Eccesso di igiene

I ricercatori hanno provato che gli animali liberi da germi sviluppavano gravi infiammazioni a polmoni e colon, molto simili a quelle che si scatenano in concomitanza con malattie come asma o colite.

La salute è conoscenza di Sé

È più che evidente che l’igiene in generale, e quella alimentare in particolare, hanno migliorato in modo straordinario la durata e la qualità della vita umana, e che nel cosiddetto Primo Mondo.

Si è smesso da tempo di preoccuparsi per le ricorrenti infezioni parassitarie e le gravi malattie provocate da batteri, che colpivano senza pietà i nostri progenitori.

Alcuni ricercatori sostengono che oggi, in Occidente, a causa di questo eccesso di igiene, ci troviamo ad affrontare tutto un insieme di malattie atopiche e autoimmuni pressoché sconosciute nel passato.

L’ipotesi dell’eccessiva igiene come causa di determinate malattie e disturbi è stata avanzata per la prima volta nel 1989 dall’immunologo statunitense David Strachan37.

Il quale affermava che l’aumento di asma e malattie allergiche nei bambini dei Paesi occidentali potesse essere dovuta alla progressiva riduzione dei membri dell’unità familiare, al sempre minore contatto con animali e agli elevati standard di igiene raggiunti.

In altre parole, il fatto che un bambino abbia molti fratelli, trascorra del tempo in compagnia di animali domestici, viva in una fattoria o entri in un asilo molto presto, per citare solo alcuni degli esempi più ricorrenti.

È di grande aiuto per il suo sistema immunitario, che si adatta e assesta in modo da non provocare reazioni sproporzionate di fronte a stimoli ambientali e potenziali allergeni.

Secondo i difensori di questa ipotesi, i bambini nati nei Paesi che vantano elevati standard igienici – misurati in termini di diffusione di refrigerazione, pastorizzazione, trattamento delle acque e degli alimenti per impedire lo sviluppo di batteri – non sono esposti a microbi e specie microbiche in livelli sufficienti a garantire la loro salute sotto determinati aspetti.

Come già affermava nel 2006 Martin J. Blaser38: «[…] le nuove generazioni stanno crescendo senza che il nostro antico compagno, l’Helicobacter pylori, organizzi i loro ormoni gastrici».

Potrebbe colpire l’attenzione il fatto che il professor Blaser qualifichi come «compagno» un batterio responsabile di un gran numero di ulcere e di alcune gastriti, oltre a rappresentare un fattore scatenante di adenocarcinomi e linfomi gastrici.

In realtà, questo temuto microbo è strettamente collegato a una più che notevole riduzione di rischio di adenocarcinomi all’esofago basso, come già confermavano gli studi del 2004 condotti dall’équipe di Weimen Ye, del Karolinska Institutet di Stoccolma.

Ma questa scoperta è stata solo un inizio. Oggi, sulla base di dati attendibili, si ritiene che l’Helicobacter pylori svolga compiti di modulazione immunitaria e delle contrazioni dello stomaco, due funzioni che si rivelano sempre meno efficienti con il crescere dello sviluppo delle società occidentali.

Vari studi hanno inoltre stabilito la stretta relazione che lega l’alterazione della composizione della flora batterica ad allergie e asma. Una ricerca pubblicata nel gennaio 2008 sul «Journal of Allergy and Clinical Inmunology».

Dall’équipe di Mei-Lun Wang ha messo in evidenza che i lattanti affetti da eczema atopico presentano, rispetto a quelli sani, una minore diversità microbica intestinale e un numero inferiore di specie di Bifidobacteria.

La squadra di Blumberg ha studiato il sistema immunitario di topi che non erano mai stati esposti ad alcun tipo di patogeni, confrontandolo a quello di topi che vivevano in un ambiente normale, a contatto con batteri e germi.

I ricercatori hanno provato che gli animali liberi da germi sviluppavano gravi infiammazioni a polmoni e colon, molto  simili a quelle che si scatenano in concomitanza con malattie come asma o colite.

José Antonio López afferma: […] questi studi aprono nuove possibilità scientifiche sui meccanismi che sottendono alcuni problemi di ipersensibilità come le allergie, e problemi di autoimmunità […].

Adesso lo sapete, la prossima volta che cade il ciucciotto al vostro bambino, fate come quella santa di mia nonna: una passata con un fazzoletto e dentro in bocca…

La dottoressa Fox ha riassunto così i risultati: […] esiste una significativa relazione fra igiene di un Paese e numero di pazienti di Alzheimer. Lo studio dei dati sulla salute di 192 Paesi ha concluso che nei Paesi con un rischio relativamente basso di infezione il numero di pazienti era più alto.

In ogni caso, sì, la scienza ha ormai pochi dubbi sul fatto che l’eccesso di igiene pregiudica lo sviluppo del microbiota intestinale e che ciò incide gravemente sull’efficienza del sistema immunitario e dà luogo al diffondersi di un buon numero di malattie infiammatorie e autoimmuni, però…

Che tipo di campanello dovremmo attaccare al gatto? E quanto grande? Detto altrimenti, quante volte dobbiamo permettere al nostro bebè che si porti alla bocca la terra del parco, o quanti animali domestici e di quali specie dovrebbero convivere con i bambini.

Bibliografia: Intestino secondo cervello Le rivoluzionarie scoperte scientifiche sulla microflora intestinale

Maria Federica Palumbo
Maria Federica Palumbo
Nocera Inferiore Estetista
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