Gravidanza bevande e alimenti da evitare

Una donna in normali condizioni di salute e peso dovrebbe avere, al termine della gestazione, un incremento di peso compreso tra i 7 e i 18 kg circa; è importante il peso di partenza

Indicazioni tra sintomo e causa

La gravidanza è una condizione fisiologica durante la quale i fabbisogni nutritivi variano per permettere la crescita e lo sviluppo del feto, ma anche preparare la mamma al successivo periodo dell’allattamento.

L’alimentazione costituisce uno degli aspetti fondamentali da monitorare strettamente durante la gravidanza.

Una donna in normali condizioni di salute e peso dovrebbe avere, al termine della gestazione, un incremento di peso compreso tra i 7 e i 18 kg circa; è importante il peso di partenza ed altrettanto importante aumentare in maniera fisiologica.

Un peso eccessivo durante la gravidanza può portare ad una serie di complicanze quali:

  • Ipertensione arteriosa
  • Diabete gravidico
  • Macrosomia del feto

Inoltre, può avere un impatto negativo sulla salute del bambino a lungo termine, con maggiore rischio di sviluppare condizioni di sovrappeso e obesità in adolescenza e in età adulta.

Durante la gravidanza la donna ha bisogno di una quota calorica maggiore per:

  • Formazione dei nuovi tessuti di feto, placenta e utero
  • Aumento di massa sanguigna e tessuto adiposo
  • Aumento del metabolismo basale nel secondo e terzo trimestre

L’OMS consiglia di:

  • Fare 4-5 pasti al giorno
  • Bere almeno 2 litri di acqua al giorno
  • Evitare bevande alcoliche

Non consumare proteine animali crude in caso di Toxo negativa (questo in realtà vale per tutti gli alimenti crudi, che devono essere opportunamente lavati e trattati).

Si consiglia un’alimentazione più varia possibile che comprenda adeguati apporti di:

  • Frutta e Verdura
  • Carboidrati complessi (cereali, pasta, patate)
  • Proteine (pesce, carne, uova, legumi, ma anche derivati del latte)
  • Fibre solubili (cicoria, radicchio, carciofi, insalate)

Le bevande e gli alimenti da evitare:

Fra gli alimenti che dovrebbero essere evitati da una donna in gravidanza troviamo:

  • Il pesce crudo: a meno che non ci sia la certezza che sia stato preventivamente surgelato a -35° C per almeno 15 ore o congelato a -20°C per almeno 7 giorni. La stessa raccomandazione è valida per i molluschi e i crostacei.

Infatti, tutti questi alimenti possono essere contaminati da parassiti (Diphyllobothrium, Pseudoterranova o Anisakis) che durante la gravidanza sono stati associati a problemi come le reazioni allergiche,

la malnutrizione, l’anemia, la riduzione delle difese immunitarie, le ostruzioni intestinali, le colecistiti, il parto pretermine e la compromissione della crescita e dello sviluppo del feto.

  • Le uova crude: in questo caso il rischio che si corre è di contrarre la salmonellosi, che può scatenare febbre e disturbi gastrointestinali.
  • È quindi bene fare attenzione a tutti i cibi che potrebbero contenere uova crude o poco cotte, come la maionese preparata in casa o il tiramisù.
  • La carne cruda: che può essere contaminata dal batterio della listeriosi (Listeria monocytogenes), una patologia che durante la gravidanza può manifestarsi con sintomi poco specifici (febbre, affaticamento, dolori), ma può avere gravi complicazioni, inclusi l’aborto e il parto prematuro.

Cuocere accuratamente la carne di pollo aiuta a evitare il Campylobacter, associato anche questo al rischio di aborto.

  • I salumi e gli insaccati: a meno che non si sia immuni alla toxoplasmosi. Questa patologia, causata dal Toxoplasma gondii, comporta gravi rischi per il feto, fra cui l’aborto e le lesioni cerebrali.

Inoltre, questi alimenti, ricchi di sali, affaticano l’emuntorio renale di madre e feto.

  • Il latte crudo: Anche in questo caso il rischio è di contrarre infezioni come la salmonellosi e la listeriosi.
  • Il gorgonzola, il brie e altri tipi di formaggio erborinato o a crosta fiorita (cioè ricoperta da muffe), anch’essi associati al rischio di listeriosi.
  • I paté: in quanto esiste il rischio di infezioni da listeria.

Gli alcolici: fino ad oggi non è stato individuato un livello massimo al di sotto del quale il consumo di alcol può essere considerato sicuro per il feto. Al contrario, è noto che questa sostanza, che può attraversare la placenta, può compromettere il normale sviluppo fisico e intellettivo del piccolo.

Inoltre, può causare nella donna carenze vitaminiche che possono a loro volta avere conseguenze sullo sviluppo del feto. Per tutti questi motivi il consiglio è di non credere che un consumo moderato o sporadico sia esente da rischi. È preferibile astenersi totalmente dal consumo di alcolici durante gravidanza e allattamento.

È consigliato limitare:

  • Zuccheri semplici, raffinati e sciroppo di glucosio fruttosio, perché potrebbe indurre nei soggetti predisposti un aumento della resistenza insulinica e il diabete gestazionale;
  • Pesci di grandi dimensioni (spada, tonno), che possono contenere elevati livelli di metilmercurio o altri metalli pesanti;
  • La caffeina, la cui assunzione dovrebbe essere mantenuta sotto ai 200 mg/die, pari a 2 caffè espressi al giorno, così come raccomandato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

La verdura e la frutta fresca possono essere mangiate durante tutta la gestazione, a patto che vengano accuratamente lavate (per esempio con del bicarbonato o con appositi prodotti) e, se possibile, sbucciate.

Toxoplasma

La Toxoplasmosi è causata dal protozoo Toxoplasma Gondii; l’ospite definitivo è il gatto, mentre l’ospite intermedio può essere rappresentato da animali a sangue caldo come l’uomo.

È pericolosa per il feto perché può attraversare la membrana placentare e causare danni al sistema nervoso centrale, provocare un aborto spontaneo e lesioni agli occhi.

Per questo, occorre prestare attenzione agli alimenti crudi:

frutta e verdura devono essere ben lavate e strofinate sotto acqua corrente (magari con l’aiuto di una spazzolina apposita), e le proteine animali devono essere ben cotte (gli alimenti devono essere mantenuti ad una temperatura >65° per almeno dieci minuti).

Si consiglia di:

  • lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti
  • evitare il contatto con le mucose dopo aver manipolato carne cruda
  • evitare il contatto con terriccio potenzialmente contaminato da feci di gatto

Bibliografia scientifica: Salute della Donna Metagenics

 

Roberta Drumond
Roberta Drumond
Fano (PU)
Leggi Tutto
Sono undici anni che combatto con alcuni scompensi a livello di salute, in un solo mese Francesco Ciani è riuscito a cambiare questo quadro fisiologico completamente. Non ho parole per descrivere la sua professionalità, bravura e sensibilità. Consiglio vivamente ad ognuno che legga questa recensione a fare una consulenza e posso assicurarvi, vi cambierà la vita. Francesco, una sola parola per te, gratitudine. ✌🎉💫🎊✌🏼️😘

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *