La guarigione è sempre legata alla comprensione
Valido epatoprotettore: protegge il fegato dai danni causati da alcool e dall’abuso dei farmaci.
Ricco di flavonoidi e saponosidi, (Chrysanthellum americanum)
con effetto positivo sulla circolazione, consolida l’impermeabilità dei vasi sanguigni, migliorando così la circolazione degli arti inferiori.
La sua attività: s’indirizza specialmente sulla detossicazione epatica e sulla rigenerazione degli epatociti danneggiati.
Come drenante biliare: facilita l’eliminazione di trigliceridi e colesterolo, agendo in senso ipolipidemizzante.
Il crisantello si è rilevato anche come epatoprotettore nell’epatopatia alcoolica.
Risulta attivo: sui tessuti già parzialmente compromessi, induce le reazioni enzimatiche microsomiali. (Dubernard PM. Phytotherapy Res 1988;2:210).
La disintossicazione epatica avviene grazie all’induzione enzimatica del citocromo P450. Il crisantello agisce in maniera significativa su quest’enzima epatico, la somministrazione deve essere prolungata per almeno 12 giorni consecutivi.
Inoltre possiede: azione vasoprotettrice, riduce la fragilità dei piccoli vasi e la permeabilità dei capillari e delle vene, è usato nel trattamento delle varici, varicoflebiti, edemi perimalleolari ed emorroidi (Lievre H. ed al. J du Jeune Praticiens 1984;7:1-6).
Contemporaneamente protegge: anche il pancreas.
Si consiglia per epatocolecistopatie, come epatite, cirrosi, litiasi biliare, ipolipemizzante, ipercolesterolemia, varici ed emorroidi. Alle dose raccomandate non sono note controindicazioni.
Titolato al 4,03% in acidi caffeilchinici calcolati come acido clorogenico, corrispondente a 10 mg di principi attivi. Somministrazione di 30 mg/die di acidi cafffeilchinici.