Danni da carenza
Gli effetti benefici della vitamina K2 sono tanti quanto, al momento almeno, sconosciuti o non riconosciuti (la ricerca scientifica che ne illustra l’importanza si sta accumulando sempre più negli ultimi anni, ma le istituzioni non lo ammettono).
Se la vitamina D è notoriamente utile per l’assorbimento del calcio, servono infatti alcuni cofattori di tale sostanza (particolarmente vitamina K2 e boro) per indirizzare correttamente il calcio nelle ossa e nei denti invece che nei tessuti molli (come nei reni, con possibile effetto di disfunzione dell’organo e/o di creazione di calcoli) e nelle pareti delle arterie.
Di conseguenza l’assunzione di vitamina K2 può essere una semplice quanto efficace chiave di volta per la gestione, la prevenzione e la cura di problemi cardiovascolari e di varie problematiche relative alla salute di denti ed ossa, e permette quindi di integrare meglio, più efficacemente e in maniera più sicura la vitamina D (mantenendoci al sicuro da eventuali danni di eccessiva calcificazione).
Possiamo trovare prova di quanto su riportato nell’articolo scientifico Nutritional strategies for skeletal and cardiovascular health: hard bones, soft arteries, rather than vice versa, e in tutti gli articoli citati nelle referenze dell’articolo stesso.
Gli autori consigliano tra l’altro di assumere calcio dagli alimenti invece che dagli integratori, di assumere un adeguato ammontare di proteine animali assieme ad un ammontare di 1 grammo di calcio al giorno preso però dagli alimenti piuttosto che dagli integratori (anche perché occorre fare attenzione agli effetti dannosi che può causare un eccesso di calcio).
Viene consigliato inoltre,di aumentare l’assunzione di frutta e verdura per alcalinizzare l’organismo e promuovere la salute delle ossa, aumentare il consumo del potassio a scapito del sodio, mangiare cibi ricchi di vitamine K1 e K2, e possibilmente includere le ossa nella dieta in quanto fonte di idrossipatite di calcio e di molti altri nutrienti necessari per la costruzione dell’osso.
Quando si parla di assunzione di ossa, si intende di ossa di animali da derivazione biologica e possibilmente che vanno al pascolo (ma non di maiale, anche se non viene specificato). Le ossa vanno bollite (in caso di pollo o coniglio circa 16-18 ore, in caso di manzo circa 24 ore) e verso la fine si possono aggiungere cipolla e qualche verdura perr dare maggior sapore.
La cosa migliore è utilizzare una pentola specifica per le cotture a fuoco lento e di lunga durata (slow cooker). Questo brodo d’ossa è ricco di sostanze che aiutano a risanare l’intestino (la cresta e le zampe di gallina contengono moltissimo collagene e sono utilissime per fare questo brodo).
Le vitamine del gruppo K sono ancora più importanti al giorno d’oggi soprattutto per due motivi. Il primo è che una flora batterica benefica normalmente produce vitamina K,e trasforma la forma K1 (assunta con i vegetali) nella forma K2, ma a causa di farmaci e cattiva alimentazione la disbiosi intestinale è sempre più diffusa in tutto il mondo.
Il secondo è che una delle tradizionali fonti di vitamina K2, la carne, contiene tale vitamina solo se l’animale si nutre di erba o altri vegetali ricchi della forma K1; se gli animali mangiano soia o mais, sono carenti di vitamina K1 e impossibilitati quindi a compiere la trasformazione da K1 in K2 per mancanza di materia prima.
È per questo che una delle poche fonti di vitamina K2 rimangono attualmente le uova, ma ne servirebbero una ventina al giorno per fornire una dose decente di tale sostanza. Questo spiega perché l’integrazione di tale sostanza potrebbe diventare importante per molte persone.
L’unica fonte vegetale molto ricca è il natto, ottenuto dalla fermentazione della soia con il bacillus subtilis . Purtroppo il natto ha un sapore decisamente ostico, e non si riesce a reperire facilmente in Italia (è un prodotto tipico del Giappone); si può preparare una forma di natto anche partendo da altri legumi come i fagioli oppure fermentando alcuni vegetali.
Il natto è ricchissimo di una forma di vitamina K2 detta MK-7, una molecola un po’ più lunga di quella della forma MK-4, che tipicamente si trova nelle uova e nella carne degli animali che mangiano erba.
Ulteriori informazioni sono reperibili in inglese nell’articolo The ultimate K2 resource (che suggerisce di utilizzare entrambe le forme di vitamina K2 per un maggiore beneficio) o sui libri Vitamin K2: The Missing Nutrient for Heart and Bone Health di Dennis Goodman, Vitamin K2 and the calcium paradox di Kate Rheaume-bleue, e The Miraculous Results of Extremely High Doses of the Sunshine Hormone Vitamin D3 di Jeff T. Bowles (dove si discute un protocollo di assunzione di alte dosi di vitamina D3 e di dosi proporzionali di vitamina K2).
Una dose minima giornaliera è stimata intorno ai 100/200 microgrammi al giorno, ma c’è chi consiglia 1000 microgrammi al giorno, specie se si assumono dosi relativamente alte di vitamina D3 (10.000 al giorno), e c’è chi consiglia dosi proporzionalmente maggiori di K2 per chi assume dosi ancora maggiori di D3.
La vitamina K2 difficilmente può causare effetti collaterali se assunta in dosi troppo alte, ma pare che assumendo vitamina D3 e K2 si possano avere problemi da carenza di magnesio, e dal momento che questa sostanza è utilissima ed è per altro uno dei cofattori della vitamina D, ha senso integrarlo assieme a vitamina D3, K2 e boro.
Per mettere a posto problemi articolari le suddette sostanze possono avere un ruolo importante, ma può essere necessario anche un adeguato apporto di calcio. Ad ogni modo prima di affrontare una integrazione di qualsiasi tipo è sempre consigliato consultarsi col proprio medico di fiducia.
1175 Pubblicato su Open Heart. 2016 Mar 22;3(1):e000325, autori O’Keefe JH, Bergman N, Carrera-Bastos P, Fontes-Villalba M, DiNicolantonio JJ, Cordain L; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4809188/.
1176 Ordinabile per esempio al seguente linkhttp://www.nattostarter.com/nattostarter.php.
1177 Visionabile al link https://chrismasterjohnphd.com/…/the-ultimate-vitamin-k2-r…/.