Lo stress scatena la disbiosi

I principali effetti determinati dallo stress sulla fisiologia dell’intestino comprendono: alterazioni della motilità gastrointestinale, aumento della percezione viscerale, modificazioni nella secrezione gastrointestinale,

La guarigione è sempre legata alla comprensione

Lo stress è un ampio e complesso insieme di reazioni fisiologiche che si scatenano quando un individuo si trova in una situazione di alta e persistente tensione nervosa.

Che può derivare da eccesso di lavoro, stati d’ansia, incertezza per il futuro, condizioni traumatiche o choc affettivi. Esistono vari tipi di stress, fra cui i più frequenti sono:

comune, patologico, cronico, postraumatico e lavoro correlato. Lo stress cosiddetto «comune» è collegato a diverse reazioni fisiologiche che si producono nell’organismo di fronte a determinate situazioni relativamente difficili o complesse che questo deve affrontare quasi quotidianamente.

Questo tipo di stress o ansia, che potremmo paragonare a un istinto animale, costituisce un meccanismo di difesa positivo e adeguato per reagire a tali situazioni, affrontandole, schivandole o fuggendole. Insomma, un po’ di stress o di ansia sono armi efficaci e utili.

Se la persona non troverà la migliore soluzione possibile, scatta un programma biologico che è quello del conflitto (conflittolisi) manifestando un qualsiasi stato di malessere, affinché lo comprenda e risolve.

Al contrario, uno stress patologico si presenta con particolare intensità e per periodi prolungati, diventando qualcosa di nocivo e cronico che sfocia in crisi nervose, pianti incontrollati, depressione e varie sofferenze fisiche come sfinimento e incapacità fisiologica.

Ogni evento, episodio violento o terrorizzante, come una furiosa lite familiare, la perdita di una persona cara, un incidente d’auto o una calamità naturale.

Questo tipo di stress comporta spesso traumi che portano a rivivere nel ricordo gli avvenimenti che li hanno scatenati e, nonostante possano verificarsi in qualsiasi situazione o fascia di età, sono comuni e particolarmente gravi nei bambini molto piccoli.

Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, il rischio di stress lavoro correlato è connesso a cinque situazioni:

nuove forme di contratti lavorativi e insicurezza lavorativa; rischi in termini di sicurezza e salute sul lavoro per lavoratori in età avanzata; sovraccarico di lavoro o pressione; situazioni emotive estreme sul posto di lavoro, inclusi i casi di violenza e molestie sessuali; squilibrio fra vita personale e lavorativa.

Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, il 28% dei lavoratori europei soffre di stress lavoro correlato, e il 20% della sindrome cosiddetta da burnout, che tra i vari sintomi include l’affaticamento cronico.

La risposta intestinale allo stress scatena una cascata di condizioni pregiudizievoli, tra cui una considerevole diminuzione nella capacità di assimilazione dei nutrienti, una minore ossigenazione del sistema, alterazioni nelle secrezioni intestinali.

Una riduzione del flusso sanguigno nell’apparato digerente fino a quattro volte (con conseguente rallentamento del metabolismo), una diminuzione della produzione enzimatica (circa ventimila volte) e un aumento della permeabilità intestinale.

Il numero di dicembre del 2001 della rivista «Journal of Physiology and Pharmacology» riporta: È dimostrato che lo stress, definito come una grave minaccia all’omeostasi, influisce sia a breve sia a lungo termine sulle funzioni dell’apparato digerente […].

I principali effetti determinati dallo stress sulla fisiologia dell’intestino comprendono: alterazioni della motilità gastrointestinale, aumento della percezione viscerale.

modificazioni nella secrezione gastrointestinale, effetti negativi sulla capacità rigenerativa della mucosa gastrointestinale e del flusso sanguigno della mucosa, effetti negativi sulla microflora intestinale.

Inoltre, incide pesantemente sulla connessione bidirezionale tra cervello e intestino. In effetti la maggior concentrazione di serotonina (quasi il 90%) si trova proprio nell’intestino e, come è noto, questo neurotrasmettitore è direttamente coinvolto nel controllo dello stato d’animo, della depressione e dell’aggressività.

Anche un articolo apparso sul numero di dicembre 2011 della rivista «Neurogastroenterology and Motility» evidenziava l’importanza dei batteri nella comunicazione bidirezionale lungo l’asse cervello-intestino, suggerendo che «[…] alcuni microrganismi potrebbero rivelarsi dei validi aiuti nel trattamento di disturbi associati allo stress come l’ansia e la depressione».

A sostegno di questa tesi, gli autori dell’articolo citavano ricerche che dimostravano come i probiotici, già in condizioni normali, svolgano un effetto diretto nella chimica del cervello, e che quindi possano incidere anche sul senso di angoscia o depressione.

A questo proposito, la Harvard School of Public Health, a Boston, Massachusetts, in una pubblicazione del marzo 2012 ha stilato una lista di sintomi fisici, comportamentali ed emotivi che possono mettere in guardia di fronte a uno stress pericoloso per l’equilibrio del microbiota intestinale.

Fra i sintomi fisici compaiono: rigidità e tensione muscolare (specialmente nel collo e nelle spalle), mal di testa, difficoltà nell’addormentarsi, instabilità e tremori, recente perdita di desiderio sessuale, aumento o perdita di peso, ansia.

Quanto ai sintomi comportamentali, si citano: trascuratezza, digrignamento dei denti, difficoltà nello svolgere compiti.

Modificazione delle abitudini di consumo di alcol o cibo, iniziare a fumare oppure fumare più del normale, aumento del desiderio di compagnia o di solitudine, parlare molto, rimuginare su situazioni stressanti.

Infine, fra i sintomi emotivi: pianto, sensazione di tensione od oppressione, difficoltà a rilassarsi, nervosismo, malumore, depressione, scarsa concentrazione, problemi di memoria, perdita del senso dell’umorismo, indecisione.

Bibliografia: Intestino secondo cervello Le rivoluzionarie scoperte scientifiche sulla microflora intestinale

modificato by Francesco Ciani

Loredana Oggiano
Loredana Oggiano
Badesi SS
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