Integrazione degli assi ormonali

È stato osservato che situazioni di stress psicologico ambientale si osserva la riduzione di concentrazione di alcuni micronutrienti nell'organismo. In particolare, è stato osservato con elevata evidenza che lo stress cronico riduce le concentrazioni di magnesio e zinco

La guarigione è prendersi cura di Sé

In situazioni di stress cronico ci troviamo di fronte a un’eccessiva produzione di cortisolo. Ma quando lo stress cronico è costante, si ha una stimolazione di cortisolo, quindi si perdono i meccanismi di regolazione ormonale, di feedback negativo.

Quindi avremo tutte le conseguenze dell’iper cortisolo con insulino resistenza, obesità. La riduzione della risposta immunitaria, ansia, insonnia, depressione per l’effetto anche a livello del sistema nervoso centrale.

Dove il cortisolo svolge un ruolo fondamentale aumentando il rischio cardiovascolare di patologie neurodegenerative, alterazione anche dei sistemi, detossificazione, fino ad arrivare a situazioni di stanchezza surrenale dove la persona non ce la fa più e quindi sfociano in situazioni di tipo cortisonico, caratterizzate da fatigue, ipoglicemia, infiammazione, riduzione della risposta immunitaria.

Cosa succede in situazioni di stress dal punto di vista dei micronutrienti. È stato osservato in diversi studi questo una revisione di vari studi abbastanza recente pubblicato lo scorso anno 2022.

È stato osservato che situazioni di stress psicologico ambientale, c’è la riduzione di concentrazione di alcuni micronutrienti nell’organismo. In particolare, è stato osservato con elevata evidenza che lo stress cronico riduce le concentrazioni di magnesio e zinco.

Minore evidenza si hanno invece per la modulazione della concentrazione di calcio, ferro e vitamina D3. Il magnesio è un micronutriente fondamentale per la salute dell’organismo. È coinvolto in più di 300 azioni enzimatiche e addirittura si ritiene che siano il doppio. Gli enzimi sono regolati dal magnesio.

Questi enzimi intervengono in moltissimi processi come la sintesi proteica, contrazione muscolare, funzionamento del sistema nervoso, controllo della glicemia, controllo dell’attività dei recettori per gli ormoni, regolazione della pressione cardiaca sistolica e stabilità cardiaca.

Così come coinvolto nel metabolismo dell’ATP. Il magnesio è uno stabilizzatore della struttura dell’ATP, quindi la sua presenza è fondamentale per poter utilizzare in modo efficace l’ATP.

È coinvolto anche nella sintesi degli acidi nucleici. Abbiamo detto che lo stress sia acuto che cronico riducono la concentrazione plasmatiche di magnesio, ne aumentano la secrezione urinaria. E in una sorta di circolo vizioso in cui si instaura una carenza di magnesio.

insonnia

Questa stessa carenza andrà a determinare una mancata una alterata risposta allo stress e quindi a peggiorare la risposta dell’organismo. Per cui utilizzare il magnesio. Considerare una supplementazione di magnesio in un paziente stressato è fondamentale.

Il magnesio, lo ione, tra l’altro, di cui si osserva un’ampia e diffusa carenza nella popolazione. Circa il 77% della popolazione ha una carenza di magnesio. Senza dubbio abbiamo detto che c’è questo circolo vizioso per cui lo stress cronico induce carenza di magnesio e quindi rende l’organismo meno capace di rispondere allo stress.

Si può manifestare con crampi, con alterazioni dell’umore, ansia, nervosismo, irritabilità, affaticamento, mancanza di energia, tensioni muscolari, colonie, manifestazioni come gambe senza riposo e estremità fredde.

Lo Zinco

Per quanto riguarda la modulazione dell’asse ipotalamo ipofisi surrene e la sua risposta allo stress. Il magnesio agisce in generale, riducendo di per sé stabilità neuronale. Modula infatti il rilascio di neuro mediatori eccitatori e aumenta del glutammato.

Lo zinco svolge tre importanti ruoli biologici nell’organismo:

il catalitico: è essenziale e direttamente coinvolto nella catalisi e co-catalisi da parte degli enzimi

(sintesi del DNA, crescita normale, sviluppo cerebrale, risposta comportamentale, riproduzione, sviluppo fetale, stabilità della membrana, formazione ossea e guarigione delle ferite);

il regolatore: lo zinco regola sia l’attività enzimatica che la stabilità delle proteine come attivatore o come ione inibitore; modula i processi di trasduzione del segnale cellulare e funziona anche come modulatore della neurotrasmissione sinaptica nel caso dei neuroni contenenti Zn nel proencefalo.

Lo zinco è essenziale per la struttura e la funzione di varie proteine e componenti cellulari e svolge un ruolo importante nella fisiologia umana dal suo coinvolgimento nella corretta funzione del sistema immunitario al suo ruolo nella crescita cellulare, proliferazione cellulare, apoptosi cellulare.

lo strutturale: ruoli strutturali e funzionali in diverse proteine. 

colazione 2

Lo zinco svolge anche un ruolo fisiopatologico chiave nei principali disturbi neurologici, come il morbo di Alzheimer, il cancro, l’invecchiamento, il diabete e la depressione. Disturbi significativi di grande interesse per la salute pubblica sono associati alla carenza di zinco.

Sebbene significativamente meno comune nelle nazioni ad alto reddito, la carenza di zinco si verifica più frequentemente negli anziani, nei vegani/vegetariani (rapporti molari fitati: zinco elevati) e negli individui con malattie croniche come la cirrosi epatica o la malattia infiammatoria intestinale.

Lo stato dello zinco è determinato principalmente dall’assunzione di zinco nella dieta; fattori aggiuntivi come la composizione della dieta, l’assunzione di alcol e lo stato patologico possono ridurre significativamente l’assorbimento e l’immagazzinamento dello zinco o aumentare l’escrezione di zinco;

lo zinco di origine animale è più biodisponibile rispetto a quello di origine vegetale; le diete contenenti fitati elevati: rapporti molari di zinco possono causare carenza, anche con un’adeguata assunzione di zinco;

gli individui anziani sono anche significativamente più suscettibili alla carenza di zinco. La carenza di zinco causata da fattori di malattia, età e stile di vita. Si stima che la prevalenza globale della carenza di zinco sia compresa tra 17% e 30%.

Adv Nutr 2019;10:696–710

Alessandra Tagliabracci
Alessandra Tagliabracci
Fano (PU)
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Io, dentro ad una stanza buia, con una porta chiusa, dalla quale sbirciavo impaurita, dal buco della serratura il mondo fuori di me. Poi il giorno 30 gennaio 2023, ho incontrato Francesco Ciani nel suo studio Naturopatico in Medicina di Segnale. La sua Eccellente Preparazione Professionale. La sua Bontà d’AnimA, mi hanno resa attenta ad ascoltarlo con attenzione ed interesse. Nelle sue parole, la mia AnimA si è Riconosciuta, ha Ricordato chi è. Francesco sta frantumando tutti i miei schemi mentali errati, nei quali mi ero sempre identificata: È questa la Chiave che sta spalancando la serratura di quella porta!!!! Là fuori c’è il Mare🌊 il Sole ☀ la Luna 🌙✨le Stelle ✨🌟 Gioia🎊 Gioco🎈🎈……. LA VITA! Dirti Grazie ❤Francesco❤ non ti rende giustizia, Ma non ho altre parole🙏

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