Le funzioni corporee dovrebbero essere l’ultimo dei nostri problemi.
Il corpo umano è stato progettato dall’evoluzione, in modo da non dipendere dalle nostre azioni volontarie, in una specie di automatismo. Difatti in genere, non pensiamo a quando dobbiamo mangiare, perché sarà il nostro corpo ad avvertirci tramite lo stimolo della fame.
Lo stesso vale per la sete, per il sonno e per eliminare le scorie dal nostro organismo.
Certo non ci sforziamo per andare a fare pipì, perché è uno stimolo naturale che si presenta al momento giusto (quando la vescica è piena).
Sarebbe per noi impossibile urinare se non avessimo lo stimolo. Anche la defecazione è un’azione naturale stimolata, quando serve, dal nostro corpo.
Ma al contrario, oggi la popolazione ha sempre più difficoltà nella defecazione (stipsi), sforzandosi nella funzione corporea, quando invece dovrebbe risultare la più naturale delle funzioni umane.
Nel regno animale non troverete mai degli animali che non riescono a defecare, anche perché se così fosse, senza lassativi morirebbero. Al contrario noi umani troviamo, piuttosto normale, soffrire di tale patologia.
Siamo abituati a prendere lassativi, erbe miracolose o come suggeriscono i medici “di mangiare più fibre”.
La domanda che ci dovremmo porre è la seguente:
Perché a volte le feci sono dure come sassi e abbiamo difficoltà ad espellerle?
Possibile che l’evoluzione non abbia trovato un modo per risolvere lo scomodo e banale problema?
Le risposte sono sempre le stesse: il consumo di carboidrati ha creato un problema nuovo che l’evoluzione non aveva previsto.
Vi ricorderete che l’assunzione di amidi e zuccheri causa ritenzione idrica, dovuta al sale trattenuto dall’aldosterone (l’insulina lo utilizza per obbligare le cellule a prendere il glucosio).
L’evoluzione non aveva previsto questa forte necessità di ritenzione idrica e quindi non ha predisposto dei campanelli di allarme (senso della sete) per stimolarci a bere più acqua.
Quando il sale finisce nel sangue e nella matrice extracellulare necessita di acqua e quindi non avendo bevuto, la trattiene dal chimo alimentare (nell’intestino cieco) durante la formazione delle feci, che ovviamente saranno meno idratate e più dure.
Lo stesso effetto lo riscontriamo per l’urina, che risulterà meno abbondante e più gialla.
Al contrario un’alimentazione a base di proteine, grassi e vegetali, ci permetterà di ritornare a delle funzioni corporee regolari e naturali.
Una delle conseguenze dirette della stipsi è la malattia emorroidaria, alla quale si aggiunge un altro fattore scatenante, ovvero l’infiammazione delle emorroidi (cuscinetto di tessuto vascolarizzato).
Tale tessuto, ad alto contenuto di fibre elastiche, è anche molto ricco di capillari e la sua elasticità permette di assolvere il compito di tenere chiuso l’ano.
L’infiammazione di questo tessuto, aumenta esponenzialmente l’azione degenerante del passaggio delle feci dure, causando un’accelerazione della patologia emorroidaria.
Il motivo principale dell’infiammazione tissutale è il consumo di carboidrati (derivati da amidi e zuccheri) che tende ad influenzare maggiormente i tessuti molli del nostro corpo (infiammazione e ritenzione idrica).