Microbiota e Fertilità

Un eccesso di probiotici in gravidanza, e subito dopo il parto, al feto non serve. I bifidobatteri non servono al neonato che ha troppo ossigeno nell’intestino e ...

Le modificazioni della flora batterica intestinale sono fondamentali anche per la regolazione della fertilità della donna.

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Nei primi mesi di gravidanza deve verificarsi una depressione della risposta immunologica materna affinché avvenga l’impianto e progredisca la gestazione e di ciò non sono imputabili solo modificazioni ormonali specifiche che inducono immunosoppressione; oggi è noto che si ha un repentino cambiamento microbiotico intestinale che il dottor Mainardi definisce “a molla”1.  

Questo fenomeno si compie sia nei primi mesi di gestazione sia durante ogni ciclo mestruale, in prossimità delle mestruazioni e a cavallo dell’ovulazione (cioè quando potrebbe iniziare una gravidanza).

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L’intestino della donna deve ciclicamente diventare disbiotico per eliminare il triptofano, aumentandone la decarbossilazione con lineare diminuzione della sintesi di serotonina e conseguentemente di melatonina.

Si comprende così come in fase premestruale (ma talora anche periovulatoria) si determini quel corteo di sintomi depressivi e di instabilità psicoemozionale classici della sindrome premestruale. La minore disponibilità di triptofano in realtà ha un’altra funzione (la diminuita sintesi di serotonina ne è solo un effetto collaterale) di tipo immunoregolatorio. Infatti modula la funzione immunitaria controllando l’apoptosi delle linee cellulari linfocitarie.

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Nel timo viene depleto il 97% dei cloni immunitari (compresi quelli che producono autoimmunità) e ne rimane attivo circa il 3%.

Disregolare la concentrazione triptofanica significa avere ricadute sull’efficienza del sistema immunitario e quindi interferire con i processi di tolleranza nei confronti degli antigeni paterni espressi sia sugli spermatozoi sia sull’embrione. Durante la “fase disbiotica” alcuni ceppi batterici diminuiscono e fra essi diversi probiotici intestinali.

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È nota la ciclicità con cui alcune donne manifestano herpes vaginale o labiale in fase premestruale e la ragione risiede nella riduzione dei lattobacilli (in particolare L. acidophilus) produttori di acidoline ad azione antivirale (anti-HSV1, anti-HSV2 e antipolio).

L’intestino dimostra un’enorme capacità di modificarsi anche repentinamente in seguito alle stimolazioni ambientali.

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I continui cambiamenti, che avvengono specialmente nella donna, la esporrebbero a disfunzioni immunologiche maggiori rispetto al maschio, che Mainardi paragona appunto a una molla snervata.

Sono stati evidenziati anche altri ruoli del microbiota utero-placentare in gravidanza. In particolare si ipotizza una sua funzione nella spiegazione di alcune malformazioni fetali poiché agisce regolando: le attività ormonali paracrine locali (per esempio la sintesi di leptina); la produzione di citochine;

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Durante tutta l’evoluzione della gravidanza si ha un cambiamento continuo e progressivo del microbioma intestinale della madre che ha un forte impatto sul sistema endocrino, metabolico, immunologico della donna e sul bambino.

In gravidanza si ha una riduzione dei probioti:

dal 1° al 3° trimestre si ha maggiore abbondanza dei membri del phyla Actinobacteria e Proteobacteria (come nelle disbiosi) nonché una diminuzionedella ricchezza individuale; nel 3° trimestre si ha una riduzione dei livelli di Faecalibacterium prausnitzii, batterio butirrato-produttore con attività antinfiammatoria ed è lo stesso che si esaurisce in pazienti con sindrome metabolica;

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questi cambiamenti si protraggono nel primo mese post-partum e si ritengono correlati a cambiamenti immunitari o ormonali. Il permanere di tale disbiosi oltre il limite del mese dopo il travaglio potrebbe essere un elemento predittivo negativo nel corso di una successiva gravidanza.

Un eccesso di probiotici in gravidanza, e subito dopo il parto, al feto non serve. I bifidobatteri non servono al neonato che ha troppo ossigeno nell’intestino e non sopravvivrebbero.

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I primi probiotici che arrivano sono i lattobacilli di cui è ricca la flora vaginale. Essi preparerebbero il terreno ai bifidobatteri che colonizzeranno l’intestino nelle settimane successive alla nascita grazie al contributo del latte materno.

Nel bambino sotto l’anno d’età i bifidobatteri sono fondamentali: i neonati sono stati definiti “bifido-dipendenti”.

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Che questi batteri intestinali materni condizionino salute feto-embrionale e destino della gravidanza è evidente poiché determinano:

modificazioni adattative del sistema immunitario della gravida; modificazioni diabetogene nella gravida necessarie per garantire la crescita fetale;

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dal 5° fino al 9° mese, la produzione da parte del microbiota materno di importanti quantità di acido docosaesaenoico utili per lo sviluppo retinico (la retina è composta in larga parte da questo acido grasso) e ancor più per le sinapsi nervose; produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA).

Per esempio, è stato suggerito il coinvolgimento dell’acido propionico, prodotto dal metabolismo di alcuni ceppi batterici intestinali, nell’autismo.

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Gli SCFA regolano maturazione e funzione delle giunzioni sia dell’intestino sia del sistema nervoso centrale (BBE); effetti sul metabolismo del triptofano e di altri precursori (controllo immunologico); condizionamenti sui metaboliti microbici (LPS);

produzione di acido gamma-amminobutirrico (GABA, neurotrasmettitore inibitorio) che calma l’attività nervosa ed è utile per indurre tranquillità nel feto e poi nel bambino allattato al seno. Il GABA è un prodotto dei lattobacilli di cui è ricco il latte materno. I farmaci ansiolitici più comuni agiscono proprio sui recettori GABA.

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A questo punto potrebbe essere intuitivo collegare l’irrequietezza dei bambini non allattati al seno o la cui madre sia disbiotica proprio a una carenza di lattobacilli. Il microbiota dell’utero è fortemente influenzato (per contiguità) dal microbiota vaginale, ma cambiando la flora microbica intestinale cambia anche quella vulvovaginale e uterina.

Nella vagina si riscontra:

durante la gestazione, un progressivo aumento dei lattobacilli; al momento del parto, una rivoluzione microbica che permane anche per un anno, con un aumento dei batteri Prevotella e Anaerococcus che porta a una maggiore somiglianza della flora vaginale con quella intestinale.

È stato dimostrato, infine, che un aumento eccessivo di Gardnerella e urea plasma – che è ciò che si potrebbe definire una disbiosi vaginale – correla con un’aumentata incidenza di parto pretermine. Il dato singolare è che confrontando il microbiota del neonato con quello della gravida a termine, si nota come non rispecchi quello disbiotico della madre e ciò rappresenta sicuramente un vantaggio per il bambino.

Il microbiota del neonato alla nascita infatti è più simile al microbiota materno nel primo trimestre di gravidanza rispetto a quello disbiotico presente nell’intestino della gravida al terzo trimestre di gravidanza.

Il meccanismo con cui si determina questo fenomeno non è noto, si ipotizzano memoria biologica, genetica o forse la conservazione di un microbiota più funzionale in aree di contaminazione secondaria (la vagina potrebbe essere una di queste).

Bibliografia Basi Cliniche di Medicina di Segnale:

1 Mainardi P. Alla ricerca dell’Una (medicina). Tricase (LE): Libellula Edizioni, 2013.2 Franks I. Gut microbiota: The gut microbiota is profoundly altered over the course of pregnancy. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2012;9(10):560.3 Koren O, Goodrich JK, Cullender TC, Spor A, Laitinen K, Bäckhed HK, et al. Host remodeling of the gut microbiome and metabolic changes during pregnancy. Cell. 2012;150(3):470-80.4 Haro C, Garcia-Carpintero S, Alcala-Diaz JF, Gomez-Delgado F, Delgado-Lista J, Perez-Martinez P, et al. The gut microbial community in metabolic syndrome patients is modifiedby diet. J Nutr Biochem. 2016;27:27-31.5 Lozio L. Microbiota intestinale. Preservare il corretto equilibrio dell’intestino. Milano: Tecniche Nuove, 2011.6 Russo R, Cristiano C, Avagliano C, De Caro C, La Rana G, Raso GM, et al. Gut-brain axis: Role of lipids in the regulation of inflammation, pain and CNS diseases. Curr Med Chem. 2017Feb 16.7 Koren O, Goodrich JK, Cullender TC, Spor A, Laitinen K, Bäckhed HK, et al. Host remodeling of the gut microbiome and metabolic changes during pregnancy. Cit. 8 Hyman RW, Fukushima M, Jiang H, Fung E, Rand L, Johnson B, et al. Diversity of the vaginal microbiome correlates with preterm birth. Reprod Sci. 2014;21(1):32-40.

Maria Letizia Della Fenice
Maria Letizia Della Fenice
Roma
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Ho scoperto per caso Francesco, misticamente, seguendo un profumo in riva al mare lo scorso anno. È un Naturopata attento che svolge il suo lavoro con grande passione. I prodotti da lui ‘miscelati’ sono ottimi, personalizzati e caratterizzanti. Anche le linee cosmetiche per capelli/mare/corpo presenti nel suo studio, sono a dire poco, speciali! Lì ho usati tutta l’estate. Tornerò prestissimo!

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