La salute femminile
Durante la vita intrauterina e nei primi anni di vita, le esigenze nutrizionali e micronutrizionali dell’uomo e della donna sono praticamente sovrapponibili. La nutrizione, ed in particolare la nutrizione nell’età evolutiva, costituisce uno dei più importanti determinanti di salute.
I primi anni di vita, soprattutto i primi 3, sono fondamentali. Durante questo periodo, che inizia già nella vita intrauterina, si realizza un imprinting metabolico (metabolic programming) che influenzerà significativamente la salute dell’individuo.
Nel caso in cui tale programmazione metabolica non sia favorevolmente definita nei primi 36 mesi di vita, sarà comunque possibile intervenire successivamente al fine di ridurre eventuali rischi associati (Fernandez-Twinn DS, Ozanne SE 2010).
Basti pensare al caso dell’obesità, la cui comparsa precoce porta ad importanti rischi per la salute, cui si associa una comorbilità (patologie cardiovascolari e metaboliche), laddove l’individuo sia sottoposto ad un trattamento mirato al calo ponderale con la riduzione del peso corporeo.
Se si intraprenderà un intervento di calo ponderale, alla riduzione del grasso corporeo si assisterà ad una riduzione del rischio associato a patologie cardiovascolari e metaboliche (Block T, El-Osta A 2017).
I fabbisogni nutrizionali dei soggetti in età pediatrica dovrebbero seguire le indicazioni fornite dai LARN, con una quota proteica giornaliera pari al 12-15% dell’energia totale della dieta, con prevalenza di alimenti di origine vegetale.
Mentre la maggiore quota riferita ai carboidrati non deve superare il 60% dell’energia totale della dieta, tenendo conto di limitare i cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici ed alto indice glicemico (bevande zuccherate, dolci, caramelle ecc.).
La quota dedicata ai lipidi, intorno al 20-25% dell’energia totale, deve prevedere adeguati apporti di acidi grassi polinsaturi (in particolare Ω3 e Ω6), con particolare limitazione all’assunzione di acidi grassi saturi e trans.
In considerazione delle difficoltà legate ad una corretta assunzione della dose di acidi grassi Ω3, considerando l’importanza di quest’ultimi nello sviluppo cerebrale e cellulare,
Può essere utile intervenire con una supplementazione mirata di oli di pesce ricchi di EPA e DHA a supporto dell’alimentazione quotidiana.
In questo caso si consiglia di supplementare olio di pesce ultra puro in forma liquida, ricco in acidi grassi Ω3 a basso indice di ossidazione.
Considerando gli obiettivi nutrizionali legati all’età pediatrica, la dieta dovrà soddisfare tre principali esigenze fondamentali:
. Accrescimento somatico
. Sviluppo neuropsicologico ottimale
. Mantenimento dello stato di salute nel breve, medio e lungo termine
Attraverso una dieta ben bilanciata, sana e varia, che preveda un corretto apporto di micro e macro nutrienti, di fibre e fitocomplessi che andranno a regolare la biochimica cellulare.
Insieme ad una adeguato movimento fisico, si potrà indubbiamente contribuire in maniera positiva al programma metabolico, scongiurando il rischio di carenze ed obesità.
Come indicato dal Ministero della Salute, le integrazioni utili nel primo anno di vita possono essere le seguenti:
.Vitamina K . Vitamina D . Acidi grassi polinsaturi . Ferro . Zinco
Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato come la carenza di vitamina D sia una condizione diffusa nella popolazione pediatrica, tralasciando le irrisorie quantità di vitamina D assunte con la dieta; tale condizione si verifica soprattutto in conseguenza della scarsa esposizione alla luce del sole durante la fase dell’adolescenza e fino al raggiungimento del picco di massa ossea.
Rischio di carenze micronutrizionali
In questo caso si consiglia di valutare l’opportunità di una supplementazione giornaliera. Consideriamo utile una supplementazione di Vitamina D che preveda la dose di 400 U.I. al giorno, per un uso pediatrico (disponibile in compresse masticabili o in forma liquida) e 1000 U.I. al giorno in compresse masticabili, per soggetti adolescenti.
Una pericolosa condizione che può inficiare la naturale crescita somatica è la carenza di vitamina B12 o cobalamina. Tale vitamina è presente solo in tracce negli alimenti di origine vegetale;
I bambini che seguono una dieta vegetariana o vegana incorre facilmente in stati carenziali da trattare o meglio ancora prevenire con una integrazione di vitamina B12, preferibilmente prima che si verifichino pericolosi sintomi neurologici.
Secondo la International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO) (Hanson MA et al. 2015) le più comuni carenze micronutrizionali nelle donne adolescenti ed adulte che necessitano l’intervento integrativo sono:
. FERRO: in tutte le donne soprattutto nelle donne adolescenti dopo l’inizio delle mestruazioni ed in Gravidanza
. IODIO: necessario sin da subito in gravidanza e spesso carente nelle diete.
. FOLATI: necessari prima del concepimento e in tutta la gravidanza; l’assunzione dietetica di folati è spesso carente.
. VITAMINA B12: ridotta assunzione nella dieta di soggetti vegetariani ed assente nella dieta vegana . CALCIO: frequentemente carente in diete a basso contenuto di prodotti lattiero-caseari; necessaria l’assunzione nel periodo di crescita ed in adolescenza
. VITAMINA D: assunzione minima attraverso l’alimentazione a meno che non si assumano alimenti fortificati; la carenza è frequente in donne che si espongono poco al sole e/o con fototipo scuro.
Bibliografia: informazioni scientifiche Libro Salute della Donna Metagenics