Psoriasi

La psoriasi è una malattia immunomediata

Un accelerato turnover

La psoriasi è una malattia immunomediata (19), molto diffusa, in cui si assiste a un accelerato turnover dei cheratinociti associato a un processo infiammatorio connesso all’espansione e attivazione di linfociti T helper (Th1, Th17 e Th22) con produzione di citochine come l’interferonegamma, il fattore di necrosi tumorale (Tumor Necrosis Factor, TNF) e interleuchine (IL-17 e IL-22).

Per anni, la ricerca sull’eziopatogenesi della psoriasi si è concentrata prevalentemente sulla genetica con l’identificazione di numerosi “geni di suscettibilità”.  Recentemente è emersa l’importanza di alcuni fattori ambientali (epigenetica) nel modulare la comparsa e la gravità della malattia.

19 Kasper DL, Fauci AS, Longo DL. Harrison. Principi di medicina interna. Cit; Pagano JO. Guarire la psoriasi. Un metodo naturale. Cesena: Macro Edizioni, 2014.

È oggi riconosciuto il rapporto tra dieta, apporto calorico e psoriasi (20). Le ragioni dell’influenza del peso corporeo sulla psoriasi sono molteplici. Il tessuto adiposo non svolge solo funzioni di deposito energetico o di produzione di lipidi, bensì è anche un organo con funzioni endocrine e secretorie ed è riconosciuto come componente del sistema immunitario.

Il tessuto adiposo produce ormoni (come le adipochine) e una varietà di citochine proinfiammatorie (come IL-6 e TNF). Tra le adipochine rivestono particolare importanza la leptina e l’adiponectina (21). I livelli plasmatici di leptina sono direttamente correlati con la massa del tessuto adiposo.  Accanto al controllo dell’appetito, svolto a livello ipotalamico, la leptina regola un’ampia gamma di funzioni biologiche come l’omeostasi energetica, e alcune risposte immuni.

20 Chiricozzi A, Raimondo A, Lembo S, Fausti F, Dini V, Costanzo A, et al. Crosstalk between skin inflammation and adipose tissue-derived products: Pathogenic evidence linking psoriasis to increased adiposity. Expert Rev Clin Immunol. 2016;12(12):1299-308. 21 Vachatova S, Andrys C, Krejsek J, Salavec M, Ettler K, Rehacek V, et al. Metabolic syndrome and selective inflammatory markers in psoriatic patients. J Immunol Res. 2016;2016:5380792; Wolk K, Sabat R. Adipokines in psoriasis: An important link between skin inflammation and metabolic alterations. Rev Endocr Metab Disord. 2016;17(3):305-17.

Recettori per la leptina sono presenti in vari tessuti. L’adiponectina ha effetti antinfiammatori e inibisce la produzione di TNF. I livelli di adiponectina sono ridotti nell’obesità, nella sindrome metabolica e nella psoriasi. Obesità e psoriasi condividono alcune citochine patogene: il grasso viscerale contiene citochine infiammatorie quali IL-6, TNF-alfa e PAI-1 (inibitore dell’attivatore del plasminogeno di tipo 1).

Di queste, il TNF-alfa svolge un ruolo importante nella psoriasi e risulta elevato nei pazienti obesi. 

I livelli di TNF-alfa e IL-6 sono alti nel fluido delle lesioni psoriasi che rispetto ai controlli. TNF-alfa è un marcatore di infiammazione nei pazienti obesi. Inoltre farmaci anti TNF-alfa sono utilizzati nel trattamento della psoriasi da moderata a grave.

Sindrome metabolica e psoriasi

Le adipochine sono sostanze regolatrici di attività metaboliche secrete da differenti componenti cellulari del tessuto adiposo bianco. 

Livelli aumentati di resistina (un’adipochina prodotta dai macrofagi nel tessuto adiposo) si riscontrano nella psoriasi e associati a maggiore gravità, così come livelli aumentati di resistina (22) sono presenti in pazienti obesi.

Per sindrome metabolica si intende un’associazione di differenti alterazioni quali insulinoresistenza, anomala distribuzione del grasso, dislipidemia ed elevata pressione sanguigna. La definizione di sindrome metabolica richiede, accanto alla presenza di obesità addominale (circonferenza vita ≥ 102 cm negli uomini e ≥ 88 cm nelle donne), almeno due dei seguenti fattori:

◗ trigliceridi elevati ≥ 150 mg/dL;◗ colesterolo HDL ridotto ≤ 40 mg/dL negli uomini e < 50 mg/dL nelle donne;◗ pressione sanguigna elevata ≥ 130 mmHg (sistolica) o ≥ 85 mmHg (diastolica);◗ glicemia elevata ≥ 110 mg/dL.

Molti studi hanno suggerito un’aumentata prevalenza delle varie componenti della sindrome metabolica (23) in pazienti con psoriasi. Altri ricercatori hanno riscontrato un’elevata presenza di dislipidemie nei pazienti con psoriasi rispetto ai soggetti di controllo sani.

Molti studi hanno suggerito un’aumentata prevalenza delle varie componenti della sindrome metabolica (23) in pazienti con psoriasi. Altri ricercatori hanno riscontrato un’elevata presenza di dislipidemie nei pazienti con psoriasi rispetto ai soggetti di controllo sani.

Quando il paziente ha la psoriasi è sano o malato?

Nella fase in cui il paziente presenta le lesioni psoriasiche sulla cute, è nel massimo della sua azione di “difesa” per restare sano. Anche la leaky gut syndrome (24) è un meccanismo di difesa che il corpo mette in atto per liberare tossine quando queste iniziano a essere un po’ troppe.

Il corpo decide di aprire la botola, allargando le maglie della mucosa intestinale per una situazione d’emergenza, per far uscire l’eccesso. È un tentativo di compenso. La risoluzione dipende totalmente dalla terapia che il medico decide di prescrivere.

Se prescrive un farmaco di sintesi che esercita un’azione retropulsiva con rientro dello “sfogo cutaneo”, innesca un circolo vizioso: uscirne, poi, non è semplice. 

24 Fändriks L. Roles of the gut in the metabolic syndrome: An overview. J Intern Med. 2017;281(4):319-36.

emicrania

Praticamente (ecco un’altra metafora): “Cari organi, qui la situazione inizia a essere insostenibile perché ci sono troppe tossine, il reticolo endoteliale è intasato, la mucosa intestinale inizia a far cedere le tight junction.

Chi di voi si offre per liberare all’esterno un po’ di queste tossine?”. Nella persona sana la cute è la prima a offrirsi, a immolarsi, in quanto organo più esterno in assoluto e più lontano da organi vitali. Quindi la cute alza la mano e dice: “Io! Mi offro io!”.

E proprio lì inizia il dovere altissimo del medico, che è quello di comprendere cosa sta accadendo e aiutare l’organismo a guarire agendo nelle cause interne con una dieta di rotazione, pulita, associata ad alcuni rimedi naturali lenitivi della mucosa, probiotici e prebiotici per il microbiota, antiossidanti e antinfiammatori naturali, movimento tutti i giorni e gestione delle proprie emozioni per capirsi, amare anche i propri conflitti e poi lasciarli andare.

L’ipertensione può indurre la psoriasi e viceversa

La psoriasi è un disturbo infiammatorio debilitante della pelle, solitamente di carattere cronico e recidivante, che si manifesta con chiazze rossastre, eritematose, sulle quali si formano delle squame di colore argenteo.

Ad oggi, non esiste ancora una cura, ma fortunatamente la ricerca ha iniziato ad esplorare delle terapie alternative.

Sperimentazioni dirette sui pazienti indicano che le diete chetogeniche e a basso contenuto glucidico possono influenzare positivamente l’insorgenza, la gravità e le risposte alle terapie convenzionali.

Inoltre, questo tipo di diete possono migliorare anche i fattori di rischio associati all’insorgenza e alla gravità della psoriasi, riducendo le possibilità di sviluppare il disturbo.

Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia della limitazione dei carboidrati nel ridurre i trigliceridi e il colesterolo, fattori fortemente associati all’insorgenza e alla gravità della psoriasi[667].

Nel 2015, Castaldo e colleghi hanno pubblicato un case report[668] di una donna di 40 anni affetta da una grave psoriasi a placche cronica. La paziente era in terapia con farmaci biologici. L’intervento dietetico, durato 14 settimane, è stato progettato per alternare una dieta chetogenica con una dieta ipocalorica a base di proteine.

Al  termine, la risposta alla terapia biologica è migliorata. Il punteggio PASI (Psoriasis Area and Severity Index) è passato da 15 a 2,4 dopo sole 4 settimane, per poi diminuire ulteriormente.

Lo stress ossidativo è un fattore che influenza l’insorgenza e la gravità della psoriasi. Una dieta con pochi carboidrati, in pazienti psoriasici riduce lo squilibrio redox, aumentando la disponibilità (endogena) di antiossidanti e di enzimi di disintossicazione[669].

In soggetti sani, una dieta ad alto contenuto di grassi e pochissimi carboidrati, per 14 giorni, aumenta la capacità antiossidante ematica, senza avviare lo stress ossidativo tipico del metabolismo del glucosio[670],[671].

Quando il glucosio entra nella cellula, viene consumato tramite reazioni di ossidazione, le quali, utilizzando l’ossigeno, producono radicali liberi che possono danneggiare le cellule.

Secondo i dati di uno studio durato 32 anni che ha coinvolto 2,7 milioni di persone, compresi 309469 pazienti affetti da psoriasi, l’ipertensione è associata a insorgenza e a sintomi peggiori della psoriasi[672].

Michela Crescentini
Michela Crescentini
Pesaro
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Francesco mi ha aiutata a conoscere meglio me stessa, e prendere consapevolezza delle mie energie positive interiori che a volte sottovalutavo o meglio non ascoltavo adeguatamente, grazie a lui ho imparato a valorizzarmi, i suoi consigli mi hanno portata ad amare di più me stessa ed essere più "forte" interiormente. In più mi ha insegnato anche a guardare e vivere le situazioni della mia vita da altre prospettive. Ogni seduta è stata un investimento per il mo benessere interiore.🔥💕

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