Cervello enterico

Il sistema nervoso enterico, o secondo cervello, controlla l’apparato digestivo e ha sede nel tessuto che riveste l’esofago, lo stomaco, l’intestino tenue e il colon.

La salute è conoscenza di Sé

Robinson (1855-1910) pubblicava il libro Abdominal and Pelvic Brain (Il cervello addominale e pelvico) in cui veniva sostenuta in modo chiaro e inequivocabile l’esistenza di due cervelli nell’organismo umano.

Robinson formulava questa tesi in termini molto precisi: nei mammiferi esistono due cervelli di importanza quasi pari, tanto per l’individuo quanto per la specie. Uno è il cervello contenuto nel cranio, strumento della volizione, del progresso mentale e dell’autodifesa.

L’altro è quello addominale, strumento della funzione vascolare e viscerale. Automatico, vegetativo, è il cervello subcosciente dell’esistere fisico. Nel cervello cranico risiede la coscienza del bene e del male, fondamento di ogni progresso mentale e morale.

 Il cervello sito nell’addome ha anch’esso un potere stupefacente, ed è di occuparsi in ogni momento del mantenimento dell’organismo, vigilando silenzioso sulle viscere. Tale cervello addominale presiede alla vita organica e controlla la funzione ritmica degli organi interni.

È un recettore, un riorganizzatore, un emettitore di forze nervose. Dispone delle potenzialità di un vero e proprio cervello ed è un centro nervoso chiave per la salute o la malattia.

Il cervello addominale non è un mero agente del cervello e del midollo spinale, poiché riceve e genera forze nervose in modo autonomo, presiede alla nutrizione ed è il centro vero e proprio della vita.

In esso si riflettono tutti i fenomeni fisiologici e patologici della funzione viscerale, come il ritmo, l’assorbimento, la secrezione e la nutrizione. E può vivere indipendentemente da quello cranico, come testimoniano in modo inequivocabile quei bambini che nascono privi di asse cerebrospinale.

Il cervello del cranio, al contrario, non può sopravvivere senza quello addominale. Joana Bonet in uno dei contributi pubblicati nel libro Inteligencia digestiva (Intelligenza digestiva) della dottoressa Irina Matveikova: […] i nostri lontani parenti ascoltavano in larga parte la pancia e agivano secondo i segnali che inviava loro il cervello intestinale.

Per gli animali, in effetti, la voce del cervello enterico rimane tuttora il fattore predominante di informazione e comunicazione. Ci capita spesso di rimanere stupiti di fronte alla sicurezza del sesto senso di cani, cavalli, gatti …

Gli animali sono più attenti alla dimensione istintuale e ai segnali che invia loro la pancia. Noi invece, gli esseri superiori, guidati dalla voce onnipotente e costante della mente e della coscienza, ci siamo distaccati dal mondo animale (non del tutto) e abbiamo zittito questa capacità di intuizione propria delle nostre «viscere».

 Nonostante tutto, però, a ognuno di noi capita, di tanto in tanto, di sperimentare il «sentire di pancia»: sono segnali che provengono da molto in profondità, emergendo in situazioni emotive intense ed estreme, accompagnati da tutto un ventaglio di sensazioni che vanno dal solletico piacevole, fino al groppo in gola, al senso di vuoto, al dolore.

È così che ci parla il cervello intestinale. Il poverino, per richiamare la nostra attenzione e provocare qualche risposta, ha bisogno di gridare molto forte, usando un «linguaggio» fatto di accessi di diarrea, spasmi, nausee.

Anche se, come abbiamo già visto e la scienza ha oggi riconosciuto, intestino e cervello, per quanto ben distanziati negli esseri umani adulti, sono in costante comunicazione attraverso il nervo vago, o pneumogastrico, il decimo delle dodici paia di nervi cranici.

Tornando al dottor Gershon, egli è considerato il padre di una nuova disciplina scientifica, la neurogastroenterologia, il cui oggetto di studio è proprio il sistema nervoso enterico, o secondo cervello, che controlla l’apparato digestivo e ha sede nel tessuto che riveste l’esofago, lo stomaco, l’intestino tenue e il colon.

Questo sistema è sensibile agli ormoni ed è incaricato del coordinamento di riflessi e moti del tubo digerente e degli ureteri, della regolazione delle secrezioni, in particolare quella biliare e la pancreatica, e delle contrazioni, sia peristaltiche, sia quelle che si traducono in vomiti e diarree.

Bibliografia: Intestino secondo cervello Le rivoluzionarie scoperte scientifiche sulla microflora intestinale

Elisa D'Egidio
Elisa D'Egidio
Fano PU
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Francesco è una di quelle persone i cui consigli ed insegnamenti ti rimangono impressi nella mente ed in tutto il corpo, anche a distanza di tempo. Mi ha insegnato ad ascoltarmi, capirmi, prendermi cura di me ed amarmi più di qualsiasi altra cosa. Questo credo che sia il segreto per far entrare nel nostro mondo persone poi in grado di amarci ed apprezzarci allo stesso modo se non più di quanto amiamo noi stessi. È un processo lungo e faticoso all'inizio, bisogna armarsi di pazienza e coraggio, ma una volta ingranata la marcia la strada è solo in salita. Grazie di tutto. A presto 🧡

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