Dormire male significa poi avere un aumento delle fasi superficiali del sonno o fasi REM, situazione che provoca ridotti livelli di melatonina durante la notte e aumento dei livelli di grelina, cortisolo e insulina che, invece, dovrebbero rimanere bassi:
il comportamento alimentare è sovvertito e il metabolismo energetico alterato. Viene meno il controllo del metabolismo degli zuccheri, si hanno un aumentato senso di fame e una condizione di stress costante.
Una buona dormita stimola un corretto segnale ipotalamico con un perfetto equilibrio ormonale e metabolico.
Nello sportivo il cattivo sonno, tra le altre cose, va a incidere su un calo della prestazione, aspetto assolutamente da non trascurare; ecco perché bisogna trattare eventuali disturbi del sonno al fine di raggiungere una perfetta forma psicofisica che parta da un sonno ristoratore presente nella quotidianità di chi pratica sport (16).