La guarigione è sempre legata alla comprensione
Malattia Espressione dell’AnimA
La parte del corpo più lontana dalla testa è il piede, che rappresenta l’elemento più umano del nostro corpo.
Mentre condividiamo tutte le altre strutture e tutti gli altri organi, compreso il cervello, con il resto delle creature viventi, il piede è il garante unico del nostro stare eretti: tuttavia riceve poca gratitudine e poca riconoscenza.
Il modo in cui andiamo in giro con i nostri piedi rivela il nostro stile di vita. Mentre per un periodo lunghissimo della nostra evoluzione abbiamo avuto, mediante la pelle, un contatto diretto con la terra, da qualche secolo lo evitiamo.
Andare a piedi nudi svolge nella vita individuale solo un piccolo ruolo nella fase iniziale. La tendenza successiva a portare scarpe con i tacchi, mostra l’intenzione inconscia di distanziarsi il più possibile dalla madre terra.
Le donne in particolare se ne servono per portare i loro talloni di Achille lontano dalla zona di pericolo ( del serpente). La distanza dalla terra conferisce eleganza, la perdita del contatto col suolo viene accettata con piacere.
Rinchiudere il piede in scarpe molto strette e fasciarlo strettamente e impedirgli di crescere, come si faceva nell’antica Cina, sono abitudini che gettano una luce significativa sui martirii che le nostre «radici» devono subire.
Ancora oggi si constata una predilezione per i piedi piccoli, per cui non di rado mettiamo scarpe corte, che si trasformano in un vero e proprio strumento di tortura.
La mutilazione intenzionale delle radici nell’antica Cina e da noi è in contrasto con l’espressione tedesca: auf groflem Fufte lebeti, che significa vivere da gran signore.
Questa espressione allude al fatto che le radici forti sono la base del successo nella vita.
Con radici ben sviluppate ci si può permettere di fare molte cose; se però ci chiudiamo in una prigione troppo stretta, dovremo pagare il nostro errore a un livello più alto. Secondo il principio «Come sopra così sotto», sulla pianta del piede, attraverso le zone di riflesso
è riprodotto tutto il nostro corpo; le zone della testa vengono a configurarsi nelle regioni degli alluci.
Proprio per questo motivo il martirio della parte anteriore dei piedi, dovuto a scarpe troppo strette, provoca un aumento del mal di testa.
Nelle cosiddette culture primitive, in cui si cammina esclusivamente a piedi nudi, il mal di testa è sconosciuto come la consuetudine di rompersi la testa o di andarla a sbattere contro il muro. La capacità di avere basi solide, di assestarsi bene nella vita e di reggersi in piedi da soli, mostra in che misura abbiamo bisogno delle nostre radici e quanto sia privo di senso trascurarle.
La fermezza, la stabilità, la resistenza e la costanza provengono da loro e ci permettono di superare i problemi che dobbiamo affrontare nella vita.
Il piede sano di una personalità stabile presenta una doppia volta con due ponti e tre punti di contatto con la terra.
La volta più piccola, posta nella parte anteriore della pianta, è in contatto con la terra in due punti, all’altezza del dito più piccolo e di quello più grande. Quella più grande invece termina nel tallone. Il nostro piede viene quindi a configurarsi come una sorta di treppiede stabile ed elastico.
Purtroppo gli uomini moderni hanno perso questo contatto ideale ed equilibrato con la terra
la maggior parte di loro avanza barcollando, poiché non trova più appoggio su tre punti, ma soltanto su uno o al massimo due.
Chi sta con i due piedi a terra e vi si appoggia in tutti e tre i punti, può fidare su una base sicura e su un senso della realtà ben fondato.
Chi al contrario scivola sfiorando appena il suolo, è una persona che preferisce rimanere irrealisticamente sospesa al di sopra dei fatti. La sua vita manca notevolmente di sostegno e si basa, o meglio scivola, su piedi deboli.
L’appiattimento della concavità minore toglie alla volta anteriore un pilastro e riduce il contatto con la terra a due punti soli. Se anche la volta maggiore è assente, si parla di piedi piatti.
L’elasticità e i punti di appoggio differenziati non esistono più. Il soggetto scivola su una superficie piatta come se stesse pattinando, senza riuscire a trovare stabilità o a fermarsi.
Spesso questo dato si riflette in una vita libera, priva di radici
Chi ha sostegni larghi, superficiali, un po’ impacciati, non ha affatto una personalità solida, ma libera e labile. Dato questo modo di vivere privo di basi e di punti fermi, i soggetti raramente riescono ad avere legami fissi.
Le persone dai piedi pesanti, addirittura incollati al suolo, sono completamente diverse dai «pattinatori». Sottolineano la sicurezza del loro punto di appoggio, ma è solo con grande difficoltà che riescono a sollevarsi da terra.
Si muovono trascinandosi, proprio come chi ha gambe grosse ma deboli
Anche metaforicamente, si staccano solo a fatica dal suolo: i piedi impediscono loro di raggiungere l’aereo mondo del pensiero, dove spontaneità e creatività sono di casa. Sono però fidati e costanti, giudiziosi e solidi.
Niente accade loro facilmente e poco si può ribaltare nella loro vita.
Se dunque i piedi piatti sono inarrestabili, quelli pesanti sono fissi. Rimanere con i piedi per terra è per loro più importante che muoversi:
Se però i piedi diventano pesanti come il piombo, tirano i loro possessori verso il basso e impediscono loro qualsiasi escursione nelle altre dimensioni.
La vita limitata al terreno dei dati di fatto, può diventare peraltro piuttosto noiosa
Ben diversa è la situazione dei principi e delle principesse che si muovono nel mondo, e specialmente nel mondo dei sogni, in punta di piedi, evitando le asperità della terra. Con ottimo stile di danza, ballano attraverso la vita.
L’andatura in punta di piedi è la variante naturale delle scarpe con i tacchi alti, e mostra quanto il suo possessore sia privo di contatto con la terra e manchi di stabilità.
Queste persone non mettono radici da nessuna parte, per non turbare la loro gaia esistenza (di artisti). Invece del senso della realtà, coltivano la fantasia.
Dei due lati del mondo polare, hanno optato per le altezze, lasciando le profondità a coloro che sono dotati di piedi pesanti.
Al posto delle radici hanno sogni ambiziosi, capacità creativa e un notevole slancio, hanno una fervida fantasia, ma nessun appiglio.
Portarli a terra è ancora più arduo che scuotere coloro che hanno i piedi pesanti
perché nel mondo fatato di chi si libra in aria niente è stabile e tutto è movimento. Ma anche la leggerezza di questi abitanti delle nuvole ha il suo lato d’ombra: essi trascurano ampiamente l’esistenza materiale.
Al polo opposto ci sono i piedi artigliati, con cui le persone si aggrappano alla superficie della terra. Le loro dita arcuate, a forma di uncino, cercano spasmodicamente un appiglio. Questi piedi parlano di un’esistenza minacciata, di un forte desiderio di trovare un appoggio e di non cedere.
Non soltanto le dita, ma anche i muscoli di tutta la gamba sono spesso cronicamente tesi e tradiscono un atteggiamento analogo nei confronti della vita. I piedi irrequieti rivelano al contrario la tendenza a correre sempre e per lo più a scappar via.
Coloro che ne sono dotati vanno sempre di corsa e dietro a questo impulso al movimento nascondono molto spesso tendenze alla fuga. Una direzione simile viene indicata da una posizione particolare della schiena, che fa sì che camminando il peso ricada sui talloni.
Stare sui talloni indica la volontà di retrocedere di fronte alla vita e mette al sicuro dai colpi di sfortuna. Le posizioni di queste persone possono essere facilmente modificate. Nonostante le loro ansiose rassicurazioni, tendono a mutare opinione ogni volta che il vento toglie loro la terra sotto i piedi.