La guarigione è comprensione di Sè
Malattia Espressione dell’AnimA
Responsabili del movimento nello spazio, mostrano in che misura siamo in grado di procedere sulla strada della nostra vita.
Il rapporto tra le estremità inferiori e la realtà concreta è simboleggiato dal contatto con la terra.
Mentre le braccia si muovono nell’aria, le gambe attraverso i due piedi sono in contatto col suolo.
Rivelano come ci muoviamo nella vita e quale posizione assumiamo in essa, indicano il modo in cui prendiamo posto e come ci comportiamo, se ci spostiamo e cosa rappresentiamo, dove sfiguriamo e cosa portiamo.
La posizione che assumiamo è essenziale e il modo in cui ci poniamo di fronte alla vita è decisivo per capire come ci sentiamo in essa.
Lo stato civile mostra se procediamo da soli nella via o se siamo in coppia. Gli adolescenti, che non si sono ancora stabilizzati e sono ancora in movimento, camminano insieme.
Come le braccia, anche le gambe tendono a conservare l’energia del movimento non utilizzata: il desiderio di fuga bloccato si trasforma in tensioni;
gli impulsi di guerra repressi in irrigidimenti; un atteggiamento molle in muscolatura corrispondente.
Ci sono tanti tipi di gambe quante sono le persone e i punti di vista.

È possibile tuttavia individuare certi modelli ricorrenti.
Non a caso noi parliamo di estremità: sono proprio le gambe infatti a metterci in contatto con ciò che è molto vicino e con ciò che è molto lontano. Il loro compito è quello di sondare gli estremi.
Le gambe massicce, con grandi muscoli, che a causa delle loro possenti masse muscolari tendono a un’andatura e a un atteggiamento arroganti, indicano un’analoga personalità.
Pur essendo forti, mancano di mobilità spontanea e di capacità di cambiamento improvviso.
L’andatura rigida, simile a quella di un robot, sembra impacciata. La mobilità agile e scorrevole viene sostituita da un’energia vigorosa.
Se a ciò si aggiungono piedi massicci, ecco che ci troviamo di fronte al tipico elefante nel negozio di porcellana.

Le gambe debolucce, con una muscolatura poco sviluppata, costituiscono il polo opposto
è per loro problematico mantenere il soggetto in posizione eretta e minacciano continuamente di cedere. Con questa difficoltà a reggersi sulle proprie gambe e la mancanza di stabilità, i soggetti risultano bisognosi di sostegno.
Devono camminare con gambe che necessitano di sostegno e a buon diritto hanno paura di avanzare e di mantenere la propria posizione.
Cercano allora negli altri quel sostegno e quella fiducia che nella loro vita sono così poco sviluppati.
Per compensare tale carenza, tentano di rafforzare la parte superiore del corpo attraverso un’accentuazione dei muscoli del cervello delle braccia.
Le gambe forti e slanciate sono anch’esse sottili, ma non sono affatto deboli.
Sono caratterizzate da una mobilità intensa e spontanea che può arrivare all’agitazione nervosa. Sempre in attività, hanno problemi ad arrivare e a restare. Queste gambe sono considerate attraenti, perché sono tese e slanciate, e quindi mobili e nervose.
Ma dietro all’eleganza rapida e mobile, si nasconde una certa instabilità.
A questo tipo di gamba si contrappongono le gambe massicce ma poco sviluppate, con cui i soggetti si trascinano nella vita. È probabile che queste persone fin dall’infanzia si siano sentite dire:
«Alza le gambe!», «Inciampi continuamente nei tuoi piedi!», Spesso prestano ascolto a queste profezie e diventano di ostacolo a loro stessi: si reggono con difficoltà sui piedi e procedono con altrettanta difficoltà.
La debolezza della loro posizione e del loro atteggiamento li abbatte, come la zavorra che si tirano dietro. La loro andatura strascicata, che li fa sembrare addormentati, è inadatta per affrontare la vita. Strisciando per la strada, mancano spesso della stabilità necessaria e di capacità di resistenza.
