Indicazioni nutrizionali

I pasti dovrebbero essere tre, distanziati di circa 5-6 ore e decrescenti in quantità dalla mattina alla sera.

Per evitare la malnutrizione

Per evitare la malnutrizione, occorre sfruttare l’appetito e il tempo a disposizione per garantire all’organismo un adeguato apporto di proteine, carboidrati, grassi e micronutrienti. Si devono mangiare alimenti naturali, assecondando gli stimoli di fame e sazietà.

I pasti dovrebbero essere tre, distanziati di circa 5-6 ore e decrescenti in quantità dalla mattina alla sera. Tra i pasti è consigliato assumere, per gola e non per fame, frutta e verdura cruda e scondita.

Se poche ore dopo il pasto dovesse comparire la fame, si dovrebbe aumentare il pasto precedente finché non sarà raggiunto un segnale di sazietà fino al pasto successivo.

Un apporto giornaliero di proteine pari a 0,8-1,2 g/kg di peso corporeo è il minimo per garantire la normoproteicità; in alcuni casi gravi si può arrivare anche a 1,8 g.

Ciò vuol dire che una persona che pesi 80 kg necessita di circa 80 g di proteine, corrispondenti all’incirca a 400 g di alimenti proteici da assumere nel corso di tutta la giornata.

Non riuscendo ad assimilarli tutti in un solo pasto, è necessario distribuire tali alimenti nei tre pasti principali.

Di seguito le indicazioni da seguire.

Colazione

La colazione è un pasto molto importante, può essere considerata il più influente della giornata. La sua omissione può comportare, secondo gli studi, alterazioni della sensibilità insulinica con aumento del BMI e della circonferenza vita (29).

Occorre assumere:

liquidi: , tisane, spremute, estratti, latte o bevanda vegetale, yogurt ecc.;carboidrati: cereali integrali (per esempio fiocchi di frumento integrale, fiocchi di riso integrale, pane integrale);proteine: pesce, uova, carne, semi oleaginosi (noci, mandorle, nocciole ecc.), latticini;verdura e frutta.

29 Farshchi HR, Taylor MA, Macdonald IA. Deleteris effects of omitting breakfast on insulin sensitivity and fasting lipid profiles in healthy lean women. Am J Clin Nutr. 2005;81(2):388- 96; Sakurai M, Yoshita K, Nakamura K, Miura K, Takamura T, Nagasawa SY, et al. Skipping breakfast and 5-year changes in body mass index and waist circumference in Japanese men and women. Obes Sci Pract. 2017;3(2):162-70.

Pranzo e Cena

Per garantire un sufficiente apporto di tutte le componenti, una soluzione efficace è quella di associare le stesse quantità di proteine, carboidrati e verdura / frutta.

È possibile utilizzare tre piatti separati, oppure un piatto comprendente le componenti separate o mischiate; l’importante è che vengano introdotte le componenti nella stessa quantità “visiva”, cioè senza pesare gli alimenti.

Per esempio, per preparare un’insalata di riso è sbagliato cucinare tanto riso integrale e aggiungere qualche verdura e una scatoletta di tonno; occorre che, visivamente, il tonno sia tanto quanto il riso integrale, come anche le verdure. In questo modo non si eccede con i carboidrati e si riescono ad assumere adeguate quantità di proteine e verdure

Nel caso si abbia ancora fame è possibile continuare a mangiare, ma sempre le tre componenti insieme.

Le componenti sono le seguenti:

carboidrati: cereali integrali, patate, legumi;proteine: pesce, uova, carne, semi oleaginosi (noci, mandorle noccioleecc.), latticini;verdura e frutta.

Bisogna mangiare bene, il che vuol dire rispettare i seguenti criteri.

Associare sempre le verdure ad alimenti ricchi in carboidrati e proteine. I meccanismi per cui ridurrebbero l’incidenza dei tumori pare siano più associati agli effetti dei prodotti digeriti sul microbiota intestinale, rispetto alle capacità alcalinizzanti (30).

Scegliere frutta e verdura biologiche, in modo da ridurre l’assunzione di possibili interferenti endocrini, rispettando la stagionalità delle stesse. Al momento attuale, tuttavia, gli studi sugli effetti degli alimenti biologici sono controversi.

Prediligere la cottura al vapore o la bollitura degli alimenti, in grado di contrastare la formazione di AGE dannosi per il nostro organismo.

Evitare la carne processata: salumi, hot dog, würstel e tutti i vari tipi di carne che subiscono processi di lavorazione andrebbero evitati, perché considerati sicuramente cancerogeni per l’uomo.

30 Henning SM, Yang J, Shao P, Lee RP, Huang J, Ly A, et al. Health benefit of vegetable/fruit juice-based diet: Role of microbiome. Sci Rep. 2017;7(1):2167.

La carne rossa è invece inserita tra i probabili cancerogeni, cioè tra quelle sostanze che sono correlate con i tumori nell’animale e che potrebbero generare patologie anche nell’uomo attraverso gli stessi meccanismi di cancerogenesi. Il dibattito a tal riguardo è apertissimo e i pareri sono molto contrastanti.

Parecchi studi non differenziano carni rosse fresche e processate e, laddove dovessero considerare solo quelle fresche, non valutano la differenza tra la carne rossa fresca biologica proveniente dalla macellazione di animali grass-fed e i prodotti derivanti da animali nutriti con mangimi, antibiotici e interferenti endocrini.

Non si tiene nemmeno conto degli effetti protettivi dell’associazione delle verdure con la carne (31), poiché ciò potrebbe sovvertire completamente gli esiti degli studi. A ciò si aggiungono le pubblicazioni che non individuano differenze di mortalità tra vegetariani e non vegetariani (32). 

In mancanza di dati certi, e considerato che la carne ha rappresentato per noi un’importante fonte alimentare oltre che un meccanismo evolutivo, non appare corretto eliminare la carne rossa, purché sia di alta qualità e biologica.

31 Turner ND, Lloyd SK. Association between red meat consumption and colon cancer: A systematic review of experimental results. Exp Biol Med (Maywood). 2017;242(8):813-39.

32 Appleby PN, Crowe FL, Bradbury KE, Travis RC, Key TJ. Mortality in vegetarians and comparable nonvegetarians in the United Kingdom. Am J Clin Nutr. 2016;103(1):218-30.

Latticini

Fino a 10.000 anni fa cacciavamo gli animali, non era di certo nostra intenzione mungerli. L’unico latte a nostra disposizione era quello materno, ben diverso dal punto di vista quali – quantitativo rispetto al latte vaccino attuale. 

La popolazione comprende coloro che sono in grado di digerire correttamente il lattosio, scindendolo negli zuccheri glucosio e galattosio, e coloro che perdono la lattasi, l’enzima deputato a tale attività.

L’assunzione di latticini in un soggetto con poca lattasi comporta la digestione non corretta dell’alimento, con conseguenti fenomeni infiammatori intestinali e fermentativi da parte della flora microbica intestinale, con possibile comparsa di stipsi o diarrea, gonfiore addominale e meteorismo

Anche la digestione degli altri alimenti potrebbe risultare compromessa in uno scenario del genere.

I latticini, quindi, possono essere consumati in modo limitato all’interno di una dieta variata nei soggetti che non hanno problemi a seguito della loro assunzione, mentre andrebbero evitati da coloro che presentano una sintomatologia suggestiva di intolleranza alimentare

Si sospende tutto il gruppo alimentare del latte e derivati, finchè  si sia rieducata l’infiammazione, per poi accedere a piccole porzioni a rotazione per comprendere se tolleriamo meglio questi prodotti aiutandosi con dei wash intestinali e ripristini  enzimatici è sicuramente più veloce e funzionale.

Soia

I suoi effetti sullo sviluppo dei tumori sono un argomento di forte discussione. Si era partiti dal concetto che gli isoflavoni della soia fossero in grado di inibire lo sviluppo del tumore mammario riducendo la produzione di estrogeni, la proliferazione cellulare e la produzione di specie reattive dell’ossigeno

L’attività estrogenica delle sostanze in essa contenute, come la genisteina, è stata associata in alcuni casi a effetti negativi sull’efficacia della terapia con tamoxifene (33), in altri casi a effetti protettivi (34). 

33 Setchell KD, Cassidy A. Dietary isoflavones: Biological effects and relevance to human health. J Nutr. 1999;129(3):758S-767S.

34 Zhang X, Cook KL, Warri A, Cruz IM, Rosim M, Riskin J, et al. Lifetime genistein intake increases the response of mammary tumors to tamoxifen in rats. Clin Cancer Res. 2017;23(3):814-24.

Sebbene vi siano evidenze scientifiche circa la riduzione del rischio di mortalità o recidiva associate al consumo di soia nelle donne cinesi (35), mancano dati esaustivi riguardanti la popolazione femminile occidentale, dove il consumo è di norma più ridotto. 

In conclusione, si consiglia un consumo limitato della soia e dei derivati, all’interno di una dieta variata.

35 Chi F, Wu R, Zeng YC, Xing R, Liu Y, Xu ZG. Post-diagnosis soy food intake and breast cancer survival: A meta-analysis of cohort studies. Asian Pac J Cancer Prev. 2013;14(4):2407-12.

Zucchero e derivati

Eliminare lo zucchero semplice, in tutte le sue forme, dalla dieta. La frase “Non riesco a bere il caffè senza zucchero” può voler dire che il caffè in realtà non piace, oppure che il bisogno principale per cui lo si assume è proprio la ricerca di zucchero. Tale sostanza è in grado, a modo suo, di generare dipendenza in chi lo assume.

Evitare i dolcificanti artificiali, per i possibili effetti negativi sul microbiota intestinale (36). Variare gli alimenti in modo da ridurre il rischio di infiammazioni da cibo. Limitare l’utilizzo di farmaci, a meno che non siano strettamente necessari, per tutti gli effetti collaterali a essi associati.

36 Suez J, Korem T, Zeevi D, Zilberman-Schapira G, Thaiss CA, Maza O, et al. Artificial sweeteners induce glucose intolerance by altering the gut microbiota. Nature. 2014;514(7521):181-6.

Evitare l’assunzione di prodotti industriali, prediligendo tutto ciò che è naturale. Il primo passo verso la salute non è, quindi, provare prodotti miracolosi o fungere da cavie per esperimenti scientifici chiamati falsamente diete. 

Occorre ripulire l’organismo da tutto ciò che non ci appartiene e contro cui il sistema immunitario lotta, distogliendo le attenzioni dai pericolosi processi di cancerogenesi. L’alimento è un farmaco che assumiamo almeno tre volte al giorno. 

Possiamo, a seconda di ciò che mangiamo, proteggere l’organismo oppure infiammarlo, scatenando tutti i vari processi che portano, nel tempo, alla genesi del tumore. Dopo aver modificato il proprio modo di mangiare, privilegiando il naturale a scapito dell’artificiale, sarà possibile adottare ulteriori accorgimenti per migliorare ulteriormente lo stato di salute.

Bibliografia: Medicina di Segnale

Elisabetta Zaniolo
Elisabetta Zaniolo
Padova
Leggi Tutto
Francesco è una persona meravigliosa . Ti ascolta con cuore e parla alla tua AnimA. Un diamante prezioso. Felice di averlo conosciuto nel mio cammino 💕💕💕

Cerchi Soluzioni?

Puoi utilizzare questa barra di ricerca o usare WhatsApp

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *