L’insulino resistenza

Gli zuccheri alimentari e gli oli vegetali raffinati sono i maggiori responsabili dell’infiammazione: aumentano i livelli di insulina, accendono i geni dell’infiammazione e delle malattie croniche.

Glicemica

L’insulina è un ormone prodotto e secreto dal pancreas, che sovrintende all’utilizzo dei nutrienti da parte delle cellule, coinvolto nei processi di conservazione dell’energia, nella riparazione e nella crescita (anabolismo) delle cellule.

Si tratta dell’ormone ipoglicemizzante per eccellenza.

I suoi antagonisti (glucagone, cortisolo, adrenalina), agiscono in modo opposto e in situazioni di emergenza, promuovendo la demolizione delle strutture proteiche del corpo (ad esempio i muscoli) per ricavare glucosio.

Effetti

L’insulina in eccesso stimola molteplici meccanismi: la sintesi di colesterolo endogeno a partire da Acetil CoA[226]; l’infiammazione e la sindrome dell’ovaio policistico;

I fattori di crescita (IGF-1); la lipogenesi (accumulo di massa grassa, anche nel fegato);

l’accumulo di glucosio nel fegato; lo sviluppo della sindrome metabolica;

la disfunzione endoteliale in soggetti sani, normo peso e normo glicemici, con perdita di elasticità dei vasi sanguigni.

infiammazione, eczema, dermatite, psoriasi, disbiosi

Come funziona l’insulina

Interviene dopo i pasti, “stimolando” le proteine che trasportano il glucosio nelle cellule.

Una volta riempite le limitate riserve di glicogeno (macro-molecola di glucosio), presenti nel fegato e nei muscoli, l’insulina converte gli zuccheri in “acido palmitico”, un grasso saturo che, unito a gruppi di 3, forma i trigliceridi.

I picchi insulinemici, anche nei sani, sono in grado di: impedire la degradazione delle goccioline lipidiche nel fegato e negli adipociti (tendenza ad ingrassare); promuovere i fattori che aumentano il danno endoteliale dei vasi sanguigni, l’infiammazione, i depositi vascolari, il cancro[227] e il rischio di sviluppare ipertensione (vedi capitolo ipertensione); promuovono l’invecchiamento precoce.

mangiare

Declino precoce

Livelli elevati di insulina riducono la secrezione dell’ormone della crescita GH o HGH (acronimo inglese Human Growth Hormone)[228]. L’ormone della crescita è secreto dalla ghiandola pituitaria e stimola la riproduzione, la differenziazione e la crescita cellulare.

È fondamentale durante la fase di sviluppo: una sua carenza conduce a disturbi della crescita e ritardo della maturità sessuale. Con l’avanzare dell’età l’ormone GH diminuisce, causando perdita di massa ossea e muscolare, aumento di peso, maggiore suscettibilità a infezioni e lesioni.

La carenza di GH causa sintomi neuro-psichiatrici (depressione, ansia, alterazioni della memoria), cardiovascolari (aumento aterogenesi), metabolici (diminuisce la sensibilità all’insulina), muscolari (mancanza di forza, disfunzione neuro-muscolare, riduzione della massa muscolare) e ossei (perdita della densità ossea)[229].

celiachia, villi intestinali

La resistenza all’insulina, il diabete e la steatosi epatica riducono la normale produzione di GH. Per questo motivo si manifesta anche un invecchiamento precoce[230]. Un modo naturale per aumentare l’ormone della crescita è quello di ridurre i livelli di insulina, come avviene durante una dieta a ristretto apporto di carboidrati oppure chetogenica.

Uno studio che ha misurato per 3 mesi alcuni biomarcatori legati all’età, in soggetti sottoposti a dieta chetogenica, senza restrizione delle calorie, ha riscontrato gli stessi benefici di una restrizione calorica.

In altri termini, pur incrementando l’assunzione di grassi, in media, le persone hanno perso 3 chili, la pressione elevata è scesa, e persino i livelli di trigliceridi, insulina, glucosio a digiuno e leptina sono diminuiti[231].

Quando i livelli di glucosio sono costantemente elevati, le cellule perdono la sensibilità ai segnali dell’insulina. In altre parole, siccome la cellula non riesce a far entrare più energia di quella che riceve, è costretta a ignorare i segnali dell’ormone.

Ciononostante, il pancreas continua ad aumentarne la sintesi, in quanto persiste una condizione di eccesso di glucosio. Per questa ragione, aumentare i livelli di insulina nel sangue non può guarire il diabete tipo 2, ma solo peggiorarlo.

Ad ogni modo, fintanto che si è giovani, il metabolismo riesce a tener testa senza problemi agli sbalzi insulinemici. Ma col passare del tempo, dopo i 30/40 anni, iniziano i problemi. Lo rivela uno studio condotto con 756 partecipanti, 62% femmine e 34% maschi, con un’età media di 50 anni[232].

cereali grano glutine

Lo scopo dell’esperimento è stato quello di esaminare l’associazione tra indice glicemico e carico glicemico degli alimenti, in relazione ai fattori di rischio cardiovascolari: sovrappeso, lipidi sierici, glucosio a digiuno, insulina e omocisteina.

Dopo 18 mesi di pasti a base di alimenti con indice glicemico e carico glicemico elevati, sono aumentati i livelli di colesterolo totale, LDL-C e omocisteina per tutti, ma in modo marcato per le persone in età più avanzata.

Il carico glicemico e l’indice glicemico (IG) consentono di valutare l’influenza di un alimento sul livello di zuccheri nel sangue. Il carico glicemico (CG) si calcola moltiplicando l’indice glicemico (IG) dell’alimento per la quantità assunta[233].

anemia, ferro
Lory Grasso
Lory Grasso
Alba (CN)
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Sto leggendo tutto d'un fiato, è troppo bello averti "scoperto", anche se forse con enorme ritardo! Ho guardato anche alcuni tuoi video ed ho lasciato dei commenti. Non trovo parole sufficienti per ringraziarti, perché quelle che ho ascoltato non sono solo "nozioni interessanti", sono molto di più, sono uno stimolo meraviglioso per ripartire da zero, per capirsi, migliorarsi ed amarsi davvero. Sono un concentrato di emozioni positive che risvegliano la nostra luce interiore, quello di cui avevo soprattutto bisogno. Le ascolterò e riascolterò ancora molte volte, nella speranza di riuscire a metterle in pratica e finalmente, tornare a sorridere alla Vita😊❤️ Grazie di vero cuore Francesco! 🙏❤️

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