disturbi cronici
I neonati intolleranti presenteranno subito i segni cutanei della cosiddetta crosta lattea, se nati da una madre intollerante alla caseina o se nutriti con latti artificiali.
A seconda del loro terreno costituzionale potranno manifestare reflusso, vomito, diarrea, coliche gassose, enteriti, asma, laringospasmo, insonnia, nervosismo, e poi a mano a mano tutti i sintomi del linfatismo.
Potete dunque sospettare l’intolleranza alla caseina in quei bambini soggetti a ripetuti mal di gola, al naso che cola, alle ghiandole linfatiche ingrossate, alle otiti recidivanti, alle bronchiti, ai fenomeni allergici di ogni genere (oculoriniti, pollini, orticarie, eczemi…).

Non è un problema del suo sistema immunitario deficitario, non è questo il problema: è lui stesso ad abbassarle per consentire al batterio o al virus di svolgere la sua benefica azione d’incenerimento degli accumuli alimentari, detossificando l’organismo dalla tossiemia.
Capite come si continua a curare il sintomo senza andare alla fonte dei mali? Mal di testa, nausea, gonfiore intestinale, reazioni allergiche: è la reazione di detossificazione, anche chiamata “die off” in inglese o Reazione di Herxheimer
Sono cure inutili dal momento che basterebbe individuare quali alimenti danno intolleranza e rimuoverli dalla dieta.

Senza intossicare di farmaci i bambini, senza eterni pellegrinaggi da uno specialista all’altro e senza grandi spese. Vi starete chiedendo: ma se il latte fa tanto male, com’è che siamo stati cresciuti con l’idea che invece faccia bene?
Così ammonivano i nostri genitori e le nostre nonne si raccomandavano di berne in quantità. E poi è buono, quindi fa bene!
Non si dimentichi che, per quanto si sia cresciuti nel benessere, abbiamo alle spalle secoli di miseria e di carestie che imponevano ai nostri avi di nutrirsi in modo semplice ed essenziale:

pane, latte, verdure, la carne qualche rara volta, magari a Natale. E si sa che col tempo si finisce per fare di necessità virtù.
Provate a modificare il credo di una nonnina cresciuta a pane e latte, pronta a giurare che il latte ha fatto bene a tutte le generazioni trascorse!
Che poi la nonna soffra di asma, colite ed emicrania, poco importa. Tanto mai nessuno ha messo in relazione i suoi sintomi con l’assunzione di latticini!
Che il latte faccia bene è un dogma dettato dalla necessità di generazioni passate. Il latte è buono, sì, ma non è vero che faccia bene.

Bibliografia: Rischi di Star Bene modificato Francesco Ciani
