Parte 3°
Il miglioramento delle paradontopatie secondo quanto riporta questo illustre medico italiano poteva in certi casi risolvere problemi a carico dell’apparato digestivo e respiratorio, ma anche angina, asma e psoriasi.
Le parodontopatie sono quel fenomeno di degenerazione di ciò che sta “intorno al dente”, a partire da una gengiva che si infetta e si infiamma per arrivare poi, col progredire delle infezioni batteriche (che si rafforzano costruendo una struttura biofilmica, vedi il capitolo relativo)
all’indebolimento della funzione di sostentamento dei denti ed alla piorrea (con eventuale caduta del dente. Il biossido di cloro in opportune piccole diluizioni, e Ipoclorito di sodio, Met. Dott. Ruffini, potrebbe essere utile per fare dei risciacqui volti a disinfettare la zona gengivale e parodontale, smantellare gli eventuali biofilm presenti, e quindi prevenire o combattere tali problemi.
Tra le persone che hanno affrontato la bonifica dentale (rimozione con protocollo sicuro delle amalgame, estrazione di denti devitalizzati, pulizia curettaggio e disinfezione delle cavitazioni, rimozione di residui radicali e denti del giudizio inclusi nell’osso mascellare) ci sono testimonianze di guarigione dalla psoriasi,
come del resto riporta anche il dentista Ernest Adler nei suoi libri. Personalmente conosco una persona che dopo mesi di dieta paleo non riusciva a guarire dalla psoriasi, ma che poi si è decisa a rimuovere le sue (molte) otturazioni in amalgama di mercurio; la guarigione è arrivata dopo la rimozione dell’ultima amalgama.
Ma le cavitazioni ed i denti devitalizzati possono essere più subdoli sebbene meno evidenti, anche perché le cavitazioni nel sito di estrazione dei molari, sono in connessione diretta con gli organi del sistema digestivo.
Nel suo libro “Attacco all’asma e non solo” la dottoressa Fiamma Ferraro, sebbene scriva che gli esercizi di respirazione Buteyko non servano a guarire la psoriasi, riporta pure la testimonianza di una donna che guarisce da una forma di dermatite grazie anche all’attenzione posta sul respiro.
Segnalo infine che il dottor Angilé parla del rapporto tra dermatiti e ombelico e dei buoni risultati ottenuti con la neural-terapia.
Prima di passare alla mia personale esperienza con questo tipo di problemi, vorrei segnalare l’importanza della vitamina D per la prevenzione cura di questa malattia; il capitolo sulle carenze da vitamina D dovrebbe spiegare bene il perché.
Personalmente ho sofferto per molto tempo di psoriasi ed eczemi, anche a causa delle numerose otturazioni in amalgama di mercurio che avevo (e che ho rimosso seguendo una procedura protetta, eseguita da un dentista esperto).
Ma ad alcuni mesi di distanza dalla rimozione delle otturazioni velenose i disturbi restavano quasi invariati.
Col senno del poi si potrebbe pensare da una parte che ci vogliono diversi anni per smaltire tutto quel mercurio, e dall’altra parte che il mercurio aveva innescato una disbiosi intestinale con proliferazione di Candida, la quale non va via solo perché il mercurio è stato rimosso.
È stato a questo punto che ho scoperto il libro di John Pagano Guarire la Psoriasi
(Macro Edizioni, Diegaro di Cesena, 2003) ed ho messo in pratica i consigli che esso dà: eliminare dalla dieta tutta una serie di cibi istaminizzanti o allergizzanti come le solanacee (pomodoro, patata, melanzana, peperoncino, peperone), i frutti di mare e i crostacei, eliminare zucchero (saccarosio, sia bianco che integrale),
vino ed ogni bevanda alcolica, eliminare le bibite gasate (che siano dolcificate con lo zucchero o peggio ancora con dolcificanti artificiali), eliminare té e caffé, limitare il consumo di carne, bere due litri d’acqua al giorno e seguire una dieta alcalinizzante [devo dire che io già avevo smesso di assumere zucchero sia bianco che di canna, ero già vegetariano e praticamente astemio].
Nonostante l’entusiasmo con cui ho provato a seguire la strada indicata da John Pagano i miglioramenti sono stati relativi, e quando ho provato ad eseguire persino la idro-colon terapia (lavaggi dell’intestino) consigliata dal libro non sono mancati gli effetti collaterali negativi.
Questo impatto negativo forse è stato dovuto al fatto che il medico che mi seguiva non mi ha fornito nessuna indicazione dietetica da seguire nei giorni prima durante e dopo il lavaggio, né suggerito di prendere al contempo dei probiotici; l’unico consiglio che mi aveva dato è stato di seguire la già citata dieta alcalinizzante e quindi di bere molto, cosa che ho fatto coscienziosamente.
Purtroppo però era inverno, faceva freddo, ed una delle maniere con cui introducevo ingenti quantità di liquidi nel mio organismo erano i brodi caldi, che preparavo aggiungendo un preparato granulare contenente lievito (ma privo del pericoloso glutammato monosodico, tengo a precisare).
Ma chi me lo aveva mai detto che il lievito poteva essere una delle cause principali dei miei mali giacché la candida se ne nutre?
E così ho convissuto col mio inferno personale ancora per qualche mese fino a quando, in maniera del tutto casuale, ho scoperto due persone che operavano vicino a casa mia:
una pranoterapeuta ed un medico naturopata che integrava il sapere della medicina tradizionale cinese con l’uso di un modernissimo strumento computerizzato per valutare lo stato energetico dei diversi meridiani.
La prima a visitarmi è stata la pranoterapeuta, della quale ho sperimentato subito l’enorme energia che emanava dalle mani; quando infatti lei ha passato una mano vicino all’articolazione infiammata del mio ginocchio ho sentito una vampata enorme di calore, e l’ho sentita esclusivamente quando le mani della pranoterapeuta sono passate sopra quella zona.
Per farla breve posso dirvi che dopo pochi minuti arriva la diagnosi: “tu hai la Candida nell’intestino, e probabilmente anche dei vermi parassiti”.
Il secondo è stato il medico naturopata, che (senza sapere niente di quanto detto dalla pranoterapeuta) mi ha diagnosticato una parassitosi da candida e prescritto un cambiamento di dieta unito all’assunzione di alcuni estratti vegetali (tramite il prodotto erboristico Leucand, che contiene pau d’arco, echinacea angustifolia, acido caprilico, melaleuca alternifolia,) ed alla digitopressione su alcuni punti specifici (che ho praticato da solo su me stesso).
Ed ecco il miracolo: dopo anni ed anni di tentativi più o meno infruttuosi in tre settimane sono praticamente rinato, dopo anni di sofferenze tre settimane di dieta avevano praticamente cancellato i devastanti pruriti e permesso il rimarginarsi della maggior parte delle lacerazioni.
Ciò che nutre la candida infatti sono gli zuccheri semplici (saccarosio, ma in misura minore anche fruttosio e quindi miele) gli zuccheri del latte vaccino ed il lievito di birra abitualmente utilizzato per la panificazione (pasta e pane), oltre agli alimenti a base di farina raffinata, ai funghi, alla frutta secca (il naturopata mi ha concesso di fare un’eccezione solo per le noci brasiliane, e così almeno quelle me le sono mangiate).
Ho quindi tolto dal mio menù anche questi cibi ed il risultato non si è fatto attendere, anche se la situazione non si era risolta del tutto: i sintomi (pur se molto attenuati) persistevano, ed in primavera, quando l’allergia ai pollini scatenava una reazione istaminica nel mio corpo, anche la psoriasi si riaffacciava.
Ci sono voluti un paio d’anni di consulti con alcuni erboristi ma soprattutto di studi, letture personali, ricerche su internet, per scoprire degli ottimi antagonisti della candida: estratto di semi di pompelmo, aglio, acido caprilico, fermenti lattici acidophilus, magnesio.
Con queste armi ho finalmente ottenuto una prima vittoria contro una malattia per la quale la medicina ufficiale ancora non sa spiegare bene né quale sia la causa né quale sia il rimedio.
Nel mio caso ciò che ha fornito un contributo fondamentale alla guarigione sono stati (dopo il cambio di dieta) i fermenti lattici ed il magnesio, ma ciò non vuol dire che debba essere così per tutti i malati di candidosi e/o di psoriasi.
Per quanto ne so il magnesio è utile per la risoluzione dei problemi di psoriasi anche se essi non sono causati dalla candida, ed i fermenti lattici possono essere utili per correggere una disbiosi, che spesso è una delle con-cause della psoriasi, ma la “malattia” è spesso un’etichetta che serve a camuffare una realtà molto più profonda, e come dicono alcuni medici naturopati non esiste la malattia, ma la singola persona malata.
Un’altra cosa che è stata utilissima per la guarigione è stato … il buon umore, ma quello non sempre si può a comando, per quanto si possa meditare due volta al giorno, fare sport o attuare altre strategie.
Lo stress genera la produzione dell’ormone cortisolo il quale a sua volta contribuisce a peggiorare i sintomi della psoriasi (e non solo). Infatti dopo quella prima guarigione nei periodi di stress ho avuto delle ricadute, a dimostrazione che il problema non era stato risolto del tutto.
Un elemento che pare dia buoni risultati nella cura della psoriasi (ma anche dell’artrosi e di altre afflizioni) è il silicio organico (che si può assumere come integratore orale, ma anche spalmare sulla zona della cute interessata), ma questo è un rimedio che non ho ancora provato, sebbene molte persone me ne abbiano parlato bene.
Può essere utile anche lo zolfo organico e il magnesio, soprattutto nella forma di cloruro di magnesio. Ovviamente bisogna attenersi a dosi ragionevoli e occorre sapere che il magnesio è vietato in caso di disfunzione renali.
Meditate voi infine se seguire i consigli che trovate sul dossier di medicina ortomolecolare redatto dal dottor Mondini (l’autore di Kankropoli) seguendo magari le discussioni ad esso relative sull’apposito forum .
Come descritto più avanti la vitamina C associata ai probiotici può avere buoni effetti nel contrastare la disbiosi (specie se la si assume dalla frutta direi, o da integratori naturali).
379 Per esempio qui http://www.giovanniangile.it/…/neuraltera…/40-neurodermatiti.