Lievito vanta una millenaria storia.
Già in Mesopotamia conoscevano il valore curativo del lievito. I medici arabi dei popoli che occupavano la Sicilia e la Spagna, prescrivevano nelle loro ricette il lievito di birra, non conoscendo le vitamine, le proteine e gli amminoacidi.
In breve conoscevano questo che oggi scopriamo con i microscopi e moderna tecnica. Il tasso proteico della birra è superiore a quello della carne.
Il Lievito di birra plasmolisato è un lievito ottenuto attraverso un procedimento particolare, per il quale le membrane cellulari hanno subito il processo di “liquefazione” sotto vuoto (in assenza di ossigeno), rendendo disponibili tutti i suoi componenti…
Oltre ad essere un prodotto stabile nei suoi contenuti.
Tale procedimento ha reso definitivamente impossibile la crescita delle cellule e quindi la fermentazione nell’intestino esso presenza una peculiarità che deriva dalla materia prima in cui viene fatto fermentare, cioè brodo di coltura di orzo germinato (maltato).
Tale origine rappresenta una carta d’identità biologica di valore pregiatissimo, infatti nel processo enzimatico dei giovani germogli si ritrovano vitamine e fattori nutrizionali di cui la cellula del lievito usufruisce nella sua attività di fermentazione, legandoli a proteine.
Vitamine del complesso B, oligoelementi e sostanze lipotrope conferiscono proprietà di integrazione orto molecolare utili soprattutto alle funzioni di ricambio e ai processi di buon funzionamento del fegato e dell’intestino.
Lievito è considerato l’alimento più remineralizzante, ricco di calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, manganese, ferro, zolfo e tracce d’altri oligoelementi, complesso vitaminico B.
Le proteine del lievito contengono tutti gli aminoacidi, ricco d’enzimi, il suo tasso lipidico fornisce gli steroli, acidi grassi. Il lievito è un concentrato di sostanze prive di fibra grezza, pertanto la sua assunzione non deve eccedere nel dosaggio.
Tonico del sistema nervoso e cardiocircolatorio, stimolante delle ghiandole endocrine, stomachico, digestivo, antianemico, antitossico, antimicotico, combatte l’arteriosclerosi.
Indicato per tutte le età, dal neonato all’anziano, in gravidanza e nel periodo d’allattamento, nelle astenie, linfatismo, stipsi, esaurimento nervoso, utile nel diabete, stimola la produzione e l’assimilazione delle vitamine, soprattutto del gruppo B.
Importantissimo per una migliore assimilazione degli alimenti. È usato, con altri prodotti, nell’anemia e stanchezza dovuta alla difficoltosa assimilazione delle proteine. Le cellule del lievito devono essere autolisate, cioè morte.
Da vive causano le fermentazioni intestinali, quindi il lievito del fornaio, che tanti erroneamente consumano, è assolutamente sconsigliato. Va bene per il pane che deve lievitare, ma non per l’intestino.
Alcune patologie autoimmuni come il morbo di Crohn (e per affinità anche la rettocolite ulcerosa) presentano positività agli ASCA (anticorpi anti Saccharomyces cerevisiae: il lievito del pane e della birra). Non appena questi pazienti smettono di rimpinzarsi di birra, pane, focacce e pizze manifestano un immediato miglioramento sintomatico
Si consiglia contro la foruncolosi, piodermiti, giova nelle forme subacute o croniche di catarro gastro-intestinale, stomatite, afte, eruzioni erpetiformi, indicato nel diabete, avendo l’azione glicolitica.
L’azione salutistica del lievito è spesso trattata nella stampa quotidiana e nelle riviste salutistiche da molti anni.
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Ciao Bianca, in primis sarebbe bene comprendere le cause, in modo da trovare i migliori rimedi funzionali e terapeutici necessari, per rieducare ogni tipo di malessere o sintomo, sarebbe opportuno una consulenza, per meglio comprendere tutto ciò che persiste o resiste, le invierò alla sua email, un protocollo a fini plastici che sovente viene usato per disintossicare e recuperare gli organi nobili ed emuntori, grazie e buona giornata Franceso