La guarigione è sempre legata alla comprensione
Malattia Espressione dell’AnimA
Il mangiarsi le unghie non rientra nei disturbi motori, tuttavia l’abbiamo inquadrato in questo gruppo per certe somiglianze puramente esteriori. Anche il mangiarsi le unghie viene vissuto come una sorta di costrizione, che vince il controllo volontario della mano.
Non soltanto i bambini e i giovani si mangiano le unghie, spesso anche gli adulti soffrono per decenni di questo sintomo difficilmente curabile.
La base psichica del mangiarsi le unghie è evidente e questo fatto dovrebbe essere di aiuto a molti genitori quando si accorgono che il loro bambino presenta questo sintomo. Infatti proibizioni, minacce e punizioni sono in questo caso le reazioni meno appropriate.
Pensiamo all’espressione mostrare le unghie: è abbastanza simile a digrignare i denti. Entrambe indicano la disponibilità a combattere. L’atto di mangiarsi le unghie equivale a una castrazione della propria aggressività.

Chi si mangia le unghie ha paura della propria aggressività e smussa quindi simbolicamente le proprie armi.
Mangiandosi le unghie si consuma già una parte di aggressività, la si dirige esclusivamente verso sé stessi: si morde e quindi si elimina la propria aggressività.
Le donne soffrono del sintomo qui descritto specialmente perché invidiano le altre donne per le loro belle unghie lunghe e laccate di rosso.
Le unghie lunghe laccate del colore rosso (il colore di Marte) sono un simbolo di aggressività particolarmente bello e luminoso – e queste donne portano in bella vista le loro unghie e la loro disponibilità ad aggredire.
È ovvio che vengano invidiate da quelle che non osano mostrare la propria aggressività e le proprie armi.
Anche il voler avere queste belle unghie rosse è soltanto la formulazione esteriore del nascosto desiderio di potere un giorno essere così apertamente aggressive.
Se un bambino comincia a mangiarsi le unghie, significa che si trova in una fase in cui non osa mostrare agli altri la propria aggressività.
In questi casi i genitori dovrebbero meditare attentamente se, nella loro educazione e attraverso il loro comportamento, hanno represso o valutato negativamente l’atteggiamento aggressivo.
Bisognerebbe allora tentare di creare per il bambino un ambiente di vita in cui possa trovare il coraggio di realizzare la propria aggressività senza sentimenti di colpa.
In genere un simile comportamento suscita paura, perché se i genitori non avessero problemi con l’aggressività non avrebbero bambini che si mangiano le unghie.
Sarebbe quindi un processo molto sano per tutta la famiglia se cominciassero a mettere in discussione il proprio comportamento non sincero e ipocrita e cominciassero a vedere cosa c’è dietro la facciata.
Una volta che il bambino ha imparato a mettersi sulle difensive invece di rispettare le paure dei genitori, smetterà anche di mangiarsi le unghie.
Fintanto che però i genitori non sono disponibili a trasformarsi loro stessi, non dovrebbero lagnarsi dei sintomi dei loro figli. I genitori non hanno colpa dei disturbi dei figli, però i figli riflettono nelle loro turbe i problemi dei genitori.
