Risposta ad una mamma
I vaccini non sono la vera causa, ma sono fattori scatenanti che scatenano problemi nati prima. La vera causa è l’incapacità del sistema intestinale del bambino di gestire il processo infiammatorio che essi scatenano.
Infiammazione che spesso si manifesta solo con un rialzo febbrile, che sfoghi dermatologici, ma che può arrivare a produrre danni neuroanatomici strutturali. Cose note in letteratura, es: Wei H, Alberts I, Li X. Brain IL-6 and autism. Neuroscience. 2013 Nov 12;252:320-5.
Quindi non sono i metalli, non sono le nanoparticelle, ma è il vaccino stesso a produrre una risposta infiammatoria, che se non viene gestita in modo corretto, produce danni ANATOMICI. In realtà, in quanto riduce le capacità autoriparative del SNC (Monje M, Toda H, Palmer T (2003) Inflammatory blockade restores adult hippocampal neurogenesis. Science 302:1760–1765).
Allora dobbiamo chiederci perché i sistemi intestinali dei bambini siano sempre più deboli
Sicuramente contribuisce anche l’età della mamma, che cerca figli in età avanzata, ma non solo. Oggi è noto che ci sono periodi di elevata vulnerabilità sia durante la crescita fetale che nel periodo post natale:
“an environmental factor acting during a sensitive or vulnerable developmental period exerts effects that impact on structure and function of organs that, in some cases, will persist throughout life” (Seckl and Meaney 2004).
Per comprenderne i motivi dobbiamo capire che cosa succede durante una gravidanza e perché il microbiota intestinale della mamma si sconvolga, arrivando ad essere simile a quello che è responsabile della sindrome metabolica.
Non è perché la mamma deve nutrire anche il feto, ma perché la mamma deve gestire per 9 mesi processi infiammatori intestinale, solitamente usati per riparare i nostri tessuti, che, durante la gravidanza servono a riparare dal nulla i tessuti del feto, non è una passeggiata.
Se durante la gravidanza l’intestino della donna diventa incapace di gestire questi processi, e cade in quella che è definita infiammazione cronica, diventa incapace di costruire in modo corretto i tessuti, generando future vulnerabilità. Infatti se la natura valuta l’intestino della donna debole, instaura infertilità, fino all’amenorrea.
Senza capirne i motivi, cerchiamo con la PMA di forzare questi blocchi, ma quale ‘è l’incidenza di problemi in queste gravidanze forzate?
Nonostante sappiamo che la quantità di ferro che scambiamo con l’esterno è solo un 0.05%, e sappiamo che una infiammazione intestinale riduce la capacità di recuperare il Fe dalla morte dei globuli rossi, che non viene buttato fuori, ma finisce in altri tessuti (grassi), proponiamo integrazione di Fe alle donne in gravidanza.
Il Fe che infiamma ancora di più, portando ad un ulteriore diminuzione del Fe, ma che fa cadere la donna in infiammazione cronica, quindi la rende incapace di costruire in modo corretto il feto.
La natura mette il Fe solo nel primo latte, colostro, inquanto è funzionale a mantenere fortemente infiammato, quindi permeabile, la membrana intestinale per consentire il passaggio di anticorpi e fattori di crescita, fin tanto che il nuovo corpo non diventa capace di realizzarli autonomamente.
Dopo 8 giorni, il Fe scompare dal colostro, ma noi lo rimettiamo nelle formulazioni per allattamento artificiale, infiammando e indebolendo il sistema intestinale del bambino
Una corretta anamnesi, ma ahimè richiede tempo, può far capire quale sia stata la vera causa di un danno attribuito al vaccino, ma che il vaccino ha solo scatenato:
età avanzata della mamma, problemi di infertilità, intestino debole, integrazione di ferro, traumi e stress durante la gravidanza, problemi “al parto” (ma anche questi sono iniziati prima in quanto il programma di maturazione fetale non è proseguito correttamente), non allattamento al seno, difficoltà ad inserire latte vaccino, uso di latti arricchiti con ferro.
In tutti questi casi occorrerebbero maggiori precauzioni, ritardare la prima vaccinazione, eseguire una alla volta, solo le obbligatorie, ovvero seguire i criteri di esclusione applicati negli studi sulla sicurezza dei vaccini, che indicano fattori di rischio nella popolazione, come avviene per tutti i farmaci, gli unici esclusi sono i vaccini.
Io penso che sia più importante fare sì che un vaccino non possa scatenare problemi, rispetto ad una guerra sulla loro utilità.
Come ha scritto al Angell (dimessasi da capo editore del new england journal of medicine) “cosa potevamo aspettarci di diverso dopo che abbiamo messo la nostra salute nelle mani di multinazionali”,
quindi è controproducente fare guerre ai vaccini senza capire le vere cause, dando colpa a fattori che non sono i veri responsabili e che è facile dimostrare la loro estraneità.
Ovviamente questa disinformazione è voluta, per essere certi di poter continuare a fare quello che si vuole. Disinformazione anche nei confronti della classe medica, che non viene stimolata a leggere quanto riportato su riviste impattate come Nature e Science.
Ed ecco che allora produrre scienza, anche buona scienza, diventa un gioco dell’inutile, intanto gli informatori “scientifici” mostreranno solo studi a loro favorevoli, solitamente quelli sponsorizzati dalla casa produttrice,
i mass media parleranno solo di questi, che mostrano una elevata efficacia e sicurezza dei farmaci e vaccini, mentre nessuno parla degli studi retrospettivi sui registri ospedalieri, che mostrano una realtà ben diversa.
Con l’avvento poi dei protocolli ufficiali, questo sistema ha gioco facile, dice al medico che deve curare secondo coscienza e conoscenza, ma poi lo obbliga a seguire protocolli ufficiali redatti da chi?
Questo è il vero problema, chi sono questi “esperti”, spesso consulenti del Ministero?
Basta vedere le linee guida sul colesterolo, che inneggiano le statine, nascondendo che c’è stato un imbroglio statistico nello studio clinico che le ha consacrate, che ci sono tonnellate di evidenze che mostrano la pericolosità di abbassare il colesterolo da valori di 230 -240, evidenze che un vero esperto del settore non può non conoscere.
Il triste e sconfortante risultato ricattatorio sui vaccini è anche il risultato di una guerra mal condotta su obbiettivi sbagliati.
(dr. Paolo Mainardi)