L’unico “colpo” favorevole che chiunque può permettersi è il “colpo” che ognuno si crea da sé.
Questo “colpo” è disponibile per chiunque, se applica la tenacia. E il punto di partenza è la chiarezza di intenti.

Ferma le prime cento persone che incontri, chiedi loro cosa vogliono di più nella vita, e novantotto su cento non saranno in grado di dirtelo.
Se gli solleciti una risposta, alcuni diranno sicurezza, molti diranno denaro, altri diranno felicità, altri fama e potere, altri riconoscimento sociale, una vita facile, abilità nel cantare, ballare, scrivere, ma nessuno di loro sarà in grado di definire questi termini, o saprà darti la minima indicazione di un piano con il quale sperano di raggiungere questi desideri così vagamente espressi.

La ricchezza non risponde ai desideri. Risponde solo a piani definiti, sostenuti da desideri definiti, messi e mantenuti in azione da una costante tenacia.
Qui troverai i veri nemici che si frappongono tra te e un rilevante successo. qui troverai non solo i “sintomi” che indicano una debolezza della tenacia, ma anche le cause subconsce, profondamente radicate in te, di questa debolezza.

Studia l’elenco con attenzione e guarda in faccia te stesso se davvero vuoi sapere chi sei e che cosa sei capace di fare.
Questi sono i punti deboli che devono essere padroneggiati da tutti coloro che vogliono diventare ricchi.

1. Incapacità di riconoscere e definire chiaramente ed esattamente ciò che si vuole.
2. Procrastinazione, con o senza motivo. (Generalmente accompagnando la tendenza al rinvio con una formidabile schiera di alibi o scuse.)
3. Mancanza di interesse ad acquisire conoscenze specialistiche.
4. Indecisione, l’abitudine a fare lo “scaricabarile” in tutte le occasioni, invece di affrontare i problemi in modo diretto. (Anche qui, accompagnando l’indecisione con scuse e alibi.)
5. Abitudine di trovare scuse e alibi invece di creare piani definiti per la soluzione dei problemi.

6. Autocompiacimento. Non vi è rimedio per questa afflizione, e non c’è speranza per coloro che ne soffrono.
7. Indifferenza, che di solito si riflette nella ricerca del compromesso in tutte le occasioni, piuttosto che affrontare il contrasto e l’opposizione e combatterli.
8. Abitudine a incolpare gli altri per i propri errori, e ad accettare le circostanze sfavorevoli come inevitabili.
9. Debolezza del desiderio, causato dalla negligenza nella scelta dei motivi che spingono all’azione.

10. Agitazione, anche ansiosa, che spinge a rinunciare al primo segnale di sconfitta. (Si basa su una o più delle sei paure fondamentali.)
11. Mancanza di piani organizzati, messi per iscritto in modo tale da poter essere meglio analizzati.

12. Abitudine a trascurare di elaborare e raccogliere nuove idee, o di cogliere le opportunità quando si presentano.
13. Desiderare con vaghezza, costruendo castelli in aria, invece di volere con determinazione.

14. Abitudine a scendere a compromessi con la povertà, accettandola come inevitabile, invece di puntare alla ricchezza. Generale assenza di ambizione di essere, fare e possedere.
15. Ricerca di ogni possibile scorciatoia per la ricchezza, cercando di ottenere senza dare in cambio un valore equivalente. Di solito riflette l’abitudine al gioco d’azzardo e alla speculazione: si tenta di fare “grossi colpi” con l’unico scopo di ottenere un vantaggio immediato.
16. Paura della critica. Incapacità di creare piani e di metterli in atto a causa di quello che gli altri penseranno, faranno, o diranno. Questo nemico è in cima alla lista, perché si trova in genere nella mente subconscia, dove la sua presenza non viene riconosciuta.
